Teatro Orologio. La variante E.K. en trompant la morte con i cavalli

Articolo di: 
Stefano Coccia
La variante E.K.

Ore 16 una bella messa solenne”, “Sconti su suffragi e suffragette”, “Subito dopo buffet, inumazione, tumulazione e caffè”, “Per i più cinici l’ammazzacaffè!”. Ecco un dialogo piuttosto emblematico tra “organizzatori di funerali”. Emblematico, perché vi è ben rappresentato quel macabro umorismo, che è tra i punti di forza dello spettacolo in cartellone dall’8 al 13 gennaio scorso al Teatro dell’Orologio: La variante E.K.

I due indiscussi mattatori, ma in determinati frangenti non sarebbe offensivo definirli becchini, sono Luca Ruocco e Ivan Talarico, assolutamente a loro agio sia nell’appoggiarsi alle diverse sfumature di tale comicità, orientata sul dark e sui giochi linguistici, sia nel gestire un’altra componente fondamentale della loro performance: l’improvvisazione.

A dire il vero per La variante E.K. l’improvvisazione è elemento indotto dalla scelta forse più rischiosa, tra quelle che i giovani attori della compagnia DoppioSenso Unico hanno deciso di portare avanti: far partecipare allo spettacolo alcuni soggetti, prelevati direttamente dal pubblico e spinti a “flirtare” giocosamente col tema portante della pièce, ovvero il suicidio. Succede così che, insieme ad altri in ruoli meno vistosi (e cioè i genitori dell’aspirante suicida), vi sia lo stesso protagonista, quell’E.K da considerare perciò una “variante”, tra i volti ogni sera differenti selezionati da Luca e Ivan nelle file degli spettatori. Logico, quindi, che lo spettacolo assuma connotazioni nuove proprio in virtù delle reazioni caratteriali di volta in volta diverse alle provocazioni del duo, che trascina simpaticamente la cavia in una serie di gag e di riflessioni umoristiche sull’impulso a darsi da soli la morte.

Sarebbe poi riduttivo parlare semplicemente di “black humour”. Luca Ruocco e Ivan Tallarico sono abili, camaleontici, picareschi costruttori di mondi, nei quali trovano spazio la clownerie, il nonsense, i giochi linguistici, il cabaret, una metafisica opportunamente stravolta e quegli sprazzi satirici, che all’occorrenza prendono di mira anche il dogmatismo religioso. E se in certi momenti la comicità è più diretta, farsesca, ancorata alle parole, dai dialoghi stessi dei due attori prendono talvolta forma quadretti estremizzati di surrealità pura, come quello dedicato alla cattiveria dei cavalli!

Col supporto figurativo offerto dalle immagini proiettate sullo schermo, nonché dai tarocchi rivisitati e da altri buffi oggetti di scena, La variante E.K. è una rappresentazione teatrale la cui vivacità rimane costante fino alla fine, tra gustose invenzioni e senza cali di ritmo. Fa simpatia, peraltro, che l’idea sia stata ripresa in un momento che pare particolarmente propizio a farsi beffe della morte, considerando la quasi contemporanea uscita nei cinema del bel film diretto da Patrice Leconte, La bottega dei suicidi. 

Pubblicato in: 
GN11 Anno V° 22 gennaio 2013
Scheda
Titolo completo: 

Teatro Orologio di Roma
8-13 gennaio 2013
dal Martedì al Sabato ore 21.15 Domenica ore 17.45
Biglietti: INTERO 10 EURO/ RIDOTTO 8 EURO

LA VARIANTE E.K.

REGIA:LUCA RUOCCO E IVAN TALARICO
UNA PRODUZIONE DI DOPPIOSENSO UNICO
con LUCA RUOCCO E IVAN TALARICO
Maschere e oggetti scenici di Stefania Onofrio