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Adrien di Méhul è la prima pubblicazione esclusivamente in donwload del Centre de musique romantique française. Con la scelta di questa modalità, il Palazzetto Bru Zane propone una qualità di ascolto raggiungibile solo tramite il digitale, facilitando una diffusione dell’opera a livello internazionale. Registrata nel 2012 al Mupa – Palace of Arts di Budapest, l’opera completa i risultati del lavoro di ricerca che il Palazzetto Bru Zane dedica a Étienne-Nicolas Méhul. Inoltre un’altra opera misconosciuta di questo compositore, Uthal, è programmata il 30 maggio 2015 all’Opéra royal di Versailles.

Rappresentato per la prima volta nel 1799, Adrien è composto nello stile rivoluzionario di Cherubini, che presto influenzò Beethoven. L’opera fu dibattuta fino in seno all’assemblea legislativa del Direttorio; sembrava infatti preannunciare l’arrivo di un generale e futuro imperatore: Napoleone Buonaparte.

DISPONIBILE ESCLUSIVAMENTE IN DOWNLOAD
Il Palazzetto Bru Zane presenta
Adrien di Étienne-Nicolas MÉHUL
16 giugno 2014: uscita online su Qobuz, iTunes e tutte le piattaforme di download legale
Opera in tre atti (1791)
Prima rappresentazione: Opéra de Paris, 1799
PURCELL CHOIR
ORFEO ORCHESTRA
György Vashegyi, direzione
Philippe Do, Adrien – Gabrielle Philiponet, Émirène
Jennifer Borghi, Sabine – Philippe Talbot, Pharnaspe
Marc Barrard, Cosroès – Nicolas Courjal, Rutile
Jean Teitgen, Flaminius – Katalin Szutrély, Une Romaine

TUTTI I VANTAGGI DEL DIGITALE A PORTATA DI MANO:
- Qualità sonora del master registrato in studio (Studio Masters 24 bit)
- Libretto digitale inglese/francese, adattato alla lettura su tablet, costituito dal libretto dell’opera
e da una presentazione musicologica di Alexandre Dratwicki, direttore scientifico del Palazzetto
Bru Zane (italiano, inglese, tedesco e francese).
- Bonus video: estratto live dal concerto al Mupa di Budapest Palazzetto Bru Zane

Centre de musique romantique française
San Polo 2368, 30125 Venezia - Italia
Tel. +39 041 52 11 005 Fax +39 041 52 42 049
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IL CONTESTO
Terminato nel 1791, Adrien andò incontro a numerose vicissitudini prima di venire rappresentato all’Opéra de Paris nel 1799. I regimi politici che si susseguirono sollevarono infatti troppe obiezioni per autorizzare la rappresentazione dell’opera: per obiezioni per autorizzare la rappresentazione dell’opera: per timore di scandali, il comitato di censura fu particolarmente zelante nel condannare il valore (a)morale di alcuni personaggi (in particolare Adriano, talvolta giudicato troppo debole, talaltra ritenuto oltraggiosamente dispotico).

Tra la data di conclusione dell’opera e quella della prima rappresentazione Méhul operò numerosi cambiamenti, non tutti mero frutto delle condanne da parte della censura: il giovane compositore aveva maturato un proprio stile e acquisito – al fianco dei colleghi (o concorrenti) Lesueur, Cherubini e Steibelt – la tecnica dello stile nobile e patetico che era il marchio di fabbrica dei teatri Favart e Feydeau in epoca rivoluzionaria. Giacché fu lì che Méhul sopportò pazientemente i rifiuti dell’Opéra, creando uno dopo l’altro numerosi capolavori.

LA MUSICA
Adrien, nella sua versione rielaborata (quella qui registrata), inizia con una smagliante ouverture tratta da un lavoro precedente, l’opera in un atto Horatius Coclès (1794), che aveva riscosso scarso successo. Questa grandiosa introduzione propone solenni accenti del trionfo dell’imperatore intervallati a sospiri e pianti della prigioniera Emirene.

Il duetto tra Emirene e Adriano, alla fine dell’atto I, dà origine nella sua progressione drammatica a un quadro vocale che anticipa di una cinquantina d’anni la nozione di «finale d’atto» nel senso meyerbeeriano del termine: senza una conclusione orchestrale che consenta di applaudire, il tempestoso colloquio dei protagonisti viene interrotto da un coro di romani in preda al panico.

La scena di battaglia con i Parti sovrappone gli affetti contrapposti di cinque solistie tre cori, giungendo così a un acme sonoro inconcepibile per l’epoca e dispiegando perfino lo sfarzo di uno stupefacente episodio sinfonico.

Produzione Palazzetto Bru Zane
In collaborazione con Ediciones Singulares
Distribuzione online Qobuz, iTunes
e tutte le piattaforme di download legale

Palazzetto Bru Zane
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