Inizia il primo workshop di Biennale College Musica 2022

Inizia  lunedì 7 marzo la prima sessione di workshop di Biennale College Musica sotto la direzione di Lucia Ronchetti, che per il 2022 ha selezionato 10 tra compositrici, compositori e performer/interpreti dai 26 ai 30 anni sulle oltre 300 domande di partecipazione provenienti da 41 Paesi del mondo. 

I vincitori dei 5 bandi che lavoreranno al fianco di tutor internazionali con l’obiettivo finale di presentare un proprio lavoro compiuto all’interno del 66. Festival Internazionale di Musica Contemporanea della Biennale di Venezia (14 > 25 settembre) sono:
-    il trentenne irlandese Timothy Cape, e il ventisettenne Daniil Posazhennikov, da Mosca, che saranno impegnati ognuno nella scrittura di un’opera di teatro musicale sperimentale per trio di percussioni;
-    Paul Hauptmeier, classe 1993, da Lipsia, che si dedicherà alla creazione di un’installazione sonora site specific destinata a un sito veneziano proposto dalla Biennale Musica;
-    Gemma Ragués, 27 anni, spagnola, che elaborerà un’opera radiofonica ispirandosi a Sounds of Venice di John Cage (lavoro che il compositore americano presentò alla Rai di Milano nel 1959 durante la trasmissione Lascia o raddoppia);
-    Jacopo Cenni e Tania Cortés, rispettivamente 26 anni da Siena e 28 anni, ecuadoregna, che lavoreranno ognuno a un lavoro performativo sperimentale con aspetti drammaturgici;
-    la clarinettista Kathryn Vetter (1995, Brooklyn), l’arpista Dafne Paris (1995, L’Aquila), il percussionista Federico Tramontana (1995, Reggio Calabria), il soprano Esther-Elisabeth Rispens (1994, Bruxelles) sono i 4 performer/interpreti che daranno vita al concerto sul teatro musicale di Georges Aperghis e un brano di Carola Bauckholt in programma al Festival.

I 10 giovani selezionati per Biennale College Musica 2022 svilupperanno e realizzeranno i loro progetti partecipando a sessioni specifiche teorico-pratiche sotto la guida di un’equipe di tutor composta da: Ondrej Adámek, compositore e direttore d'orchestra (Praga); Simon Steen-Andersen, compositore (Odder); Gianluca Ruggeri di Ars Ludi, percussionista e direttore d’orchestra (Roma); Daniele Carcassi (Firenze) e X.Lee (Los Angeles), performer sperimentali, compositori; Antonello Pocetti, regista e drammaturgo (Bologna); Thierry Coduys, ingegnere del suono ed esperto di computer music (Nizza), che lavorerà presso la sede del Centro di Informatica Musicale e Multimediale della Biennale di Venezia (CIMM).
Alle sessioni di studio teorico e pratico - dal 7 al 12 marzo, dal 16 al 21 maggio e dal 25 al 30 luglio – seguirà una settimana di prove prima che tutti i progetti così realizzati –  due lavori di teatro musicale, un’opera radiofonica, un’installazione sonora, due performance sperimentali, un concerto - debuttino sul palcoscenico del 66. Festival Internazionale di Musica Contemporanea.

Biennale College Musica 2022 è dedicato al teatro musicale sperimentale, tema scelto dal direttore Lucia Ronchetti per il 66. Festival Internazionale di Musica Contemporanea della Biennale di Venezia (Out of Stage, 14 > 25 settembre 2022): "Il nuovo teatro musicale – afferma Lucia Ronchetti - invade da decenni spazi inediti, uscendo dalle scene storiche per creare contesti drammaturgici diversi, utilizzando nuove tecnologie video, tecniche di realtà virtuale e spazializzazione del suono amplificato, secondo forme drammaturgiche diverse e specifiche per ogni progetto. L'innata teatralità del rituale del concerto è ampliata, sviluppando quello che Mauricio Kagel ha definito teatro strumentale, un teatro sonoro non vocale, dove il gesto strumentale diviene performance e l'esecuzione musicale genera nuovi personaggi e nuove presenze sceniche”.

Da quest’anno Biennale College è parte del progetto di sviluppo e potenziamento delle attività della Biennale di Venezia, in funzione della realizzazione di un polo permanente di eccellenza nazionale e internazionale a Venezia. Come tale Biennale College rientra nel “Piano di investimenti strategici su siti del patrimonio culturale, edifici e aree naturali” del Piano nazionale per gli investimenti complementari al piano nazionale di ripresa e resilienza.