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Siamo a Montevideo la capitale più a sud del continente americano e scopriamo con sorpresa, come la tradizione della danza stia vivendo qui una nuova fioritura. Sì, perché per quanto si possa pensare lontanissima, la cultura europea permane più che mai in questa terra affacciata sul mitico Rio de la Plata. Un’operazione interessante, quella proposta dalla direzione artistica del Sodre - Auditorio Nacional Adela Reta del Governo Uruguaiano, che ha pensato di includere nel suo programma il sensazionale spettacolo della Compagnia di Danza della città di San Paolo.

Nata di recente nel 2008 e diretta da Ines Bogéa, la compagnia si distingue proprio grazie alla preparazione della sua direttrice, scrittrice e studiosa d’arte, per le sue proposte colte, contemporanee e allo stesso tempo piene di riferimenti al classico.

E rispetta in pieno questa filosofia lo spettacolo in scena al Sodre a settembre diviso in tre balletti distinti.
Il primo dal titolo Por vos muero, di Nacho Duato, è una coreografia che utilizza la danza classica e contemporanea per suggerire una atemporalità nelle relazioni umane. Duato decide di usare la poesia di Garcilaso de La Vega e la chitarra spagnola per catturare l’essenza dello spirito artistico della Spagna di quell’epoca, traducendo la coreografia come espressione del popolo e come omaggio al ruolo fondamentale che occupa la danza nel Paese. La fusione di diverse antiche sonate spagnole del XV e XVI secolo, favorisce la diversità delle dinamiche esplorate dal coreografo e rivela una danza fluida e ritmata che ci riporta al passato, anche se risulta atemporale.

Bachiana N°1 è una creazione del pluripremiato coreografo Rodrigo Pederneiras, che ha disegnato una coreografia dove la danza quasi contribuisce alla struttura intima della musica. Divisa in tre momenti l’opera evidenzia il mood brasiliano, il romanticismo e la passione di questa terra. Gli onnipresenti violoncelli traducono la gestualità e da questa affinità tra il gesto e la musica sorgono i movimenti, che guadagnano forza dagli accenti particolari del corpo di ogni interprete.

Supernova costituisce l’ultima parte dello spettacolo: un balletto ispirato al fenomeno astronomico delle stelle che esplodono e brillano nello spazio per un tempo determinato. Una coreografia di contrasti nella quale lo scuro e il chiaro, la vita e la morte, risultano connessi grazie all’energia di ogni corpo. I ballerini appaiono e scompaiono ricordando uno dei minimalissimi video dell’artista Bill Viola, anche se qui, rispetto alle raffinatissime opere del video artista, le sequenze risultano rapidissime, precise, controllate che ben trasmettono la sensazione di corpi vibranti.
Eccellente senza alcun dubbio l’abilità quasi acrobatica del corpo di ballo, che passa con singolare leggerezza e facilità da un genere all’altro.

Interessante sarà seguire l’originalità del percorso artistico di questa stupefacente compagnia, che esce sicuramente dal seminato ponendosi come punto di incontro di molti artisti il più possibile diversi tra loro come coreografi, artisti plastici, disegnatori, musicisti, stilisti, fotografi, scultori, scrittori, ecc. per realizzare insieme un originale progetto di danza brasiliano… dei “Fuoriclasse Carioca”!