cinema

  • Southpaw
    Articolo di: 
    Livia Bidoli

    Un film coriaceo nel vero senso della parola quello di Antoine Fuqua, Southpaw si presenta fin dall'inizio con un Jake Gyllenhaal perfettamente nella parte, sia fisica – i muscoli spiccano come si deve ad un vero boxeur – sia attoriale, nela sceneggiatura asciutta di Kurt Sutter e nella fondamentale fotografia di Mauro Fiore. Le musiche firmate James Horner si controbilanciano con brani di 50 Cent, qui nella parte di Jordan Mains, e del famoso e controverso Eminem qui con Phenomenal.

  • Nipotina di Panahi ritira l'Orso d'Oro a Berlino
    Articolo di: 
    Livia Bidoli

    Il film iraniano che ha vinto l'Orso d'Oro a Berlino quest'anno, a firma del regista Jafar Panahi, è “clandestino” e soprattutto coinvolge tutta una serie di persone che, volenti o nolenti, sono entrate a farne parte, per lo più senza saperlo. Si, perché questo film si svolge tutto a bordo di un taxi guidato dal regista stesso, il quale ha filmato tutti gli incontri in auto e fuori, per aggirare la censura del suo paese, l'Iran.

  • Il grande quaderno
    Articolo di: 
    Livia Bidoli

    Dal capolavoro di Ágota Kristóf (Csikvánd, Ungheria, 30 ottobre 1935 – Neuchâtel, Svizzera, 27 luglio 2011), in particolare dal primo libro della Trilogia della  città di K., proviene questo film dal titolo omonimo, Il grande quaderno, pubblicato nel 1986 e divenuto pellicola ora sotto la direzione di János Szász, di cui annotiamo due film in particolare: Woyzeck (1994) dall'omonimo dramma incompiuto dello scrittore tedesco Georg Büchner, scritto tra il 1836 ed il 1837 e poi musicato da Alban Berg col titolo di Wozzeck, ultimato nel 1922 e dedicato ad Alma Mahler. Il secondo film è invece del 2007 e titola Opium: Diary of a Madwoman, tratto invece dai diari del neurologo ungherese Dr. Jozsef Brenner (meglio conosciuto con il nom de plume di Geza Csath).

  • Ex Machina
    Articolo di: 
    Livia Bidoli

    Il primo film dello sceneggiatore di 28 giorni dopo e Sunshine, ovvero Alex Garland, è un film molto mentale e pensato: Ex Machina, con soggetto e sceneggiatura curate da lui stesso, rivela parecchi spunti di riflessione, dalla Macchina di Turing alle teorie di Wittegenstein fino alla celebre favola di Barbablù, cui accenneremo soltanto per farvi scoprire il nesso attraverso la visione.

  • Ingrid Bergman - In Her Own Words
    Articolo di: 
    Eleonora Sforzi

    Questa ventinovesima edizione del Festival “Il Cinema Ritrovato”, oltre a presentare un ampio programma già descritto nelle sue linee tematiche principali, ha ricordato alcuni anniversari di grande significato sia per la storia mondiale che per la storia della Settima Arte. Per quanto riguarda la prima, è doveroso citare i cento anni dal terribile genocidio armeno, celebrati con una sezione del festival interamente dedicata ai film che si sono confrontati con questa insanabile ferita, realizzati proprio in Armenia tra muto e sonoro.

  • XXIX° Edizione Festival del Cinema Ritrovato
    Articolo di: 
    Eleonora Sforzi

    Anche quest'anno la dotta e culturalmente attiva Bologna è stata illustre cornice di quello che è probabilmente il festival più amato dai cinefili, ovvero “Il Cinema Ritrovato”, che si è tenuto dal 27 giugno al 4 luglio scorsi, ancora una volta ricco di retrospettive e riscoperte, incontri e approfondimenti, ma soprattutto di restauri straordinari.

  • Terminator Genisys
    Articolo di: 
    Livia Bidoli

    Se pensiamo a James Cameron, ci vengono subito in mente Titanic e poi Avatar, ma se ci pensiamo bene, il suo primo, grande successo fu Terminator: anno 1984, Arnold Schwarzenegger nella parte del cyborg T-800, ed il ruolo di sterminatore di Sarah Connor, l'unica risorsa umana a disposizione per la salvezza dell'intera razza contro le macchine. Il reboot in uscita di Alan Taylor sconvolge la trama principale e ci presenta un futuro nel 2029 quando John Connor (ri)manda Kyle Reese a salvare sua madre dai Terminator ma con molte sorprese per il pubblico che ha visto i precedenti quattro episodi.

  • Tom Cruise e Scientology
    Articolo di: 
    Livia Bidoli

    Il titolo di questo film è molto chiaro in originale: Going Clear: Scientology and the Prison of Belief: in italiano, Going Clear: Scientology e la prigione della fede. D'altronde, Alex Gibney è lo stesso regista di un altro film che scoperchiava la fossa della pedofilia clericale, ovverossia Mea Maxima Culpa: Silence in the House of God (2012). Questo documentario è invece su Scientology e la sua Chiesa, fondata da Ron Hubbard nel lontano 1954, prima dedito alla fantascienza e divenuto celebre con una pubblicazione del 1950 intitolata Dianetics: la forza del pensiero sul corpo.

  • La regola del gioco
    Articolo di: 
    David Dori

    Il film La regola del gioco, tratto da una storia vera, è diviso in due: una prima parte un pò frettolosa ma ritmata dalla sapiente M.D.P. di Michael Cuesta (Homeland) che fa riecheggiare Tutti gli uomini del Presidente;  e una seconda più introspettiva e politica. Si tratta della storia di Gary Webb (Jeremy Renner), giornalista del San Josè Mercury News, premio Pulitzer 1992, che per primo pubblicò un articolo sul convolgimento del governo Usa, tramite la CIA, in un enorme traffico di cocaina in cambio di armi per supportare i Contras in Nicaragua.

  • Jurassic World
    Articolo di: 
    Andrea Petryshyn

    Terzo sequel del primo Jurassic Park (1993) diretto da Steven Spielberg, che per la seconda volta occupa il posto dI produttore esecutivo, mentre a dirigere questo nuovo Jurassic World in 3D c'è l'esordiente Colin Trevorrow. Rimasto in uno stato embrionale per tredici anni, la pellicola esce finalmente sui grandi schermi per far tintinnare ancora una volta i nostri bicchieri con le creature che hanno preceduto la nascita dell'homo sapiens.