Festa del Cinema di Roma 2012. La genuina Marfa Girl di Larry Clarke

Articolo di: 
Livia Bidoli
Marfa Girl

Un bel film onesto e sincero, aldilà dei pregiudizi comuni e correnti, cui molti forse storceranno il naso per le scene di sesso (o amore? Tanto è sempre quello che unisce le persone in fondo, in qualsiasi “intercourse” ve n'è una certa quantità a meno che non sia proprio mercenario e temporaneo), per la vita nelle periferie di un Texas che nemmeno si immagina qui, per vite un po' allo sbando ma autentiche: questo il film di Larry Clarke, Marfa Girl.

Il film si sarebbe potuto anche chiamare Marfa Boy, visto che i due protagonisti, di cui si seguono le tracce, non solo si incontrano e si parlano, ma in qualche modo condividono la stessa libertà e naturalezza nel pensare ed agire umano: Adam (Adam Mediano) e Drake Brunette percorrono due linee parallele che li conducono a dialoghi che li scoprono, sia fra di loro che nei confronti degli altri personaggi, artisti e non (soprattutto poliziotti di frontiera, forse i peggiori) e che ne dipingono le differenze.

Adam è un adolescente messicano, adottato da una madre bianca americana e per questo gli sta addosso il poliziotto WASP (White Anglo Saxon Protestant), ricco di pregiudizi quanto di complessi, e che si crede di poterlo perseguitare aldilà della legge. Mentre l'occhio del poliziotto scorre sulle ragazze messicane come un avvoltoio, si stilano le baracche degli immigrati, misti ai bianchi in questa terra di nessuno dove droghe e sesso occupano il time out quotidiano.

Marfa Girl è un artista che lavora per una fondazione e capita qui, a Marfa, per dipingere e intesse relazioni sessuali con tutti gli ispanici che le capitano a tiro e si (ci) chiede: “Perchè se un uomo fa sesso con venti ragazze è un gran figo ed una ragazza che lo fa con dieci una puttana? Non è giusto! Perchè io non dovrei farlo con tutti i ragazzi che mi piacciono? Mio padre, hippy, mi ha incoraggiato a farlo con chi volevo e se ci fossero più persone occupate a fare sesso ce ne sarebbero sicuramente di meno a fare la guerra!” Un discorso semplice ed efficace: perchè, è inutile nasconderlo, se la gente potesse e si sentisse meno limitata dai condizionamenti e dalle autorepressioni, non c'è dubbio che succederebbe proprio questo. L'unica differenza col passato è che ora lo sanno tutti, nell'epoca digitale, non si può più nascondere che gli insegnamenti impartiti dai padri sono completamente inattuali e deve essere riformulato il nostro rapporto non solo col sesso, ma anche con i sentimenti.

Quello che fa Larry Clarke con questo film è dire semplicemente tutto quello che accade a degli adolescenti nell'età della formazione, senza peli sulla lingua, senza essere pruriginoso: tutto appare semplicemente pulito, soprattutto il finale, quando spazzerà via in modo definitivo e metaforico qualcosa che negli Stati Uniti del sud è veramente infetto e che con Obama rischia finalmente di essere debellato alla radice.

Pubblicato in: 
GN3 Anno V 19 novembre 2012
Scheda
Titolo completo: 

Festa Internazionale del Cinema di Roma 9-17 novembre 2012

Mar'Aurelio d'Oro per il miglior Film

MARFA GIRL
Concorso

Stati Uniti | 2012 | 105 minuti | Coloriù
Regia: Larry Clark
Sceneggiatura: Larry Clark
Fotografia: David Newbert
Montaggio: Affonso Goncalves
Musica: Bobby Johnston
Suono: Rudy Zasloff
Cast: Adam Mediano, Drake Burnette, Jeremy St. James, Mary Farley, Mercedes Maxwell, Indigo Rael, Tina Rodriguez