Cassiopea porta sul palco del Piccolo Eliseo Cecità di Saramago

Dal romanzo del premio nobel Josè Saramago "Cecità", la regista e drammaturga Tenerezza Fattore porta in scena al Teatro Piccolo Eliseo  di Roma dal 29 giugno al 4 luglio 2010 in anteprima nazionale, un progetto simbolico-allegorico che, sullo sfondo di una critica sociale, abbraccia la tematica della responsabilità personale.

Oggi, in una qualunque città, si sviluppa un’epidemia di cecità che costringe la vista in un “candore luminoso”; il contagio si diffonde rapidamente colpendo tutta la nazione.
I primi malati vengono rinchiusi in un ex manicomio e tenuti sotto la minaccia delle armi.
In questa situazione in cui i ciechi (30 attori in scena) sono costretti a vivere nel più bieco abrutimento, scoppia ogni tipo di violenza e sopraffazione, viene scardinata qualunque regola morale e possibilità di vita civile. Una donna rimasta miracolosamente immune si fa comunque internare per restare vicina al marito.
Il suo gesto d’amore diventa così la possibilità di restituire a tutti gli altri uomini una speranza collettiva.
Lo spettacolo prodotto da Cassiopea teatro-sperimentazione non risparmia atti di coinvolgimento fisico vero e proprio. Un lavoro che si propone come un’esperienza profonda, emotivamente estrema.

Cassiopea teatro sperimentazione  Presenta Al Teatro Piccolo Eliseo Patroni Griffi
Dal 29 giugno al 4 luglio 2010

CIECHI
dal romanzo Cecità di
Josè Saramago
Adattamento e regia
Tenerezza Fattore

Con
Valeria De Angelis, Dario Biancone, Riccardo Monitillo, Alberto Mosca, Giorgia Guerra, Andrea Murchio, Diana d’Angelo, Vanina Marini, Roberto Fazioli, Fabiano Danilo Vanella, Daniele Antonini, Giorgia Pordenoni, Giacomo Ferraù, Nicola De Santis, Luca Calone, Tiziano Mariani, Immacolata Mercadante, Claudio Nicolini
e con la partecipazione degli allievi dell’Accademia Cassiopea Filippo Andreetto, Elena Bernardo, Barbara Bianchi, Cristiano Caccamo, Chiara Casali, Giuseppina Loschiavo, Chiara Postacchini, Arianna Saturni
con l’amichevole contributo di Giulia Innocenzi
Movimento scenico Luca Ventura
Movimento coreografico Valeria Baresi

“ CECITA’ ”- IL ROMANZO (1995)
• Un terribile contagio
In una società immaginaria, si sviluppa un’epidemia di cecità, un “mal bianco” che avvolge le sue vittime in un candore luminoso, simile ad un mare di latte; la strana malattia si propaga per contagio e in breve tempo colpisce progressivamente tutta la città e l’intero paese.
I contagiati vengono rinchiusi in un ex manicomio, minacciati con le armi e costretti a vivere nel più totale abrutimento da coloro che non sono stati ancora contagiati. Tra i disperati scoppia ogni forma di violenza, per sopraffare o soltanto per sopravvivere, in una oscurità che sembra coprire ogni regola morale e ogni progetto di vita. Ma una donna, rimasta miracolosamente immune dalla malattia, si finge cieca per farsi internare e stare vicina al marito.
Così, un gesto d’amore individuale, diventa la possibilità di restituire a tutti gli altri uomini una speranza collettiva. Toccherà a lei, che ha ancora occhi per vedere,assumersi la responsabilità della cecità altrui e inventare un itinerario d isalvezza, recuperando le ragioni di una solidale pietà.
Josè Saramago, scrittore, poeta e critico letterario portoghese è stato insignito del Premio Nobel per la letteratura nel 1998.