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Festa del Cinema di Roma 2012. Il lirico roadmovie di The Motel Life conquista il Pubblico
La speranza è la chiave: “Hope is the key”, dice Kris Kristofferson al giovane protagonista di The Motel Life di Alan Polsky e Gabriel Polsky. Emile Hirsch, nella parte di Frank Flannigan, non la perderà mai per salvare il fratello Jerry Lee dalle maglie della polizia in seguito ad un disgraziato incidente. Commuove questo roadmovie girato con con expertise e tocco lucido e lirico, sebbene i dintorni di Reno, Nevada, siano estremamente freddi e la gente è rude e semplice nel parlare come nel fare.
Gli inserti animati aggiungono un touche glamour e divertente, oltreché surreale, questi fumetti disegnati da Ryan Warren Smith, che ha curato la scenografia, sono oltremodo necessari ad uno sviluppo della trama che mette in primo piano l’aspetto della fantasia, proprio attraverso i disegni di Jerry Lee, appesi alle pareti dei motel che fanno da casa ai due ragazzi.
La musica lirica invece di David Holmes, aggiunge un tappeto sonico romantico, minimalista, costruito attraverso piccole note al piano, all’interno di scene a volte crude, in cui Dakota Fanning (nella parte di Annie) ha una caratteristica ambivalente di essere innocente e perversa agli occhi di Franck, nonostante si amino.
Soggetto e sceneggiatura sono tratti dal romanzo di Willy Vautlin, leader della band Richmond Fontaine, rielaborata poi da Noah Harpster insieme a Micah Fitzerman-Blue, che si è aggiduicata il Premio per la migliore sceneggiatura mentre il film ha conquistato il Premio del Pubblico BNL per il miglior film.