Koltès al Teatro Eliseo con Santamaria e Lopez. Il buio sulla soglia

Al Teatro Eliseo Claudio Santamaria in un monologo porta in scena La notte poco prima della foresta di Bernard- Marie Koltès con la regia di Juan Diego Puerta Lopez dal 9 al 28 marzo 2010. Il testo che Koltès ha scritto nel 1976 La nuit juste avant les forêts, va in scena un anno dopo al Festival di Avignone.

Claudio Santamaria sceglie di recitare un testo che lo vede da solo sulla scena: un testo onirico e simbolico come spiega il regista Puerta Lopez, un testo che mette alla prova ogni sera in una notte, nel buio prima della foresta, prima di una soglia da varcare, nello spazio mentale di una dimensione irreale evocata dalle parole e non dalle azioni. “Un testo politico”, afferma Santamaria: ”dove l’omosessualità non c’entra nulla: mica si deve scrivere per forza di omosessualità solo perché si ha una preferenza sessuale di questo genere! Questo è il mio primo monologo e l’ho scelto perché amo il teatro, è l’unico luogo – al contrario del cinema – dove si ha un contatto diretto col pubblico,  un dialogo vero e proprio. La performance dal vivo non ha eguali, è lì, viva, trepidante.”

Il regista colombiano (di Medellin) Lopez ci spiega invece che, nonostante sia ambientato in Nicaragua durante gli anni in cui c’è stato Koltès, anni di piombo, quelli dal 1977 fino agli anni ‘80, - solo nel 1984 il Nicaragua, dopo anni di lotte intestine e dopo esser stato liberato dalla dittatura di Somoza Debayle dai sandinisti, convocò libere elezioni contestate dagli Stati Uniti che finanziavano i Contras, membri della Guardia National fedeli al precedente dittatore Somoza, che originò l’Irangate (finanziamento illegale di armi provenienti dall’Iran da parte degli Stati Uniti in cui è coinvolto anche Osama Bin Laden) - la crisi politica non viene rappresentata. Solo un dettaglio può correlarsi, la figura del generale che, nelle parole di Lopez: “ti può sparare in qualsiasi istante ma tu puoi continuare a sperare di salvarti”.

La notte prima della foresta è un viaggio al termine della notte, che può rappresentare anche la morte, quella soglia che nei racconti di un altro autore, l’americano Nathaniel Hawthorne (Salem, 1804-1864) nei suoi “Racconti raccontati due volte” (1837-51), appare sempre prima del limitar del bosco, dove tutti i fantasmi si nascondono ed evadono dalla realtà, per congiungersi finalmente in un luogo dove le regole vengono dettate altrove, dove i mostri, anche quelli immaginari, sopravvivono al buio e non vengono mai completamente illuminati dalla luce.

Livia Bidoli

Teatro Piccolo Eliseo di Roma
dal 9 al 28 marzo 2010

Nuovo Teatro
diretta da Marco Balsamo
presenta

Claudio Santamaria

in
La notte poco prima della foresta
di Bernard- Marie Koltès
traduzione di Luca Scarlini

musica originale Giuliano Sangiorgi
sassofono Raffaele Casarano

scene Carmine Guarino
opera installativa Loredana Longo
costumi Caterina Nardi
installazione sonora Giuliano Lombardo
assistente alla regia Daniela Perticarà

regia Juan Diego Puerta Lopez