cinema

  • Man in the Dark
    Articolo di: 
    Dario Pisano

    Nell'estate ormai declinante, ho il grande piacere di segnalare agli amanti del genere thriller un film verso il quale il primo – unico – aggettivo che sale alle labbra è questo: perfetto. Si tratta di Man in the Dark (curiosamente la versione italiana ha un titolo in inglese diverso da quello originale, Don’t Breathe), prodotto da Sam Raimi e diretto da Fede Alvarez.

    Mi trovo così a dover gestire il felice imbarazzo di commentare un film di assoluta perfezione, che lascia nel critico la soddisfazione di un amante di tessuti che si trovi a maneggiare un tessuto di altissima qualità sartoriale, di taglio ineccepibile, che ovunque lo si rigiri mostra cuciture di perfezione millimetrica.

  • La Famiglia Fang
    Articolo di: 
    Livia Bidoli

    Certo una strana famiglia quella che ha ideato Kevin Wilson per il suo bestseller omonimo The Family Fang: A Novel del 2011, tradotto da Fazi in Italia. Dentro il libro una “weird family”, appunto uno “strano o strambo” nucleo parentale con due figli che nel film di Jason Bateman sono rispettivamente intepretati da lui stesso nella parte di Baxter Fang, il figlio di Caleb e Camille Fang; mentre Nicole Kidman riveste il ruolo di Annie.

  • L'effetto acquatico
    Articolo di: 
    Livia Bidoli

    L'ultimo film della regista islandese Sólveig Anspach purtroppo scomparsa nel 2015, parla di un amore nato a bordo piscina. Il film, che si situa a metà fra la terra natìa della regista, l'Islanda, e quella scelta come luogo delle sue creazioni come regista, la Francia, si connettono qui in un flusso continuo che permea il film dall'inizio alla fine.

  • Suicide Squad
    Articolo di: 
    Livia Bidoli

    Il nuovo film Suicide Squad a firma David Ayer, che nel 2014 aveva siglato Sabotage con Schwarzenegger e Fury con Brad Pitt e Shia LeBeouf, è siglato DC Comics ed uscirà in formati dal 2D al 3D all'IMAX 3D: importante quanto il film e già uscita sul mercato, la colonna sonora Suicide Squad The Album, con artisti come Action Bronson & Dan Auerbach (dei Black Keys/Feat. Mark Ronson) e Skrillex & Rick Ross, solo per cominciare. Il film è già in anteprima un evento: lo è stato a Roma lo scorso 3 agosto sull'Isola del Cinema alle sponde del Tevere in diretta con la preview di Londra e con tanti cosplayers vestiti da protagonisti.

  • lights out.jpeg
    Articolo di: 
    Dario Pisano

    Ci sono dei film piuttosto insignificanti, i quali – appena cominciano a scorrere i titoli di coda – l'unica cosa che lasciano allo spettatore è il pensiero di dove abbia parcheggiato la macchina. Il film che mi trovo a presentare è – nostro malgrado - uno di questi. Lights Out (Terrore nel Buio) è un film prodotto da James Wan, al quale dobbiamo recentemente una bella pellicola di genere, ossia The Conjuring. La regia è dell'esordiente  David F. Sandberg, il quale aveva già prodotto un cortometraggio con il medesimo titolo, che è l'embrione di questo film.

  • Jason Bourne
    Articolo di: 
    Livia Bidoli

    Certo che basta il nome per identificare questa serie di film intorno ad una identità mancata, falsata, obliata, incerta e messa in pericolo di capitolo in capitolo, esattamente come il personaggio creato da Robert Ludlum nei suoi romanzi saga e dal personaggio interpretato da Matt Damon sul grande schermo. Jason Bourne è tornato con Damon per la regia di Paul Greengrass, l'unico regista che, dopo il primo capitolo diretto da Doug Liman nel 2002 con The Bourne Identity, ha convinto Damon a riprendere le vesti di questo combattente ai margini della CIA, per la quarta volta, dopo averlo diretto in The Bourne Supremacy nel 2004 ed in The Bourne Ultimatum nel 2007.

  • Ghostbusters
    Articolo di: 
    Livia Bidoli

    Team tutto al femminile per il reboot di Ghostbusters, e con tanto di endorsement da parte di Dan Aykroyd e Ivan Reitman, fautori insieme a Harold Ramis, cui il film è dedicato (scomparso nel 2014) del primo uscito nel 1984; mentre Bill Murray qui recita la parte del critico Prof. Martin Heiss. La regia è di Paul Feig, che ricordiamo per il divertente film del 2011, ancora tutto al femminile, Le amiche della sposa. Questo capitolo che ricerca le proprie origini nel primo, mette in scena in una New York aggredita da strani fenomeni paranormali al fluido verde, le quattro attrici Melissa McCarthy, Kristen Wiig, Kate McKinnon e Leslie Jones pronte a difenderla.

  • Copia di ST_02166.jpg
    Articolo di: 
    Teo Orlando

    Skiptrace – Missione Hong Kong, diretto con consumato mestiere da Renny Harlin, si presenta come una classica action comedy, ossia come un film dove la trama si deve desumere dalle scene d'azione, in cui i protagonisti sono alle prese con sfide terribili che richiedono coraggio e una forte dose di prodezza fisica, con lotte all'ultimo sangue, spesso combattute da persone esperte arti marziali, sparatorie, inseguimenti, acrobazie ed esplosioni di ogni genere, dove spesso vengono usati stunt-men professionisti al posto degli attori. Inoltre, in questo tipo di film si punta piuttosto ad elementi umoristici che a una caratterizzazione psicologica dei personaggi, fattore ritenuto secondario e meno importante del puro diverimento spettacolare.

  • Star Trek Beyond
    Articolo di: 
    Livia Bidoli

    L'ultimo capitolo di Star Trek è giunto sul grande schermo col titolo di Star Trek Beyond (aldilà) ed è diretto da Justin Lin che ricordiamo per la serie Fast and Furious: The Fast and the Furious: Tokyo Drift (2006), Fast & Furious - Solo parti originali (2009), Fast & Furious 5 (2011) e Fast & Furious 6 (2013) e, nel suo stile, è una vera carambola di action pure&nude nel pieno dello spazio conquistato dai nostri protagonisti: Chris Pine prima di tutto come Capitano dell'Enterprise James T. Kirk, Zachary Quinto nella parte del nipotino dell'Ambasciatore Spock (Leonard Nimoy), e Karl Urban nei panni Dott. Leonard 'Bones' McCoy.

  • Tarzan
    Articolo di: 
    Dario Pisano

    Il grande tema – di orgine veterotestamentaria – dell'uscita dal Paradiso Terrestre (che in greco significa giardino), dell'abbandono di  una immemore e spensierata fratellanza  con il creato, è uno di quei miti antropologici fondativi della civiltà: lo ritroviamo in tutte le epoche, sempre riofferto dalla personale rielaborazione degli artisti e dei filosofi, e ad esso si aggiunge un film appena uscito: The Legend of Tarzan, diretto da David Yates (noto al grande pubblico per aver diretto – splendidamente – gli ultimi quattro film della saga di Harry Potter) con Alexander Skarsgàrd nel ruolo del protagonista.