cinema

  • I love Radio Rock
    Articolo di: 
    Barbara Gigliotti

    Richard Curtis ha portato sul grande schermo la storia della prima radio rock inglese quando, nel 1966, era vietato trasmettere musica rock’n’roll più di due ore al giorno. Agli amanti del genere non restava che la pirateria. In tutti i sensi, perché Radio Rock (che in realtà si chiamava Radio Caroline) era una radio libera che, all’interno di una nave, trasmetteva sulle onde del Mare del Nord. Una pirateria che però non ruba, ma elargisce, regalando consapevolezza e libertà

  • Una questione di cuore
    Articolo di: 
    Lorena Carpentieri

    Tratto dal romanzo di Umberto Contarello (sceneggiatore di Carlo Mazzacurati), il film di Francesca Archibugi, regista e sceneggiatrice, è il suo ennesimo buon film, intenso, drammatico e ironico insieme, dal riuscito spaccato familiare. Mi ha ricordato la sensibilità e la profondità di sentimento di alcuni dei suoi primi film: Mignon è partita (1988) e Il grande cocomero (1993).

  • Che - Guerilla
    Articolo di: 
    Barbara Gigliotti

    Dopo I diari della motocicletta di Walter Salles nel quale veniva enfatizzato l’aspetto giovane e avventuriero, Soderbergh riporta nel grande schermo "Che" Guevara. La prima parte (Che – l’Argentino) rappresenta gli anni della rivoluzione cubana dei barbudos guidati da Fidel Castro, mentre Che - guerilla riporta le battaglie sul fronte americano e sudafricano.

  • Generazione 1000 euro
    Articolo di: 
    Barbara Gigliotti

    Tratto dal libro omonimo di Antonio Incorvaia e Alessandro Rimassa, il nuovo film di Venier affronta la tematica del precariato, come già precedentemente fatto in altri recenti film, come Tutta la vita davanti di Virzì e Fuga dal call center di Rizzo. Ma a differenza di questi non ha una visione grottesca o sconsolata. Il precario di Venier può scegliere da che parte stare.

  • Duplicity
    Articolo di: 
    Barbara Gigliotti

    Duplicity ha una doppia anima: la prima (più evidente) è una storia d’amore vissuta con un retrogusto di bugie reciproche, l’altra (di sfondo) è la rivalità fra due multinazionali in lotta tra loro. Julia Roberts e Clive Owen innestano una relazione su un un terreno pulito quanto possono esserlo due colossi di cosmetici, e trasparente come le agenzie segrete per le quali lavorano.

  • The Reader
    Articolo di: 
    Lorena Carpentieri

    Tratto dal romanzo di Bernhard Sclinch (Der Vorleser del 1995, edito in Italia da Garzanti),The reader - A voce alta è il titolo del film di Stephen Daldry che ha premiato con un Oscar ed una pletora di altri riconoscimenti cinematografici l'eccelsa performance di Kate Winslet nella parte di Hanna Schmidt. David Kross e Ralph Fiennes nella parte di Michael (giovane e vecchio).

  • Fortapàsc
    Articolo di: 
    Livia Bidoli

    Nel 1985 un giovane giornalista di 26 anni viene assassinato dalla camorra a Napoli, sotto casa sua. Da poco diventato giornalista effettivo a Il Mattino di Napoli, indaga sugli allacci tra camorra e istituzioni.

  • Live!
    Articolo di: 
    Barbara Gigliotti

    Katy Courbet (Eva Mendes), per sollevare le sorti del network che l’ha assunta, concepisce il reality più estremo e cinico mai realizzato prima: il gioco della roulette russa in prima serata. 

  • Revolutionary Road
    Articolo di: 
    David Dori

    Sono gli Anni ‘50 e Revolutionary Road è un tranquillo viottolo con una casetta bianca sul limitare. Qui viene ad abitare la giovane coppia formata da Leonardo Di Caprio e Kate Winslet e diretta da Sam Mendes.

  • Parenti serpenti
    Articolo di: 
    Gordiano Lupi

    Parenti serpenti è un film che ha il torto di uscire nei primi anni Novanta, un periodo di crisi nera per il cinema italiano, ma si segnala per il grande mestiere che Mario Monicelli mette nelle sue opere.