Accademia Filarmonica. Schubertiade con il Quartetto Bennewitz, Pietro De Maria e Alberto Bocini

Un incontro fra grandi solisti, quello dei musicisti del Quartetto Bennewitz uno degli ensemble da camera provenienti dalla Repubblica Ceca più rinomati oggi a livello internazionale, con alle spalle la vittoria di due prestigiosi concorsi – Osaka nel 2005 e il Premio Paolo Borciani nel 2008 -, con due eccellenti musicisti italiani: il pianista Pietro De Maria e il contrabbassista Alberto Bocini. Sul palco del Teatro Argentina, per la stagione della Filarmonica Romana, giovedì 2 febbraio (ore 21) faranno per rivivere la magia e l’intimità delle Schubertiadi, i salotti musicali frequentati da giovani intellettuali e borghesi, amici di Franz Schubert, dove nascevano capolavori del compositore austriaco condivisi e suonati dai suoi più cari amici, musicisti dilettanti e non.

In programma il Quartetto per archi La morte e la fanciulla composto fra il 1824 e il ’26 uno dei lavori cameristici più riusciti di Schubert, fra la creatività del disegno armonico, l’equilibrio delle sonorità e la varietà dello svolgimento tematico. Anche il Quintetto “La trota” per l’inusuale formazione di violino, viola, violoncello, contrabbasso e pianoforte (unico quintetto dell’intera produzione schubertiana) si annovera fra i suoi grandi capolavori: composto nel 1819 su commissione di Sylvester Paumgartner, ricco mecenate violoncellista con la passione per la musica, che il compositore incontrò nel suo felice soggiorno a Steyr, il Quintetto utilizza la melodia di un famoso Lied schubertiano, Die Forelle (La trota), scritto due anni prima e divenne presto una delle pagine più popolari e amate dell’intero repertorio cameristico.

Ad aprire il concerto la Wanderer-Fantasie per pianoforte: scritta nel 1822, lo stesso anno dell’Incompiuta, venne dedicata a Emanuel Karl von Liebenberg, proprietario terriero e dilettante di musica, allievo di Hummel, che ben incarnava le richieste del pubblico dell’età del Biedermeier. A differenza di altri lavori molto più intimistici, la Wanderer si caratterizza per brillantezza tecnica e virtuosismo, probabilmente per compiacere il suo committente. Ne sarà interprete Pietro De Maria, uno dei migliori pianisti italiani oggi sulla scena internazionale, capace di destreggiarsi con disinvoltura in un assai ampio repertorio, ospite delle più importanti sale concertistiche sia come solista sia a fianco di prestigiose orchestre e direttori.

TEATRO ARGENTINA
giovedì 2 febbraio 2017 ore 21

SCHUBERTIADE


Pietro De Maria
pianoforte
Quartetto d’archi Bennewitz
Jakub Fišer violino, Štěpán Ježek violino, Jiří Pinkas viola, Štěpán Doležal violoncello
Alberto Bocini contrabbasso

Franz Schubert

Fantasia in do maggiore per pianoforte op. 15 D 760 (Wanderer-Fantasie)
Quartetto per archi n. 14 in re minore D 810 (La morte e la fanciulla)
Quintetto per pianoforte in la maggiore op. 114 D 667 (La trota)

Biglietti: da 23 a 10 euro (più diritto di prevendita).
Info: www.filarmonicaromana.org , tel. 06-3201752, email promozione@filarmonicaromana.org