Stravinsky al MAXXI

Sabato 15 febbraio alle 20.30 si svolge il secondo appuntamento di MAXXI LIVE MUSIC, la serie di concerti realizzata dal MAXXI in collaborazione con il Conservatorio "Santa Cecilia" di Roma.

Il concerto si apre con un preludio acusmatico. Attraverso la lente di Giuseppe Silvi, che rielabora con mezzi elettronici le sonorità che si producono all'interno della cassa armonica di un pianoforte.Dopo questo breve preludio elettronico, il concerto è interamente dedicato a L'histoire du soldat di Igor Stravinsky  su testo di Charles-Ferdinand Ramuz. Suona Il Mosaico Armonico, un ensemble di recente costituzione formato da giovani musicisti provenienti in gran parte dal Conservatorio "Santa Cecilia" e diretti dal M° Carmine Diodoro, anch'egli formatosi nel Conservatorio romano. Gianluca Vicari è la voce narrante. La realizzazione scenica è affidata ai ballerini Sara Di Vito e Jonathan Colafrancesco con le coreografie di Elisabetta Minutoli e ai disegni in videoproiezione di Roberta Fantasia.

L'histoire du soldat è un’opera da camera nata durante la prima guerra mondiale, in un periodo di gravi ristrettezze economiche generali. Quindi, per far fronte alla situazione, Stravinsky e Ramuz pensarono quest’opera nell’ottica del teatro ambulante, con un attore, due ballerini, scene semplicissime e soli sette strumenti, scelti, come spiega Stravinsky, tra "i tipi più rappresentativi, l’acuto e il grave, delle diverse famiglie strumentali. Per gli archi, il violino e il contrabbasso; per i legni, il clarinetto (che possiede la maggiore estensione di registro) e il fagotto; per gli ottoni, la tromba e il trombone; finalmente la percussione, sonata da un solo esecutore".

ll soggetto è preso da due fiabe popolari russe di Aleksandr N. Afanas'ev, ma ricorda molto da vicino anche il mito del Faust di Goethe. Narra infatti la storia di un soldato che incontra il diavolo e si lascia convincere a barattare il proprio violino – simbolo della sua anima – in cambio di un libro magico in grado di assicurargli ricchezza e potere. Lo scambio però non lo renderà felice, perché si accorge di aver rinunciato al valore fondamentale dell’amore. Dopo aver più volte incontrato il diavolo ed essere riuscito a recuperare il proprio violino, giunge solo e infelice in un regno dove guarisce la principessa grazie alle tre danze che suona al suo capezzale. I due si sposano, ma il diavolo lancia su di loro una maledizione.

Preso dalla nostalgia, il soldato chiede alla principessa di accompagnarlo al proprio villaggio. Ma lungo la strada incontra nuovamente il diavolo, che, suonando il violino, lo invita a seguirlo, trascinandolo per sempre via con sé.Musicalmente si presenta come una successione di vari pezzi (marcia reale, tango, valzer, ragtime, ecc.) che si alternano, e in alcuni casi si sovrappongono, al testo recitato dal narratore.

MAXXI - Museo nazionale delle arti del XXI secolo
GALLERIA 1 | INGRESSO CON IL BIGLIETTO DEL MUSEO