Accademia Filarmonica Romana. Integrale dei Quartetti per archi di Šostakovič. 1° Concerto

Con un progetto speciale dedicato all’integrale dei Quartetti per archi di Dmitrij Šostakovič e affidato al Quartetto Prometeo si apre il 2022 all’Accademia Filarmonica Romana, che segna l’inizio della direzione artistica di Enrico Dindo.

Sei concerti al Teatro Argentina lungo l’arco di tre stagioni dell’Accademia Filarmonica Romana affidato all’eccellenza del Quartetto Prometeo Giulio Rovighi primo violino, Aldo Campagnari secondo violino, Danusha Waskiewicz viola e Francesco Dillon violoncello – per approfondire la scrittura quartettistica di Dmitrij Šostakovič (1906-1975), fra i compositori russi che hanno segnato il corso del Novecento musicale. Il primo appuntamento è giovedì 20 gennaio (ore 21) con l’esecuzione dei suoi primi tre Quartetti per archi.

Due volte premio speciale Bärenreiter al Concorso ARD di Monaco, Leone d’Argento alla Biennale di Venezia 2012, il Quartetto Prometeo è una delle formazioni più importanti della scena musicale internazionale e affronta per la prima volta, per la Filarmonica Romana, l’intera produzione quartettistica del celebre compositore russo. Scritti fra il 1938 e il 1974, i quindici Quartetti per archi di Šostakovič attraversano una parte importante della storia del Novecento che va dalla Seconda Guerra Mondiale ai primi segni di distensione della guerra fredda. La storia e l’esperienza personale di Šostakovič rivivono e si intrecciano in queste composizioni, cui il musicista affida i suoi sentimenti più intimi, preziosa testimonianza di una particolare epoca storica.

Il primo concerto del ciclo, il 20 gennaio, segue l’ordine cronologico dell’opus: ad aprire la serata il Quartetto n. 1 op. 49 in do maggiore scritto nella primavera del 1938. È lo stesso compositore a introdurci all’opera: “Iniziai senza particolare idea, pensavo che non sarebbe venuto fuori niente. Perché il quartetto è uno dei generi musicali più difficili. La prima pagina la scrissi come una specie di esercizio nella forma quartettistica, senza intenzione di completarlo o pubblicarlo… Ma poi il lavoro mi appassionò e iniziai a scriverlo molto velocemente. Non bisogna cercare una particolare profondità in questo mio primo opus quartettistico. Di carattere è gioioso, allegro, lirico. Io lo chiamerei ‘primaverile’”. Segue il Quartetto n. 2 op. 68 in la maggiore (1944) un omaggio al compositore e caro amico Vissarion Šebalin. Chiude la serata il Quartetto n. 3 op. 73 in fa maggiore dedicato ai componenti del Beethoven Quartet che lo eseguirono in prima assoluta a Mosca nel dicembre del ’46, una pagina di forte tragicità che si avvicina alle sue migliori sinfonie, come l’Ottava, che aveva composto da poco, testimone di una drammatica epoca storica.

Il secondo concerto di stagione sarà giovedì 5 maggio, sempre al Teatro Argentina, con l’esecuzione del Quarto e Quinto Quartetto (op. 83 e 92).

TEATRO ARGENTINA (Largo di Torre Argentina 52)
giovedì 20 gennaio ore 21
QUARTETTO PROMETEO  
Integrale dei Quartetti per archi di Šostakovič

QUARTETTO PROMETEO
Giulio Rovighi primo violino
Aldo Campagnari secondo violino
Danusha Waskiewicz viola
Francesco Dillon violoncello

Dmitrij ŠOSTAKOVIČ
Quartetto n. 1 in do maggiore op.49 (1938)
Quartetto n. 2 in la maggiore op.68 (1944)
Quartetto n. 3 in fa maggiore op.73 (1946)

Nell’ambito della rassegna “La musica da camera dal barocco al contemporaneo”
sostenuta dalla Regione Lazio con il Fondo Unico 2022 sullo Spettacolo dal Vivo

Biglietti: Teatro Argentina da 16 a 25 euro, ragazzi fino a 14 anni da 10 a 16 euro. Tutti i prezzi sono comprensivi di prevendita.
Info: filarmonicaromana.org, tel. 342 9550100, promozione@filarmonicaromana.org