Ultimatum alla Terra. Se Dio è un alieno

Articolo di: 
Livia Bidoli
Ultimatum alla Terra. Se Dio è un alieno

Una sfera di luce approda a Manhattan. Un essere di luce non fa in tempo ad uscirne che viene colpito da una pallottola. L’accoglienza umana per la cover del film del 1951 di Robert Wise Ultimatum alla Terra di Scott Derrickson, è agghiacciante.

Nel rapporto tra Keanu Reeves nella parte dell’alieno Klaatu e Jennifer Connelly in quella dell’oggi astrobiologa Helen Benson (nel capolavoro di Wise era un affittacamere), è racchiusa buona parte del film, che gioca anche con il punto di visto di un bambino, Jacob Benson (Jaden Smith), figlio del compagno di Helen morto di recente.

Diciamo subito una cosa: le riprese sono fondamentali e gli effetti visivi e l’animazione del film sono eccellenti. Soprattutto trattandosi di un film di fantascienza, si nota l’affiatata collaborazione tra David Tattersall BSC e la squadra Weta Digital Ltd. per l’effettistica & Co. La suggestione dell’impatto della sfera di luce con la terra, che la fa rassomigliare ad un magma fluorescente e ricco di vita, vividamente percorso da vibrazioni e bagliori, vale l’intero film. E non perché il resto sia da meno, solo la sceneggiatura un po’ scricchiola ed ogni tanto si rifà a degli stereotipi come la capacità (ovvia) dell'alieno di parlare svariate lingue.

Rispetto al film di Wise ha però una prospettiva addirittura più lucidamente profonda, e forse questo è dovuto anche agli studi teologici del regista Derrickson, che precedentemente ha girato The Exorcism of Emily Rose (2005). Le dichiarazioni implicite ed evidenti sono glamour ed allo stesso tempo, purtroppo, autentiche. La caratterizzazione di Klaatu infatti lo fa somigliare, e con grande eleganza, ad un’entità suprema che ha deciso, insieme con la confederazione dell’Universo, che per salvare la terra bisogna eliminare gli umani che la stanno distruggendo. Chi può dargli torto? Lo scenario da bomba N di provenienza aliena sarà pure tragico ma chi può smentire che la Terra grazie a noi sta morendo?

Lo stesso Klaatu, appena sbarcato sul nostro pianeta, e senza aver nuociuto o aver tentato di nuocere ad alcunché, è stato aggredito e ferito. Forse Dio è diventato un alieno, in quanto estraneo a certe logiche (di potere) che avvelenano la terra, in barba a tutte le ONG che cercano di azionare i meccanismi di salvezza senza l’aiuto degli Stati. Un po’ come Klaatu, che ha dovuto far intervenire il gigantico robot Gort per difendersi e spegnere tutte le luci della terra per pochi, interminabili attimi. E che non è riuscito a parlare con i Grandi della Terra perché sempre indaffarati ad occuparsi d’altro (missioni estremamente più importanti della salvezza del suolo che calpestiamo, ovvero guerre e stermini di massa evitabili, sfruttamento cieco e irresponsabile della natura ed altre ignominie simili).

Bene, per un attimo mettiamoci tutti di fronte a Gort e parliamo finalmente con Klaatu, che forse l’alieno abbia ragione? E che forse proprio questo suo essere estraneo gli fa osservare tutto dalla giusta prospettiva. Che sia forse l’unico a capire che non abbiamo un futuro se non lo costruiamo ORA con le nostre mani finendo di arraffare ciò che non è nostro?

Una tiepida speranza aliena.

Pubblicato in: 
GN3/ 3-17 dicembre 2008
Scheda
Autore: 
Scott Derrickson
Titolo completo: 

Ultimatum alla Terra - The Day the Earth Stood Still
Sceneggiatura: David Scarpa
Effetti visivi & Animazione Weta Digital Ltd.
Direttore della fotografia: David Tattersall BSC
Musiche: Tyler Bates
Attori: Keanu Reeves, Jennifer Connelly, Jaden Smith, Kathy Bates, Jon Hamm
Produzione: Twentieth Century Fox
Distribuzione: 20th Century Fox
Paese: USA 2008
In uscita il 12 dicembre 2008
Genere: Fantascienza
Durata: 103’

Anno: 
2008
Voto: 
7.5
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