Accademia Filarmonica Romana. Quartetto di Venezia

Noto per le scelte meditate e personalissime e fra le formazioni da camera più importanti del nostro Paese, il Quartetto di Venezia (Andrea Vio e Alberto Battiston violini; Giancarlo Di Vacri viola; Angelo Zanin violoncello) festeggia con la Filarmonica Romana nel concerto di giovedì 28 febbraio 2013 al Teatro Argentina (ore 21.15) i trent’anni di una brillante carriera, che il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha voluto onorare conferendogli una propria targa di rappresentanza; targa che sarà consegnata proprio in occasione di questo concerto romano.

Interessante la scelta del programma della serata, un viaggio nel mare più profondo del Novecento, dove alcuni grandi musicisti sono subito diventati “classici”, fra questi Bartók, Hindemith, Šostakovič – scelti dal Quartetto di Venezia per la stagione della Filarmonica Romana - hanno attraversato l’epoca più convulsa dell’umanità testimoniandola e lasciandoci pagine indimenticabili.

Il concerto si apre con il Quartetto n. 6 di Bartók, composto nel 1939, ultima composizione del musicista ungherese prima che abbandonasse l’Europa a causa del dilagare della dittatura nazista, intrisa degli echi del dramma che Bartók viveva in quel periodo. Il Quartetto venne eseguito per la prima volta a New York il 20 gennaio 1941 dal Quartetto Kolisch, al quale è dedicato.

Stessa sorte di Bartók toccò a Hindemith, che dopo l’avvento al potere di Hitler, fu schedato nel catalogo dell’“arte degenerata”, per cui dovette emigrare nel 1935 trascorrendo il resto della sua vita all’estero. Diviso in cinque movimenti, il Quartetto n. 4 op. 22 venne scritto all’inizio negli anni Venti ed è il più popolare dei quartetti per archi del compositore tedesco nonché una delle partiture più riuscite della sua prima produzione cameristica.

Chiude il concerto il Quartetto n. 8 op. 110 composto nel 1960 quando Šostakovič si trovò a passare alcuni giorni a Dresda; nella divisione atipica di cinque movimenti, il Quartetto venne composto subito dopo che il musicista russo vide e ne rimase impressionato dalle rovine degli edifici della città, testimonianza delle orribili devastazioni causate dai bombardamenti del 1945; in soli tre giorni il compositore scrisse questo quartetto profondamente tragico, “In ricordo delle vittime del Fascismo e della Guerra”.

Teatro Argentina
giovedì 28 febbraio 2013 ore 21,15
Il Cuore dell’Europa III
Quartetto di Venezia
musica da camera ti amo
Quartetto di Venezia
Andrea Vio e Alberto Battiston violini
Giancarlo di Vacri viola
Angelo Zanin violoncello

Béla Bartók Quartetto n. 6 Sz 114
Paul Hindemith Quartetto n. 4 op. 22
Dmitrij Šostakovič Quartetto n. 8 in do minore op. 110

Biglietti: 20, 15, 10 (più diritto di prevendita). Riduzioni per studenti (con la Log-In Music card), scuole e associazioni.
Info: tel. 06-3201752, email promozione@filarmonicaromana.org