Gidon Kremer alla IUC. Da Silvestrov a Shostakovich

Martedì 13 dicembre alle 20.30 per la IUC - Istituzione universitaria dei concerti torna all'Aula Magna della Sapienza Gidon Kremer, uno dei più eminenti violinisti attuali, artista di forte e originale personalità interessato ad aprire prospettive insolite e nuovi orizzonti più che ad essere applaudito soltanto per le sue prodezze virtuosistiche. Per questo è, fra tutti i più grandi violinisti del mondo, quello che probabilmente ha avuto la carriera meno convenzionale.

Un progetto cui Kremer si dedica da anni è far conoscere la musica dei compositori che nell'ex Urss sono stati perseguitati o comunque malvisti e isolati, e questo ha senza dubbio a che vedere col fatto che egli stesso è nato in Lettonia al tempo in cui la cultura di questa piccola repubblica era soffocata dal governo sovietico. Anche in questo suo concerto presenta tre autori, l'ucraino Valentin Silvestrov, la tatara Sofia Gubaidulina e il russo Dmitri Shostakovich, che ebbero gravi problemi col regime e trovarono seri ostacoli ad esprimersi liberamente.

Suonando sia da solo che in duo e in trio con la violoncellista Giedre Dirvanauskaite e il pianista Andrius Zlabys, due giovani musicisti lituani considerati tra i migliori talenti della loro piccola ma musicalissima nazione, Kremer alternerà Johann Sebastian Bach alle musiche di questi compositori moderni.
Il primo brano in programma è Hommage a J.S.B. di Valentin Silvestrov, forse il principale compositore ucraino attuale, esponente di quel particolare tipo di postmodernismo musicale che si è sviluppato nelle repubbliche ex sovietiche: "Io non scrivo nuova musica - afferma - ma la mia musica è una risposta e un'eco a quella che già esiste". In questo senso Hommage a J.S.B. per violino e pianoforte è perfettamente rappresentativo della sua arte. Ovviamente lo J.S.B. del titolo è Johann Sebastian Bach, di cui Kremer eseguirà subito dopo la magnifica Ciaccona per violino solo, in cui lo strumento sembra sdoppiarsi per eseguire una linea del basso che si ripete ostinatamente, mentre al di sopra la linea melodica varia in continuazione, dando vita a prodigiosi giochi contrappuntistici.

Segue Rejoice per violino e violoncello dell'ormai ben nota compositrice tatara Sofia Gubaidulina, la cui musica è sempre permeata di trascendenza e spiritualismo, sia quando si ispira alla musica popolare sia quando usa tecniche d'avanguardia come l'elaborazione elettronica del suono. Ancora un capolavoro di Bach, la Fantasia e Fuga in la minore BWV 904 eseguita dal solo pianoforte: a una Fantasia in stile volutamente arcaicizzante segue una delle doppie Fughe più belle di Bach, che stupisce sin dalle prime battute per il contrasto tra l'energia grandiosa del primo tema e il carattere lamentoso del secondo, che discende verso il basso.

In conclusione il Trio n. 2 in mi minore op. 67, una delle opere più profondamente e sinceramente emozionanti del più rappresentativo compositore del periodo sovietico, Dmitri Shostakovich, scritto nel 1944 in ricordo di un amico scomparso, seguendo l'esempio di altri due grandi compositori russi, Čajkovskij e Rachmaninov, che avevano anch'essi composto un Trio in memoria di persone care. 

Istituzione Universitaria dei Concerti
Martedì 13 dicembre ore 20.30
Aula Magna – Sapienza Università di Roma - Piazzale Aldo Moro 5

Gidon Kremer violino
Giedre Dirvanauskaite violoncello
Andrius Zlabys pianoforte

Silvestrov    Hommage a J.S.B.
Bach    Ciaccona per violino solo BWV 1004
Gubaidulina    Rejoice per violino e violoncello
Bach    Fantasia e Fuga in la minore BWV 904
Shostakovich    Trio n. 2 in mi minore op. 67

BIGLIETTI:    Interi: da 20 euro a 30 euro (ridotti da 16 euro a 24 euro)
    Giovani (under 30): 8 euro
    Bambini (under 14): 4 euro

INFO:        tel. 06 3610051/2    
    www.concertiiuc.it
    botteghino@istituzioneuniversitariadeiconcerti.it