Cappella Orsini Lab. I canti di Eurasia

250 opere tra sculture, bassorilievi, strumenti musicali, costumi, maschere, manoscritti disposti secondo un criterio di viaggio che, partendo dall’Oceano Pacifico riportano il visitatore fino al Mediterraneo facendoci capire quanto la musica sia il denominatore comune che riunisce i Papua della Nuova Guinea con i pastori dell’Etna.

Dalla Venere Paleolitica del secondo millennio a.C. affiancata da una scultura lignea di antenata dei Naga (India Myanmar), a cui fa seguito un bassorilievo in scisto dell’arte del Gandhara (primo secolo d.C.) inizia un percorso che porta il visitatore al confronto delle culture Sepik della Nuova Guinea con testimonianze significative della tradizione giapponese.
Segue un confronto tra Culture himalayane (rappresentate da una collezione di statue di bronzo dorato a tema musicale e altre particolarità) e cinesi (rappresentate da porcellane e strumenti musicali rari) messe a paragone con quelle indocinesi e indonesiane (rappresentate da maschere cerimoniali e statue in bronzo a tema musicale).

Avvicinandoci verso Occidente un’ampia rappresentanza di testimonianze del sub continente indiano (con vari elementi di un antico carro rituale indù) si contrappone con le culture dell’Asia centrale (strumenti musicali, ceramiche e costumi) di Pakistan, Afghanistan, Iran e Turchia che ricongiunge il mondo balcanico e il Mediterraneo (strumenti musicali, ceramiche, sculture e tessuti).
Un percorso espositivo che crea l’illusione del viaggio su una sorta di tappeto volante che attraversa l’Asia intera raccontandone le tradizioni musicali, teatrali, coreutiche, della liuteria e del costume in un allestimento che rievoca i musei di fine ottocento quando i grandi viaggiatori esploravano terre considerate leggendarie.

Un’esperienza immersiva implementata dall’App ideata e appositamente adattata alle esigenze del visitatore della mostra che potrà, grazie ad essa vedere gli strumenti animarsi e sentirli suonare. Un progetto innovativo realizzato dalla società Shazarch.

 

Mostra
I canti di Eurasia

Realizzata con il contributo dell’Unione Buddhista italiana
Promossa dalla Fondazione Maitreya

Un progetto curato da Roberto Lucifero
Da un’idea di Paolo Palomba

3 novembre 2021-30 marzo 2022
Cappella Orsini lab
Via di Grottapinta 21, adiacenze Campo de Fiori, Roma

Progetto realizzato
In collaborazione con la cattedra di Etnomusicologia dell’Università La Sapienza
Presentata da Raniero Gnoli
Progetto multimediale di Shazarch
Libro catalogo edito da La Lepre nella collana Le strenne della Lepre

NOTIZIE UTILI
cappellaorsini.net
Orari  Tutti i giorni dalle 14 alle 19
Biglietto di ingresso Euro 5