cinema

  • La pelle che abito
    Articolo di: 
    Livia Bidoli

    Lascia interdetti l'ultimo film di Almodóvar, come se in fondo non sapessimo nulla di lui, nonostante la tematica centrale, in modi del tutto diversi, l'abbia già affrontata in altri suoi film come Tacchi a spillo (1991) solo per citarne uno. La pelle che abito (La piel che habito) però non è un film che lascia requie, anzi, spiegando, infittisce il mistero che avvolge lo strano ménage tra Robert e Vera. Nei ruoli principali un Antonio Banderas volutamente glaciale ed una Elena Anaya del tutto convincente nella parte della vittima senziente.

  • Ryan Gosling
    Articolo di: 
    Livia Bidoli

    Un tappeto sonoro anni '80 per Drive - premio alla regia a Cannes 2011 - di Nicolas Winding Refn con un Ryan Gosling da Oscar per l'interpretazione di un glaciale Driver, talmente identificato nel suo ruolo di “guidatore”, di moto da corsa, di stuntman, notturno anche in faccende poco pulite, da generare quasi un'osmosi non con la macchina, piuttosto con le sue funzioni, con la sua meccanicità. A corredo, Carey Mulligan nella parte di Irene, che squarcerà inaspettatamente la sua vita, fatalmente ancorata ad una stabilità dai contorni inquietanti.

  • La vita facile
    Articolo di: 
    Eleonora Sforzi

    Le prime immagini di questo film mostrano, già in pochi minuti, due realtà e stili di vita completamente diversi, fotografati nello scorrere delle prime ore del giorno. Traffico cittadino, parcheggiatore personale e ufficio dotato di ogni comfort sono all'ordine del giorno per Mario (Pierfrancesco Favino), chirurgo in una clinica privata di Roma; mentre Luca (Stefano Accorsi), medico volontario in Kenya che dirige con pochi altri infermieri un piccolo ospedale, deve far fronte a continue emergenze, nonostante la scarsezza di fondi e di strumentazioni adeguate.

  • l-ultimo-terrestre-locandina-2.jpg
    Articolo di: 
    Simone Vairo

    Il film L’ultimo terrestre di Gian Alfonso Pacinotti - in Concorso alla 68° edizione della Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia -, e tratto liberamente dal graphic novel ‘Nessuno mi farà del male’ di Giacomo Monti, è una pellicola sull’alienazione umana accompagnata da non pochi riferimenti al cattolicesimo.

  • Mina Zapatero
    Articolo di: 
    Livia Bidoli

    Due film in uscita sui fatti del G8 di Genova nel 2001 per la Fandango di Domenico Procacci: Diaz, di Daniele Vicari ancora in lavorazione, e Black Block di Carlo A. Bachschmidt, corredato dal dvd (contenente un Extra di 47 min. intitolato La provvista, con il blitz alla Diaz e le fasi più rilevanti del processo) ed il libro La costruzione del nemico. Il film è stato presentato alla 68° Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia nella sezione Controcampo Italiano.

  • The Debt
    Articolo di: 
    Teo Orlando

    The Debt (Il debito), in uscita nelle sale cinematografiche italiane il 16 settembre 2011, è un remake di un omonimo film israeliano di poco anteriore, ossia The Debt del 2007 (di Assaf Bernstein). Diretto da John Madden, è basato su una sceneggiatura scritta da Matthew Vaughn, Jane Goldman e Peter Straughan. Si presenta come un film drammatico stile thriller, ma il tema centrale della pellicola va ben oltre la mera azione ricca di colpi di scena di questo tipo di opere cinematografiche: è l’idea, psicoanaliticamente assai rilevante, di vivere per molti anni con le conseguenze provocate da un’azione commessa in passato.

  • GREENLANTERN-355-PK.jpg
    Articolo di: 
    Livia Bidoli

    In uscita due film di fantascienza: Lanterna Verde di Martin Campbell per la Warner Bros (Casino Royale, 2006 e due film su Zorro: The Legend of Zorro, 2005 e La maschera di Zorro, 1998) e Super 8 di J.J. Abrams (Mission Impossible III, 2006; Star Trek, 2008 e la prossima Star Trek XII nel 2012) per la Universal Paramount. 

  • Filippo Timi
    Articolo di: 
    Livia Bidoli

    Apre le Giornate degli Autori alla 68° Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia l'ultimo film del regista di Pietro (2010), Daniele Gaglianone (1966). Si chiama Ruggine,  l'ossidazione del ferro come quella che avvolgeva i due silos dove i protagonisti da piccoli – ed interpretati da adulti da Valeria Solarino, Stefano Accorsi, Valeria Mastrandrea – si rifugiavano per delle esperienze di gioco nella periferia di Torino (girato a Taranto invece), abitata soprattutto da immigrati meridionali alla fine degli anni '70. La parte più inquietante del Dottor Boldrini va a Filippo Timiobliquamente delirante nel suo silenzioso percorso attoriale sulle note disfacenti e altrettanto ossidanti - e quindi consone a riverberare la polverina scura aranciata che si libra nell'aria - delle Luci della Centrale Elettrica.

  • Piton Alan Rickman
    Articolo di: 
    Elena Romanello

    La più lunga saga cinematografica ispirata alla letteratura è giunta alla fine: dieci anni dopo il primo film, all'indomani dell'11 settembre, Harry Potter, terminato in libro nel 2007, arriva all'ultimo atto al cinema, attirando un pubblico composito, fatto di ex bambini cresciuti con i romanzi (il primo è uscito nel 1997) e adulti che si sono appassionati ad una saga che, caso non comune, ha saputo avvincere persone di diverse generazioni, per come ha saputo mescolare fiaba, tragedia, commedia, epica.

  • Mr Beaver
    Articolo di: 
    Eleonora Sforzi

    Questa non è la storia di Mr. Beaver, che è solo una marionetta. E', invece, la storia di Walter Black (Mel Gibson), un uomo di famiglia affettuoso e premuroso, che sta attraversando un periodo difficile: la fabbrica di giocattoli di cui è il direttore è prossima al fallimento e lui, non riuscendo ad affrontare i problemi e a risollevarsi dalla caduta, precipita in uno stato depressivo continuo. Il film si chiama Mr Beaver è è diretto da Jodie Foster, grande amica di Mel Gibson.