50ª edizione del Festival di Nuova Consonanza. Webern Wind Quintet

Prosegue il 50° Festival di Nuova Consonanza con il concerto del Webern Wind Quintet mercoledì 4 dicembre 2013 (ore 21) presso il Forum Austriaco di cultura (viale B. Buozzi 113), istituto che fin dalla nascita di Nuova Consonanza ha collaborato attivamente con l’associazione romana promuovendo lo scambio artistico fra i due paesi sulla musica contemporanea.

Protagonisti della serata saranno cinque giovani musicisti austriaci, componenti del Webern Wind Quintet, ensemble formatosi nel 2011 presso l’Università di Musica e Spettacolo di Vienna, molto apprezzato per l’affiatamento, la presenza artistica e lo straordinario livello tecnico che lo scorso anno ha debuttato alla Wiener Musikverein: sono Maria Jauk (flauto), Julia Zulus (oboe), Bernhard Mitmesser (clarinetto), Armin Berger (corno), Johannes Hofbauer (fagotto).

L’ensemble eseguirà tre brani di compositori austriaci: Martin Lichtfuss con Recycled (sul tema del riciclo applicato anche nel campo della composizione musicale), Wolfram Wagner con Bläserquintett (un breve pezzo suddiviso in “Scene” ognuna delle quali parte da elementi base della pulsazione ritmica e si sviluppa nella complessità polifonica) e Christoph Herndler con Cut open, open cut una prima esecuzione italiana in cui la struttura della notazione musicale è assai ridotta a vantaggio di molteplici possibilità interpretative, dove il risultato finale sarà la combinazione omogenea e inaspettata dei cinque timbri dei differenti strumenti impiegati.

La seconda parte del concerto si apre con un omaggio a Luciano Berio a dieci anni dalla scomparsa. Il Webern Wind Quintet propone l’esecuzione di Opus Number Zoo, originariamente composta nel 1951 per due clarinetti, due corni e la voce di Cathy Berberian. La composizione venne ripresa nel 1970 e adattata definitivamente per quintetto di fiati, è legata intimamente a brevi racconti di animali, scritti da Rhoda Levine, che vengono recitati dagli stessi musicisti inframmezzati alle musiche.

Si tratta di una composizione in quattro parti, di cui ogni brano racconta le vicende di sei animali. Nel primo, Barn Dance, una volpe astuta si imbatte in un piccolo pulcino; nel secondo, The Fawn, un cavallo pensoso ascolta i lontani suoni di una battaglia; nel terzo, The Grey Mouse, uno scattante topo mostra la sua altera lungimiranza; nel quarto, Tom Cats, due gatti si scontrano in una buffa e spettacolare rissa.

Il ricordo di Berio prosegue quindi con due composizioni scritte per Nuova Consonanza da Francesco Antonioni e Fabrizio De Rossi Re. Antonioni presenta una nuova composizione in prima assoluta scritta con l’intento di accarezzare il mondo fiabesco ricreato in Opus Number Zoo. Alla base della sua composizione c’è l’idea di voler dar vita a un teatro musicale immaginario. Il titolo Musica al telefono rievoca, attraverso una miscela di giochi sonori, alcune fiabe di Gianni Rodari tratte da Favole al telefono. Si tratta di pezzi dal carattere infantile, leggero e brillante, dove la brevità e lo spirito giocoso diventano le carte vincenti, celebrando così le caratteristiche primiere della letteratura per quintetto di fiati.

Wunderkammern, die Angst di Fabrizio De Rossi Re, nasce nel 1986 originariamente per trio di fiati (ottavino, flauto e clarinetto), commissionata da Nuova Consonanza; oggi, a distanza di 27 anni, è riscritta in una nuova versione qui presentata in prima assoluta. L’ensemble è esteso a cinque strumenti, che hanno il preciso intento di amplificare e ingigantire le preesistenti sonorità attraverso una lente d’ingrandimento. È un omaggio che De Rossi Re ha voluto fare al suo maestro: «era forse tra i miei pezzi vecchi quello che più piaceva a Luciano Berio (ricordo la sua faccia divertita all’ascolto)». Si tratta di un onirico commento alle “Camere di meraviglia” nelle quali oggetti meccanici prendono vita suonando incastonati nel muro delle stanze, «e che nel suonare nascondono un criptico messaggio utile a scoprire un ulteriore stanzino segreto, ricco di pietre preziose, denti da latte di Santi, la camicia di Nostra Signora di Chartres, e via dicendo …», (De Rossi Re, presentazione a Wunderkammer, die Angst), viaggio sognante che svela quella ‘paura’ che si cela dietro l’angolo di ognuno.

La serata sarà preceduta dalla conferenza di Martin Lichtfuss Contemporary music: where from, where to? in programma alle ore 17 al Conservatorio di Musica Santa Cecilia.

mercoledì 4.12 .2013- Conservatorio di Musica Santa Cecilia / Forum Austriaco di Cultura
in collaborazione con il Forum Austriaco di Cultura e con il Conservatorio di Musica Santa Cecilia
dalle ore 17.00 alle 19.00 - Conservatorio di Musica Santa Cecilia
Conferenza di Martin Lichtfuss Contemporary music: where from, where to?

ore 20.30 - Forum Austriaco di Cultura
incontro con i compositori Francesco Antonioni e Fabrizio De Rossi Re

ore 21.00 concerto

Martin Lichtfuss (1959)   Recycled (2011)
Wolfram Wagner (1962)   Bläserquintett (1986/87)
Christoph Herndler (1964)   Cut open, open cut* (2003)
Luciano Berio (1925-2003)   Opus Number Zoo (Children´ s Play)(1951, rev. 1970) (testi di Rhoda Levine)
Francesco Antonioni (1971)   Musica al telefono* (2013)
Fabrizio De Rossi Re (1960)   Wunderkammern, die Angst* (2013) nuova versione dedicata alla memoria di Luciano Berio

Webern Wind Quintet
Maria Jauk flauto, Julia Zulus oboe, Bernhard Mitmesser clarinetto, Armin Berger corno, Johannes Hofbauer fagotto

*prima esecuzione assoluta 

Ingresso libero fino ad esaurimento dei posti disponibili
Info Associazione Nuova Consonanza, tel. 06-3700323, info@nuovaconsonanza.it