F.I.S.I. Il Professor Tutino: siamo tutti Draghi

Volentieri pubblichiamo il comunicato della F.I.S.I. Federazione Italiana Sindacati Intercategoriali  con le due lettere, l'una del Dott. Tutino, rappresentate F.I.S.I. e l'altra della prof.ssa Mara C. dopo che il Presidente del Consiglio Mario Draghi si è presentato nella scuola di Sommacampagna (VR) senza mascherina insieme al Presidente Zaia, circondato da uan torma di ragazzini obbligati ad indossarla.

"Il nostro magnifico Professor Studente Davide Tutino, illegittimamente demansionato per dissidenza politica, rappresentante del Sindacato Fisi, metterà in pratica questa bellissima iniziativa ovvero di seguire l’esempio di Draghi e Zaia e di non indossare la mascherina a scuola.

Seguiamo il buon esempio!

C.A. Dirigente Liceo Gullace Talotta di Roma

Gentilissima Dirigente,
Sospendo oggi lo sciopero della parola in quanto,
spinto dalla coscienza, dalla scienza, dalla costituzione, mi trovo nel dovere inderogabile di prendere esempio dalle nostre massime istituzioni.
Il nostro presidente del consiglio, in visita alla scuola media Dante Alighieri di Sommacampagna (Verona), si è immerso tra la folla dei bambini e degli adulti senza indossare alcuna maschera.
Egli ha così portato loro un giusto e chiaro esempio di ciò che intende il nostro presidente Mattarella con le parole pronunciate in apertura dell’anno accademico presso l’Università di Padova:
“Vorrei raccomandare agli studenti di questo e ogni altro ateneo di non cadere mai in questa tentazione, di coltivare sempre il dubbio e lo spirito critico. L’antidoto alla superbia è la cultura.”
Così ha detto il nostro capo dello stato, anch’egli senza indossare alcuna maschera.
Due esempi così illustri non potevano e non possono lasciarci indifferenti, e costituiscono una loro chiara denuncia di quella che oramai è soltanto una inutile e vessatoria finzione giuridica.
È nostro dovere come uomini, come cittadini, come docenti, seguire il loro esempio, e coltivare il coraggio della verità, del diritto, della dignità umana.
Per questa ragione mi presento a scuola senza maschera, certo ormai che la comunità scolastica debba dare risposta a questioni ragionevoli e argomentate poste dagli studenti, dalle famiglie, dai docenti e dai lavoratori.
Questioni come quelle poste dalla d.ssa Mara C. alla scuola dei propri figli, che qui di seguito riporto integralmente.

Prof. Davide Tutino

LETTERA di Mara C.

Gentilissima Dott.ssa Xxxxxx,
dopo aver esitato a lungo, mi permetto di scriverLe in merito al prolungamento insensato dell’utilizzo delle mascherine a scuola, nonostante nella maggior parte dei luoghi pubblici, nonché in tutti i paesi europei, sia stata eliminata.
Premetto, non a scopi autoreferenziali ma per onestà intellettuale e per motivare certe mie affermazioni, di essere laureata in Biologia e di lavorare nell’ambito della ricerca scientifica da più di 15 anni.
Partirei proprio dai dati scientifici: ci sono 167 studi (More than 150 Comparative Studies and Articles on Mask Ineffectiveness and Harms ⋆ Brownstone Institute) che dimostrano che indossare una mascherina (che sia di tessuto, chirurgica o FFP2) non protegge dall’infezione e non blocca la trasmissione. Al contrario, già nel maggio 2020 la nota rivista The Lancet riportava che il virus è in grado di oltrepassare la mascherina e rimanere sul lato “sbagliato” anche per una settimana. Senza ottenere lo scopo per cui viene indossata, la mascherina diminuisce i livelli ematici di ossigeno mentre aumenta quelli di anidride carbonica, oltre a favorire la crescita di batteri e funghi, cause potenziali di altre malattie. Altri numerosi effetti collaterali sono riportati in letteratura ma vengono volutamente ignoranti.
Ciò che purtroppo è già sotto i nostri occhi sono gli effetti psicologici su adulti e minori, per i quali ci ergiamo a tutori: usata come un amuleto, la mascherina conferisce un falso senso di sicurezza, mentre azzera o riduce al minimo espressività, senso di libertà e padronanza di sé, oltre alla normale funzionalità respiratoria. In un recente articolo de La Repubblica si denuncia che “solo 4 volte su 10 i bimbi più piccoli riescono a riconoscere le espressioni”. Un vero e proprio attentato al normale sviluppo cognitivo dei bambini. E a quale scopo? Ricordo che nella fascia di età tra 0 e 19 anni il tasso di sopravvivenza al Covid-19 è del 99,9973%

  F.I.S.I. Federazione Italiana Sindacati Intercategoriali