Per i 100 anni di Guido Strazza

Guido Strazza, uno dei maggiori artisti del ‘900 italiano, nonché teorico lucido del mistero dei segni, il 21 dicembre 2022 compirà 100 anni: Amici, Musei e Istituzioni hanno deciso di ricordare questa data con una serie di iniziative.

Domenica 5 giugno è stata inaugurata a Cuneo la mostra  Il Segno e la Luce. Guido Strazza attraverso le immagini del suo archivio  a cura di Luisa De Marinis e Simona Turco.  Al termine dell’esposizione otto opere appositamente scelte a Roma nello studio dell’artista da Luca Arnaudo sono entrate a far parte della collezione stabile del Museo Civico in una sala a loro dedicata.

Giovedì 6 ottobre a Palazzo Corsini, alla presenza del presidente Carlo Antonelli e dell’accademica Lucia Tomasi Tongiorgi, è stata presentata la donazione “Alla Accademia dei Lincei, ora casa dei miei segni”.  Guido Strazza ha donato all’Accademia dei Lincei 500 incisioni e alcuni “libri d’artista” che entreranno a far parte del Fondo Corsiniano. Primo artista contemporaneo ad aver ricevuto due Premi “Antonio Feltrinelli” per la Grafica attribuitigli dalla stessa Accademia nel 1985 e nel 2003. Le opere donate sono state accuratamente  selezionate in accordo tra Artista e Lincei perché potessero in futuro dialogare con l’antico patrimonio grafico del Fondo Corsiniano.

Lunedì 28 Novembre (chiusura il 16 gennaio 2023), presso l’Aula Colleoni dell’Accademia di Belle Arti di Roma, si è aperta la mostra Guido Strazza. Il gesto e il segno  a cura di Gianluca Murasecchi. Circa 40 opere tra incisioni, dipinti, disegni, edizioni d’arte, importante mostra didattica principalmente dedicata agli studenti per ricordare gli anni da lui dedicati con passione all’insegnamento presso l’Accademia di cui è stato prima docente e poi direttore. Il 16 gennaio, ultimo giorno della mostra, è previsto un incontro nel corso del quale verrà presentato il catalogo edito da De Luca ed.

Venerdì 16 dicembre (chiusura il 26 febbraio 2023), nelle sale espositive del Palazzo della Calcografia a Roma, l’Istituto centrale per la grafica rende omaggio all’Artista stampando una cartella di incisioni tratte dalle matrici originali dell’artista (di cui l’Istituto è stato di tutte il destinatario) presenti nella collezione dell’ Istituto.
La mostra STRAZZA/CENTO  curata da Luisa De Marinis, Ilaria Fiumi Sermattei, Giorgio Marini, presenta, oltre le matrici e i fogli stampati per la cartella, una selezione di circa 40 incisioni realizzate da Strazza tra il 1974  e il 2015, le più antiche risalenti al periodo del suo insegnamento presso la Calcografia Nazionale.

Mercoledì 21 dicembre, la Direzione generale Educazione, ricerca e istituti culturali, presenterà alle ore 11.00,  presso la Biblioteca dell’Istituto Centrale per la patologia degli archivi e del libro (via Milano 76), il volume GUIDO STRAZZA, Catalogo generale dell’opera incisa 1953-2018 per le ed. Allemandi, comprendente l’intero percorso grafico e incisorio di Guido Strazza. Apriranno l’incontro Mario Turetta e Maura Picciau con i saluti istituzionali e interverranno Barbara Jatta (Musei Vaticani), Gianluca Murasecchi (Accademia di Belle Arti di Roma), Lucia Tomasi Tongiorgi (Accademia Nazionale dei Lincei), Alessandro Tosi (Museo della Grafica di Pisa). Francesco Scoppola guiderà e modererà l’incontro.

Alla Galleria Nazionale di Arte Moderna e Contemporanea è in allestimento una sala dedicata all’Artista a cura di Giovanna Coltelli.

L’Accademia Nazionale di San Luca di cui Guido Strazza è stato Presidente negli anni 2011-2012 ha in programma una mostra online con le opere e i documenti da lui donati.

Biografia di Guido Strazza

Nato il 21 dicembre 1922 a Santa Fiora (GR), inizia giovanissimo l’attività artistica sotto la guida di Marinetti, che nel 1942 lo invita alle mostre di aeropittura, a Palazzo Braschi a Roma e alla Biennale di Venezia. Si laurea in ingegneria a Roma nel 1946 ma dopo due anni abbandona la professione per dedicarsi alla pittura. Parte per il Sud America, visita Cile, Brasile e Perù dove sviluppa un vasto interesse per l’arte preincaica. A Rio de Janeiro Fayga Ostrower lo inizia alle tecniche incisorie, a San Paolo espone alla Biennale d’Arte nel 1951 e nel 1953. Rientra in Italia nel 1954 e apre uno studio a Venezia. Dal 1957 al 1963 vive a Milano e realizza i racconti segnici e le lunghe pitture su rotolo e gli studi sulle Metamorfosi delle forme, raccolti in una serie di cicli pittorici a tema dedicati al paesaggio nel 1956, ai Balzi Rossi nel 1958 e al Paesaggio Olandese nel 1961. Torna quindi a Roma e, tra il 1964 e il 1967, frequenta il laboratorio della Calcografia Nazionale dove approfondisce il linguaggio dell’incisione. Il risultato di questa esplorazione viene presentato nel 1968 alla Biennale di Venezia dove espone in una sala personale. Nel 1979 Scheiwiller pubblica il suo libro Il gesto e il segno ed espone a Palazzo Reale a Milano la serie Trama quadrangolare. Seguiranno altri cicli di pittura e incisione: Segni di Roma, Cosmati, Giardino di Euclide, Aure e Archi. Nel 1984 ha nuovamente una sala personale alla Biennale di Venezia. Tra le tante mostre degli anni a seguire si ricordano l’antologica alla Calcografia Nazionale del 1990, quella alla Basilica Palladiana di Vicenza nel 2005 e la grande antologica alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna nel 2017. Si dedica con passione alla docenza e insegna anche alla Calcografia Nazionale, alla Wesleyan University, all’Università di Siena, all’Accademia di Belle Arti di Roma, di cui è poi direttore nel 1985-88, e alla Scuola Libera di Grafica di Matera. Le sue opere sono conservate anche al British Museum di Londra, al Ludwig di Colonia, allo Stedelijk di Amsterdam, ai Musei Vaticani, agli Uffizi, al Mart di Rovereto, alla Ca’ d’Oro a Venezia e alla Gnam di Roma, che acquisisce il suo archivio. Ottiene vari riconoscimenti, tra cui: il Premio Feltrinelli dell’Accademia dei Lincei nel 1988 per la grafica e nel 2003 per l’incisione, il Premio «Cultori di Roma» nel 2002, il premio Vittorio De Sica per le arti visive nel 2014 e altri. È membro della Koninklijke Vlaamse Academie van België, dell’Istituto Nazionale di Studi Romani e dell’Accademia Nazionale di San Luca, che presiede nel 2011-12.