36° Cantiere di Montepulciano. L'occasione fa l'opera (buffa)

Articolo di: 
Livia Bidoli

Il 36° Cantiere Internazionale d’Arte di Montepulciano il 30 luglio 2011 ha offerto una kermesse particolarmente gustosa per i rossiniani: L’occasione fa il ladro, composta nel 1812, a vent’anni, dal “Napoleone della musica” secondo il nostro Giuseppe Mazzini, cui va il merito risorgimentale nell’anno del centocinquantenario, è una farsa (o burletta) in due atti, la prima il 28 luglio 2011, la seconda il trenta al medesimo Teatro Poliziano.

68° Settimana Senese. La fede ne' tradimenti di Attilio Ariosti

Articolo di: 
Daniela Puggioni

Al Teatro dei Rozzi di Siena il 12 e 13 luglio 2011 è andata in scena la prima ripresa italiana, in forma scenica, in epoca moderna, dell'opera La fede ne' tradimenti di Attilio Ariosti (1666 – 1729) su libretto di Girolamo Gigli (1660-1722),  la recensione è riferita alla recita del 12 luglio.

68° Settimana Musicale Senese. Silvia Colasanti e l'onirico Faust di Pessoa

Articolo di: 
Giulia Tacchetti

Uno degli appuntamenti più interessanti della Settimana Musicale Senese, che permette di conoscere le ultime tendenze della musica italiana contemporanea, è l’opera teatrale nuova che l’Accademia Musicale Chigiana commissiona ormai da anni ad artisti nazionali, differenziatisi  per la qualità del loro lavoro. Quest’anno il compito è stato assegnato ad una giovane compositrice, Silvia Colasanti (1975), che si è formata al Conservatorio Santa Cecilia di Roma.

Giardini di luglio. Tanzui Dimitri Tanzui

Articolo di: 
Livia Bidoli

Il 6 e 7 luglio 2011 un doppio happening tra danza, performance, musica ed effetti sonori elettronici nei Giardini della Filarmonica Romana: il trio di ballerine-performer di Immobile Paziente, crea un vissuto intorno al Quartetto n.8 di Dmitrij Šostakovič (1906-1975), formalmente dedicato alle vittime della guerra e del fascismo, ingloba un sottofondo di contrita e nostalgica ribellione al totalitarismo russo di marca staliniana sotto il quale il compositore dovette lavorare, con il denso strascico di angoscia, che i giovani musicisti del Quartetto del Conservatorio Santa Cecilia di Roma ben coagulano nelle corde.

La rivoluzione siamo noi. Impegno sociale e identità smarrita

Articolo di: 
Teo Orlando

Il 24 giugno 2011 al Teatro India di Roma è andata in scena La rivoluzione siamo noi, una sorta di lettura recitata, intervallata da brani cantati, ispirata alla Soziale Plastik di Joseph Beuys, un artista tedesco vicino all’antroposofia e alle pratiche sciamaniche, da molti considerato l’Anti-Warhol.

Villa Adriana apre con Le Cirque invisible. Pillole rosse ed un coniglio bianco

Articolo di: 
Livia Bidoli

Un profluvio di magie ha inaugurato il Festival di Villa Adriana a Tivoli per la Fondazione Musica per Roma: Victoria Chaplin e Jean-Baptiste Thiérrée con Le Cirque invisible hanno irrorato di prestidigitazioni e cavalli fatti di pelli e tessuti dal 16 al 19 giugno 2011, ritornando in quella Roma (o poco fuori) di cui si sentono parte integrante, dove Aurélia, la loro figlia anche lei teatrante e qui a Villa Adriana lo scorso anno con il suo Oratorio e la regia della madre Victoria, nipote del celebre Charlie, star del cinema muto anni ‘20 e ’30.

Le Operette morali di Leopardi. La perenne infelicità umana. Parte terza

Articolo di: 
Teo Orlando

La seconda parte dello spettacolo si apre con La scommessa di Prometeo: non si tratta solamente di una rilettura del mito antico (anche secondo l’interpretazione contenuta nel Protagora di Platone) o di una ripresa del dialogo Ermotino di Luciano di Samosata, dove pure assistiamo al concorso di dèi inventori: qui il mito viene riutilizzato nella direzione di una critica radicale alla natura umana.

La battaglia di Legnano. Un'anonima opera verdiana

Articolo di: 
Simone Vairo

Il patriottismo italiano sembra essere diventato una moda grazie al quale istituire spettacoli e manifestazioni. Al Teatro dell’Opera di Roma infatti, il 30 maggio 2011, dopo il Nabucco di Giuseppe Verdi è stata la volta de La battaglia di Legnano (stesso compositore) diretta da Pinchas Steinberg con la scenografia di Ruggero Cappuccio; un’opera mazziniana e devota al collettivismo italiano: uno dei tratti che oggi, con maggiore rammarico, manca al nostro popolo.

Le Operette morali di Leopardi. La perenne infelicità umana. Parte prima

Articolo di: 
Teo Orlando

Dal 3 al 15 maggio 2011 è andata in scena al Teatro Argentina di Roma, a cura di Mario Martone, una rappresentazione scenica delle Operette morali di Giacomo Leopardi.

Aspettando Godot a Torino. Il monotono monodiare di Dio

Articolo di: 
Gianni Maria Saracco

Al Teatro Carignano di Torino fino al 15 maggio 2011 c'è stato Aspettando Godot con Ugo Pagliai e Eros Pagni per la regia di Marco SciaccalugaLo sfuggivo, Aspettando Godot. Anzi, per il vero, avevo forzato me stesso a fuggire da Beckett tout court, da parecchio tempo. Con la sola eccezione di quell’immaginifico e inimmaginabile Finale di partita che Franco Branciaroli ha portato in giro per l’Italia pochi anni addietro. Ma, trattandosi di Branciaroli, si e’ trattato, verosimilmente, di un’altra storia.