cinema

  • Nightcrawler
    Articolo di: 
    Livia Bidoli

    Presentato come opera prima al Festival Internazionale del Film di Roma 2014, la pellicola di Dan Gilroy, celebre per la sceneggiature di The Bourne Legacy (2012) per la regia del fratello Tony, qui in veste di produttore come anche il protagonista Jake Gyllenhaal, è di estrema attualità soprattutto per quel che riguarda gli Stati Uniti dove, quel che vediamo nel film, accade veramente.

  • Melbourne
    Articolo di: 
    Livia Bidoli

    Il regista iraniano Nima Javidi ha proposto il suo esordio dietro la macchina da presa allo scorso Festival di Cannes alla 29 Settimana Internazionale della Critica: il dramma di Melbourne ruota intorno ad una neonata, il cui incidente causerà l'evolversi disastroso di uno stato di tensione della coppia protagonista, ossatura di tutto il film.

  • Interstellar
    Articolo di: 
    Livia Bidoli

    Il nuovo film di Christopher Nolan parte dalle ricerche di Kip Thorne, fisico teorico che ha indagato i wormholes, i corridoi galattici che sono delle scorciatoie spazio-temporali (a livello ipotetico, mai confermate a livello scientifico: sono delle teorie). Da una lunga ricerca e dal progetto iniziale del fratello Jonathan Nolan, alla sceneggiatura insieme a lui, con un cast all-star a partire da Matthew McConaughey e Anne Athaway, questo kolossal della fantascienza è giunto nelle sale cinematografiche.

  • Sils Maria
    Articolo di: 
    Livia Bidoli

    Un luogo epico come quello di Sils Maria, in Engadina, nella Svizzera che immaginiamo nelle foto di paesaggi naturalmente innevati, le cui cime si stendono su tramonti da fiaba, dove Nietzsche soggiornò nel 1881- mentre elaborava Aurora. Pensieri sui pregiudizi morali (tit. orig. Morgenröte. Gedanken über die moralischen Vorurteile) - è di per sé un paesaggio filmico. Se aggiungiamo la storia di un'attrice di grande talento e successo, Maria Enders, interpretata dall'eccellente Juliette Binoche – una parte che le si staglia a pennello – , diretta da Olivier Assayas (ricordiamo Carlos), abbiamo un dramma teatrale trasposto in un film dai leggendari sfondi sul Passo del Maloja.

  • I quattrocento colpi, Truffaut
    Articolo di: 
    Eleonora Sforzi

    Affinchè ci sia un progresso, spesso è necessario voltarsi indietro e riscoprire le tracce del nostro passato. Così fa anche il cinema di oggi: se da un lato, talvolta, sceglie di eleggere la propria archeologia a soggetto di nuovi film, dall'altro riporta sullo schermo, in veste restaurata, per spettatori nuovi e per quelli appassionati, piccole perle di grande significato storico-artistico.

  • Il giovane favoloso
    Articolo di: 
    Elena Romanello

    Dopo il successo ottenuto alla 71° Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia, Il giovane favoloso di Mario Martone, biopic su Giacomo Leopardi, è arrivato nelle sale italiane, attirando un pubblico vasto e eterogeneo, con code insolite per una pellicola che non è comunque un blockbuster, formate per lo più da giovani.

  • Trash
    Articolo di: 
    Livia Bidoli

    Un film ed una serie di telefilm sono stati presentati nella sezione in concorso di Gala, dedicati in parte al tema della discriminazione e del valore dei soldi: cominciamo dalla serie di telefilm diretta da Steven Soderbergh che forse di tutti ha avuto maggiore risonanza a livello mediatico anche per le dichiarazioni fatte in precedenza da lui stesso circa il suo abbandono definitivo della carriera di regista. The Knick viene dal nome dell’ospedale dove è primario chiururgo Clive Owen che recita nella figura del cocainomane Dottor Thanckery.

  • Haider
    Articolo di: 
    Livia Bidoli

    I premi del pubblico come questo di Mondo Genere andato ad Haider al Festival Internazionale del Cinema di Roma, sono più che meritati: esattamente come credevamo. Vishal Bhardwaj, regista indiano famoso per gli adattamenti da Shakespeare, ha presentato a Roma una versione attuale e politica dell'Amleto, situando il dramma nel Kashmir ai confini con il Pakistan, con il terrore fondamentalista islamico come delle serpi in seno.

  • The Prophet
    Articolo di: 
    Livia Bidoli

    Dalla collaborazione di dieci registi è nato un capolavoro dell’animazione tratto da un libro ormai celebre: Il profeta di Khahil Gibran. Presentato fuori concorso nella sezione Gala ed Alice nella città (passato però prima a Cannes nella sezione ufficiale), è frutto di un connubio di quattro nazioni piuttosto distanti fra di loro: Canada, Stati Uniti, Libano e Qatar. L’autore del libro dal quale è tratto il film, ossia Gibran,  è nato in Libano nel 1883, in realtà però ha conosciuto soltanto la vita americana, in quanto la sua famiglia si è trasferita a New York due anni dopo la sua nascita.

  • Wir sind Jung wir sind Stark
    Articolo di: 
    Livia Bidoli

    Il primo film per la sezione Cinema d’Oggi in prima mondiale che abbia selezionato per il tema controverso e passato in parte nel dimenticatoio di una Germania dove di certo oggi non si pensa ai conflitti interrazziali e al problema dell’immigrazione, soprattutto come principale, è: Wir sind Jung Wir sind Stark (Siamo giovani, siamo forti). Passato il 16 ottobre mattina ad una proiezione stampa non troppo gremita, ha ricevuto ben poche domande alla conferenza seguita più tardi, nonostante quelle che ci sono state, si siano dimostrate di alto profilo, esattamente come il film diretto da Burhan Qurbani, regista tedesco-afghano nato in Germania da figli di rifugiati afghani.