IUC-Istituzione Universitaria dei Concerti. Esplorando Beethoven con il Quartetto di Cremona

Inizia sabato 16 novembre alle 17.30 nell'Aula Magna della Sapienza un piccolo ciclo della IUC intitolato "Esplorando Beethoven" con il Quartetto di Cremona (il secondo concerto si svolgerà il 25 gennaio).

Fondato del 2000, il Quartetto di Cremona ha ora raggiunto la piena maturità. Chi abbia ascoltato il primo cd della loro integrale beethoveniana, uscito pochi mesi fa, o abbia letto i giudizi entusiastici della critica internazionale, già sa che non deve perdere questo concerto, che accosta tre quartetti della giovinezza, della maturità e dell'ultimo periodo di Ludwig van Beethoven, esplorando tre diversi momenti di una personalità artistica gigantesca, di cui non si finisce mai di scoprire nuovi aspetti.

Il Quartetto in la maggiore op. 18 n. 5 del 1799 guarda chiaramente a Mozart ma accanto alla limpidezza ancora settecentesca rivela anche un dinamismo e un'energia che sono il segno dei tempi nuovi e di una personalità originale e geniale. Nel Quartetto in mi bemolle maggiore op. 74 "Le arpe" del 1809 Beethoven fa esplodere la forma tradizionale del quartetto, dando un'improvvisa e prima inimmaginabile libertà individuale ai singoli strumenti, trattati con una tecnica virtuosistica. Il Quartetto in do diesis minore op. 131 del 1826 - penultimo anno di vita del compositore - incarna il punto estremo dell'emancipazione dalle regole e dell'audacia inventiva raggiunte da Beethoven.

È il quartetto più ampio mai  scritto fino ad allora e si articola in ben sette movimenti, che si svolgono però senza interruzione tra l'uno e l'altro. Come le altre opere degli ultimi anni di Beethoven non fu capito dai contemporanei e bisognò attendere l'inizio del Novecento perché se ne cominciasse ad apprezzare lo straordinario valore: tra i primi a "scoprirlo" fu Marcel Proust.

Il Quartetto di Cremona ha in realtà base a Genova ma i suoi quattro componenti hanno voluto intitolarlo alla città di Stradivari e Guarneri (il primo violino ha la fortuna di suonare proprio un Garneri del Gesù del 1737), che è anche la città dove si sono perfezionati presso la prestigosa Accademia Stauffer, potendo contare come insegnanti sui migliori virtuosi italiani della generazione precedente (Salvatore Accardo per il violino, Bruno Giuranna per la viola e Rocco Filippini per il violoncello).

Oggi il Quartetto di Cremona è considerato la migliore formazione italiana di questo tipo e una delle migliori in campo internazionale e può quindi senza presunzione dedicare questo suo ciclo di concerti romani all'indimenticabile Quartetto Italiano, probabilmente il miglior quartetto in assoluto del dopoguerra, che ci ha lasciato un'incisione integrale dei quartetti di Beethoven difficilmente superabile. 

IUC-Istituzione Universitaria dei Concerti
Sabato 16 novembre ore 17.30
Aula Magna – Sapienza Università di Roma
Piazzale Aldo Moro 5
Quartetto di Cremona
Esplorando Beethoven. Gli stili

Beethoven Quartetto in la maggiore op. 18 n. 5
Beethoven Quartetto in mi bemolle maggiore op. 74 «Le arpe»
Beethoven Quartetto in do diesis minore op. 131

BIGLIETTI:Interi:da 15 euro a 25 euro (ridotti da 12 euro a 20 euro) Giovani:under 30:8 euro under 14:: 5 euro
INFO: Istituzione Universitaria dei Concerti
tel. 06 3610051-2  –  fax: 06 36001511    
www.concertiiuc.it botteghino@istituzioneuniversitariadeiconcerti.it