Santa Cecilia. Nikolai Lugansky in recital

Capace di grande raffinatezza e di virtuosismo mozzafiato, Nikolai Lugansky è un pianista straordinario, erede della illustre tradizione russa. Nato a Mosca nel 1972, la sua carriera è stata lanciata nel 1994 con la vittoria al Concorso Čajkovskij di Mosca. “… Lugansky non è semplicemente il più meraviglioso pianista russo dei tempi moderni; è uno degli artisti più straordinari della nostra epoca…” (Le Monde).

Lugansky, che si esibirà nella Sala Sinopoli-Auditorium Parco della Musica il 16 marzo alle ore 20.30, aprirà il recital con una delle più celebri pagine di Beethoven, la Sonata op 27 n. 2 “Al chiaro di luna” - dedicata dal compositore alla diciannovenne Giulietta Guicciardi, di cui era stato innamorato -, alla quale Berlioz dedicò parole piene di ammirazione: “V’è un’opera di Beethoven, conosciuta sotto il nome di Sonata in do diesis minore, il cui Adagio è una di quelle poesie che il linguaggio umano non giunge a definire". A seguire, inseguendo il filo rosso dell’amore non corrisposto che ha contraddistinto la vita sentimentale di Beethoven, Lugansky eseguirà la Sonata op. 57 “Appassionata”. Composta tra l'estate del 1804 e i primi mesi dell'anno successivo, essa venne dedicata al conte Franz von Brunswick, fratello di Therese, ritenuta "l'immortale amata" di Beethoven. Il tema del finale della Sonata venne in mente a Beethoven durante una passeggiata fatta con il suo allievo Ferdinand Ries, il quale racconta: “Fu in una di queste passeggiate, nella quale […] per tutta la strada aveva borbottato fra sé e talvolta gridato, ma senza cantare note determinate. Gli domandai che cosa avesse e rispose: ‛mi è venuto in testa un tema per l'ultimo allegro della Sonata in fa minore op. 57”.

Nella seconda parte del concerto il maestro russo interpreterà il Preludio, Corale e Fuga di Franck composto nel 1884 alla maniera dei maestri del passato, con un Corale in posizione centrale il cui spirito permea tutta l'opera e viene esaltato nella grandiosa Fuga finale. Seguirà, in chiusura di concerto, una selezione (nn. 2, 4, 5, 8, 9) delle Etudes-Tableaux op. 39 di Rachmaninoff, scritte tra il 1916 e il 1917, poco prima che l'autore abbandonasse definitivamente la madrepatria. Le Etudes-Tableaux, che si muovono lungo la direttrice dell'arte pianistica romantica, sono composizioni estrose, effervescenti e virtuosistiche, in cui il pianista metterà in mostra tutte le sue straordinarie qualità.

Accademia Nazionale di Santa Cecilia
Stagione di musica da camera
 

Auditorium Parco della Musica - Sala Sinopoli
mercoledì 16 marzo ore 20.30

Nikolai Lugansky pianoforte

Beethoven         Sonata n. 14 op. 27 n. 2 “Al chiaro di luna”
Beethoven         Sonata n. 23 op. 57 “Appassionata”
Franck                 Preludio, Corale e fuga in si minore
Rachmaninoff   Etudes-Tableaux selezione  (nn. 2, 4, 5, 8, 9).

Biglietti da 18 a 38 euro

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