Torino, Argenti a Palazzo Madama

Articolo di: 
Elena Romanello
argenti

Fino al 15 novembre la Sala Atelier di Palazzo Madama a Torino ospita la mostra Argenti preziosi, Opere degli argentieri piemontesi nelle collezioni di Palazzo Madama, nell'ambito del progetto della Regione Piemonte L'essenziale è barocco.

L’esposizione, curata da Clelia Arnaldi di Balme, propone una selezione di lavori d’argento dalle collezioni di Palazzo Madama e traccia la storia dell’argenteria in Piemonte dall'inizio del Settecento alla fine dell’Ottocento.
Il percorso espositivo inizia con l'illustrazione delle tecniche di lavorazione del metallo, prezioso e anche estremamente duttile e malleabile, e dei sistemi di controllo fissati dalla corte sabauda per garantire il valore degli oggetti, secondo una direttiva di Maria Giovanna Battista di Savoia Nemours del 1677. 

In mostra c'è un'ampia panoramica sull’argenteria da tavola, con posate, zuppiere, caffettiere, teiere, cioccolatiere e alcune delle espressioni più tipiche dell’argenteria piemontese come le paiole, ovvero le tazze da puerpera, dono prezioso che il marito faceva alla moglie per farle sorseggiare il primo brodo dopo il parto, e le zuccheriere, legata al consumo di caffè zuccherato, che conteneva un materiale all'epoca merce preziosa, prelibatezza per i ricchi. 
Non mancano gli oggetti di arredo, come i candelieri, e quelli da culto, sia legati alla religione cattolica che a quella ebraica, come un piatto per la cena durante le celebrazioni della Pasqua ebraica (Seder), e un calice per la benedizione sul vino recitata nel giorno del riposo (Kiddush).

L'argenteria veniva progettata, e si possono ammirare i disegni di Giovanni Battista Boucheron per centrotavola, lampade pensili, brocche e candelieri,  seguendo il gusto dell'autore e con le creazioni romane e con quelle francesi della corte di Luigi XIV.
Una delle opere più interessanti dal punto di vista storico è la mazza cerimoniale della Città di Torino, esposta per la prima volta al pubblico, realizzata in argento sbalzato e cesellato tra il 1814 e il 1824, dopo la Restaurazione e portata dall'usciere comunale nelle occasioni ufficiali. 

Non manca una vetrina dedicata alle armi con decorazioni in argento, con fucili da caccia con scene venatorie e una carabina della Guardia Nazionale, mentre si chiude con una serie di monete, i primi oggetti a essere realizzati in argento, che raccontano la storia del ducato di Savoia dalla metà del Cinquecento all'Ottocento. 
La mostra è compresa nel biglietto della collezione permanente di Palazzo Madama ed è aperta giovedì e venerdì dalle 13 alle 20 e sabato e domenica dalle 10 alle 19.

Pubblicato in: 
GN34 Anno XII 16 luglio 2020
Scheda
Anno: 
2020