cinema

  • Lorax
    Articolo di: 
    Marika Balzano

    Il Dr. Seuss colpisce ancora. Dopo “Ortone e il mondo dei Chi” e l’indimenticabile “Grinch”, l’unico a non amare il Natale, torniamo tutti al cinema ad ammirare “Lorax”! Ted, doppiato dai promettenti Zac Efron e Alessandro Ward, rispettivamente nella versione originale e italiana, abita nella città che sembrerebbe perfetta: niente smog, ogni cosa in ordine, cittadini felici.

  • Polanski
    Articolo di: 
    Alessandro Nardis

    Roman Polanski: a film memoir è un’intervista in forma di documentario che restituisce sullo schermo un ritratto a volte inedito del regista, andando a colpire però soprattutto l'immaginario di coloro che conoscono poco o niente di Polanski.

  • Cosmopolis
    Articolo di: 
    Alessandro Nardis

    Una limousine bianca che viaggia in lungo e in largo per le strade di New York. A bordo uno speculatore finanziario e giovane miliardario, Erick Parker (Robert Pattinson). L’arrivo in città del presidente degli Stati Uniti e il funerale di un cantante di culto, morto improvvisamente per un attacco di cuore. L’ossessivo bisogno di un taglio di capelli

  • Chronicle
    Articolo di: 
    David Dori

    Un mix di recensioni per le uscite della Fox. Cominciamo da ANOTHER EARTH di Mike Cahill: regista interessante, spiazzante, suggestivo che costruisce una prima parte superba ma poi si smarrisce nei continui sottotesti che lui stesso si è imposto. Vivere in questo mondo e in questo modo la quotidianità è quasi impossibile "quindi il cinema come in questo caso" guarda in alto verso il cielo dove c'è una seconda terra l'Another Earth del titolo.

  • Locandina del film "A ciascuno il suo cinema"
    Articolo di: 
    Eleonora Sforzi

    Trentadue grandi registi del nostro tempo, provenienti da paesi molto diversi tra loro, hanno celebrato l'arte cinematografica realizzando un cortometraggio di tre minuti, in occasione del sessantesimo anniversario del Festival di Cannes.

  • Dark Shadows
    Articolo di: 
    David Dori

    Maggio è un mese particolare per il cinema, perchè c'è il 65° festival di Cannes e soprattutto c'è sempre la stura per le ultime bollicine del firmamento della settima Arte. L'Italia è rappresentata da Nanni Moretti presidente della giuria e soprattutto da Matteo Garrone in concorso con Reality. Peraltro aspettavamo con ansia e trepidazione il nuovo lavoro di Tim Burton con Johnny Depp, (ottavo film insieme), ovvero Dark Shadows.

  • The Avengers
    Articolo di: 
    Alessandro Menchi

    La Marvel coplisce ancora. Riuniti in una sola squadra, i supereroi che hanno fatto la storia del fumetto - ad eccezione di Spiderman, di cui attendiamo il reboot a luglio con il titolo “The Amazing Spiderman” - sono chiamati a salvare il mondo dalla minaccia del fratellastro di Thor, il potente e crudele Loki (Tom Hiddleston). Convocato d'urgenza dal direttore del progetto Nick Fury (Samuel L. Jackson) il gruppo dei “Vendicatori” schiera in campo: Tony Stark/Iron Man (Robert Downey jr.), Natasha Romanoff/Vedova Nera (Scarlett Johansson), Clint Barton/Occhio di Falco (Jeremy Renner), Bruce Banner/Hulk (Mark Ruffalo), Thor (Chris Hemsworth) e Steve Rogers/Capitan America (Chris Evans). 

  • Tutti i nostri desideri
    Articolo di: 
    Giuseppe Talarico

    Vi sono film che riescono a descrivere le situazioni esistenziali più dolorose e drammatiche ed a cogliere con sguardo lucido e critico le contraddizioni del nostro modello di sviluppo occidentale. Tutti i nostri desideri, con la regia di Philippe Lioret, film tratto dal bellissimo libro di Emmanuel Carrère Vite che non sono la mia, appartiene a questo genere di cinematografia impegnata e colta.

  • Marcel Marx e Idrissa in una scena del film
    Articolo di: 
    Eleonora Sforzi

    La particolare vicenda, che prende forma nel tranquillo paesino di Le Havre, rappresenta tipicamente lo stile e le preferenze del regista finlandese Aki Kaurismäki, le cui produzioni si identificano per un'ambientazione nordica ed essenziale, nella quale prendono vita storie dai tratti semplici e malinconici.

  • Maternity Blues
    Articolo di: 
    Giuseppe Talarico

    Nel suo libro Alla Cieca Claudio Magris, grande intellettuale, descrive in modo profondo la difficoltà di conoscere il lato oscuro che si cela nella parte più segreta e inesplorata della nostra vita interiore. Questa parte del libro di Magris può aiutare a cogliere il valore poetico ed estetico di un film come Maternity Blues del regista Fabrizio Cattani, nel quale viene con uno stile lieve e insieme delicato rappresentato il dramma dell’infanticidio, di cui le cronache si sono dovuti occupare in molte occasioni.