50ª edizione del Festival di Nuova Consonanza. Attorno a Witold Lutosławski

Attorno a Witold Lutosławski mercoledì 11 dicembre 2013 (ore 21) presso la Sala Casella (via Flaminia 118), è il prossimo appuntamento del 50° Festival di Nuova Consonanza, dedicato al compositore polacco nel centenario della nascita, fra gli omaggi che il Festival rende ai compositori che hanno operato dal secondo dopoguerra in poi.

Realizzata in collaborazione con l’Istituto Polacco di Roma e con il sostegno dell’Istituto Adam Mickiewicz, la serata – che sarà introdotta alle ore 20 da Giovanni Bietti - presenterà accanto alle composizioni di Lutoslawski, i lavori a lui intitolati di autori polacchi quali Krzysztof Meyer e il giovanissimo Marcin Stanczyk e degli italiani Giovanni Bietti e Simone Cardini; ne sarà interprete il trio formato da Jakub Tchorzewski al pianoforte, la violoncellista Anna Armatys e al flauto Ginevra Petrucci.

Regolarmente eseguite e considerate dei veri classici del secolo scorso in ogni parte del mondo, le composizioni di Lutosławski in Italia non hanno forse mai avuto fino in fondo la considerazione che meritano. Eppure il compositore ha lasciato attraverso le sue opere un messaggio che continua a sembrarci di grande attualità. Le sue composizioni mostrano infatti una completa padronanza dei mezzi tecnici, in particolare dell’orchestra e dei sistemi di organizzazione delle altezze, unita a uno spirito di ricerca incessante che si manifesta ad esempio nella innovativa tecnica aleatoria o nelle originali forme di notazione, e ancora in una scrittura che, pur raggiungendo brillantezza, virtuosismo, complessità spettacolari, non si fa mai impervia o “ineseguibile”.

Le due composizioni di Lutosławski in programma nel concerto di Nuova Consonanza sono scritti in forma di variazione, ed entrambi rappresentano un “omaggio” reso dal compositore a un collega musicista. La Sacher Variation (1975) fu scritta per celebrare il settantesimo compleanno di Paul Sacher, leggendario direttore dell’Orchestra da Camera di Basilea. Grave per violoncello e pianoforte (1981), è dedicato alla memoria del musicologo polacco Stefan Jarocinski, e presenta molte affinità con la Sacher Variation: anche in questo caso abbiamo a che fare con un unico movimento, una trasformazione progressiva («Metamorfosi», la chiama il compositore).

Attorno a Witold Lutoslawski
mercoledì 11.12 - Sala Casella (via Flaminia, 118)
In collaborazione con l’Istituto Polacco di Roma e con il sostegno dell’Istituto Adam Mickiewicz

20.00 introduzione al concerto a cura di Giovanni Bietti
con la partecipazione del compositore Krzysztof Meyer

brindisi Lutoslawski

21.00 concerto
Simone Cardini (1986)   Diaphorà - Nescit vox missa reverti* (2013) per flauto solo
Witold Lutoslawski (1913-1994)   Sacher Variation (1975) per violoncello solo
Marcin Stanczyk (1977)   Attorno (2013) per flauto, violoncello e pianoforte
Giovanni Bietti (1965)   La città degli echi* (2013) per flauto, violoncello e pianoforte
Witold Lutoslawski      Grave (1981) Metamorfosi per violoncello e pianoforte
Krzysztof Meyer (1943)   Sonata n.2  (2004) per violoncello e pianoforte

Ginevra Petrucci flauto
Anna Armatys violoncello
Jakub Tchorzewski pianoforte

*prima esecuzione assoluta

Biglietti concerti: 10 euro posto unico (ridotto 5).

Info Associazione Nuova Consonanza, tel. 06-3700323, info@nuovaconsonanza.it