L’Orchestra Internazionale di Roma. Concertone del 1° maggio al Teatro Italia

Domenica 1 maggio 2016, alle ore 18.00, presso il Teatro Italia di Roma, L’Orchestra Internazionale di Roma chiuderà la sua prima breve ma significativa Stagione romana. In programma l’innovativa Sinfonia “Dal Nuovo Mondo” di Dvoràk e la splendida suite sinfonica “Shéhérazade” di Rimskij-Korsakov: un concerto alternativo alla tradizionale manifestazione del primo maggio.

Dirigerà il Maestro Antonio Pantaneschi, artista dal pedigree internazionale già ospite presso Istituzioni prestigiose come l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, l’Accademia Filarmonica Romana, il Ravello Festival, il Palazzo del Quirinale, la Camera dei Deputati, l’OSMC di Campinas (Brasile).

Il biglietto avrà un costo unico di 15 euro ma per UNDER 18 e OVER 65 si applicherà una riduzione a 10 euro. La stagione, pensata anche per una fruizione facile per un pubblico nuovo e giovane, vede un'ulteriore riduzione per gruppi di minimo 10 persone.

L’Orchestra Internazionale di Roma è un progetto di formazione giovanile dell’Associazione Fabrica Harmonica, rivolto ai ragazzi appena laureati o laureandi in strumento che, selezionati per capacità e bravura, affrontano repertori di spessore, appannaggio solo delle grandi orchestre sinfoniche. In contro-tendenza rispetto ai tempi attuali in cui anche le grandi orchestre ed i teatri di tradizione sono costretti a chiudere, Fabrica Harmonica, seppur in solitaria, investe in cultura e sostiene la formazione delle nuove generazioni proponendo un evento imponente, sia per la scelta dei titoli che per l’organico strumentale impiegato.

Annalisa Pellegrini e Stefano Palamidessi, direttori artistici della Stagione Sinfonica OIR, sottolineano la costante azione sociale dell’Ass. Fabrica Harmonica per la diffusione e rivitalizzazione delle musica classica soprattutto presso i ragazzi, veri protagonisti del concerto. L’operazione, rivolgendosi anche al territorio del Municipio Roma II, recupera culturalmente uno dei Teatri più belli di Roma, costruito negli anni ’20, integrato nello stabile del Dopolavoro Ferroviario su progetto dell’architetto Angiolo Mazzoni Del Grande ed inaugurato nel 1930 con un memorabile concerto sinfonico diretto da Pietro Mascagni. La particolarità di alcuni fregi, degli affreschi e delle molte statue che ne abbelliscono la facciata, risalenti ai primi del ‘900, hanno indotto la Sovrintendenza alle Belle Arti a tutelare il patrimonio artistico, storico e culturale che il Teatro Italia rappresenta.

L’Associazione Fabrica Harmonica ha tra gli obiettivi la creazione di un nuovo polo culturale-musicale che ha il suo perno nella Civica Scuola delle Arti, Accademia Internazionale di Musica, già convenzionata con il Conservatorio di Santa Cecilia di Roma e con il Conservatoire Maurice Ravel di Parigi. L’Accademia con sede nello storico palazzo di Via Bari che ospita anche il Teatro, oltre alla formazione musicale che spazia dalla propedeutica al perfezionamento, irradia la sua azione attraverso la produzione concertistica ed il sostegno di ben due formazioni orchestrali, Orchestra Internazionale di Roma e Orchestra Giovanile CSA, e tre formazioni corali, Coro Giovanile CSA, RomEnsemble, Coro Polifonico Cantoria Nova Romana: un inno alla grande musica e ai giovani.

La Sinfonia n. 9 in Mi minore di Antonín Dvořák (op. 95), più nota col titolo di Sinfonia "Dal Nuovo Mondo", fu pubblicata come sinfonia n. 5, ma è in realtà la nona ed ultima fra le sinfonie di Dvořák. Il titolo si riferisce evidentemente al Nuovo Mondo che è l'America, in seguito alla nomina del compositore come direttore del New York National Conservatory of Music. La cultura americana stimolò e arricchì Dvořák, che propose una sinfonia di matrice classica europea, ma contaminata dalla musica autoctona, come gli spirituals. « Nella Sinfonia n.9 ho semplicemente scritto temi originali che racchiudono le peculiarità della musica indiana » (A.Dvořák). Fu composta nel 1893 a New York ed eseguita in prima assoluta alla Carnegie Hall il 16 dicembre di quello stesso anno dalla New York Philharmonic diretta da Anton Seidl, ottenendo un enorme successo. Neil Armstrong portò l'opera sulla Luna durante la missione Apollo 11, la prima di atterraggio sulla Luna, nel 1969.

Shéhérazade è una suite sinfonica composta da Nikolaj Andreevič Rimskij-Korsakov nel 1888. Ispirato alle Mille e una notte, a volte conosciute come Le notti arabe, questo lavoro orchestrale unisce due caratteristiche peculiari della musica di Rimskij-Korsakov: combina un'orchestrazione sgargiante ad un particolare interesse perl'oriente e per l'esotico. È considerata una delle opere più popolari del compositore. Durante l'inverno del 1887, mentre stava lavorando al completamento dell'opera di Aleksandr Borodin Il principe Igor', Rimskij-Korsakov decise di comporre un brano orchestrale basato sul libro Le mille e una notte, formato da episodi fra loro non collegati. Il brano fu terminato tra il 4 e il 7 agosto 1888: ne risultò una suite sinfonica in quattro movimenti che formano un tema unitario. L'intento del compositore era di creare l'atmosfera dei racconti fantastici di ambientazione orientale. Inizialmente, Rimskij-Korsakov diede ai movimenti della suite le denominazioni Preludio, Ballata, Adagio e Finale. Tuttavia, dopo aver valutato l'opinione di Anatolij Ljadov ed altri, optò per dei titoli programmatici, mantenendoli però vaghi, in modo che non potessero essere associati a specifici racconti. La prima esecuzione dell'opera ebbe luogo il 28 ottobre 1888, e fu diretta dal compositore stesso.

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