Accademia Filarmonica Romana. Stagione 2014-2015

Con un omaggio di Uto Ughi ad Adriana Panni instancabile animatrice della Filarmonica Romana per mezzo secolo, fra le protagoniste dell’organizzazione musicale italiana del secondo Novecento, si apre giovedì 23 ottobre 2014 al Teatro Olimpico la stagione n. 194 della Accademia Filarmonica Romana.

A ricordare la Panni, nell’anno in cui cade il ventennale della scomparsa, sarà Uto Ughi, musicista che insieme ad altri artisti come Boulez, Cage, Stockhausen e Petrassi, ha avuto la fortuna di conoscerla, apprezzarne il talento e l’infallibile istinto. E ad un altro dei suoi grandi ‘amici’ musicali, Igor Stravinskij, fa riferimento l’ultimo concerto della stagione, giovedì 7 maggio 2015 (Teatro Olimpico), con Histoire du soldat. Cronache dalla Grande Guerra curato da Corrado Augias. Un’antologia delle opere scritte fra il 1914 e il ‘18, presentata in forma dialogata e intercalata a brevi ricostruzioni storiche, politiche e cronistiche lette e narrate da Augias, si alternerà alla musica di Stravinskij (prima fra tutte alcune pagine dall’Histoire du soldat) affidata a Roma Sinfonietta diretta da Marcello Panni.

Tra i solisti, ospiti nella stagione uno dei  maggiori violinisti russi viventi, Sergej Krylov sarà sul palco del Teatro Olimpico giovedì 6 novembre nella doppia veste di solista e di direttore, alla guida della Lithuanian Chamber Orchestra, di cui è direttore musicale dal 2009. Programma di ampio respiro che si apre con il Concerto in re minore per violino e archi di un giovanissimo Mendelssohn seguirà Fratres nella versione per violino, orchestra d’archi e percussioni di Arvo Pärt e  concluderà la trascrizioni della Carmen di Bizet, realizzata da Rodion Shchedrin per orchestra d’archi e un nutrito numero di percussioni.

Ancora al Teatro Olimpico ci sarà il primo recital pianistico di stagione, giovedì 20 novembre, affidato al talento di Behzod Abduraimov, giovane pianista uzbeko dalla breve e già folgorante carriera internazionale. Per il suo debutto alla Filarmonica ha scelto Chopin con l’integrale delle quattro Ballate, Debussy Children’s corner e di Ravel Gaspard de la Nuit.

Sol Gabetta con il suo prezioso violoncello Guadagnini del 1759 inaugurerà il ciclo dei concerti al Teatro Argentina giovedì 27 novembre. Insieme al pianista Henri Sigfridsson in programma: due sonate di Beethoven (op. 5 n. 1 e op. 102 n. 1) e una di Brahms (l’op. 38) e infine Fantasia di Servais, compositore e violoncellista belga dell’800, autentica star della sua epoca.
Il grande Mischa Maisky spetta aprirà il nuovo anno, giovedì 15 gennaio 2015 al Teatro Argentina con tre delle sei Suites per violoncello solo di Bach (la n. 1, 4, 5),

Vincitrice di diversi concorsi internazionali, Maria Perrotta è considerata una delle più interessanti pianiste della sua generazione, che la Filarmonica ha il piacere di ospitare nel concerto di giovedì 29 gennaio al Teatro Argentina. Il Programma sarà vario: Fantasia cromatica e Fuga in re minore BWV 903 di Bach, la sonata op. 110 di Beethoven, la Sonate-Fantaisie op. 19 di Skrjabin  e la Sonata n. 6 op. 82 di Prokof’ev.

Per la musica da camera debutteranno i SIGNUMfive, giovedì 11 dicembre (Teatro Olimpico): sei giovani musicisti provenienti da Germania, Slovenia e Serbia – quattro sassofonisti, un bandoneonista e un percussionista – che affondano le loro radici nella musica classica, nel folk, nel jazz e nella musica dei Balcani, un ampio repertorio che spazia dal barocco al contemporaneo.

Nuovo per Roma anche il Trio Latitude 41,  il violoncellista Luigi Piovano (primo violoncello dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia) si unisce al violino di Livia Sohn e al pianoforte di Bernadene Blaha. Saranno al Teatro Argentina giovedì 12 febbraio in programma:l Trio n. 2 in mi minore op. 92 di Saint-Saëns, il capolavoro schubertiano, il Trio n. 2 op. 100 in mi bemolle maggiore e My Blues di Lorenzo Ferrero.

Debutta anche il giovanissimo quartetto italiano Guadagnini, protagonista, insieme a Sandro Cappelletto (voce narrante), il baritono Gianluca Valenti, e i pianisti Sebastiano Brusco e Marco Scolastra di “Fortissimo nel mio cuore!” (giovedì 5 febbraio, Teatro Argentina) dedicata agli ultimi mesi della vita di Franz Schubert.

Il Quartetto Ebène, formazione d’archi francese giovedì 19 febbraio al Teatro Argentina interpreterà il Quartetto n. 3 op. 76 di Haydn e il Quartetto n. 2 op. 51 di Brahms. Al centro, un poetico omaggio alla notte di Henry Dutilleux, una delle voci più autorevoli del nostro tempo, scomparso lo scorso anno, con il suo Ainsi la nuit.

La Filarmonica ha deciso di dedicare sei concerti  alrepertorio di musica barocca, che riscuote un crescente successo di pubblico. Si apre giovedì 30 ottobre in Sala Casella con Blandine Rannou (è anche il primo degli incontri del Cerchio della Musica). A 250 anni dalla morte di Jean Philippe Rameau, il Centre de musique baroque de Versailles ha promosso una serie di concerti dedicati alla sua opera per clavicembalo; l’Académie de France à Rome - Villa Medici in collaborazione con la Filarmonica presenta un Focus Rameau affidato a una delle più apprezzate clavicembaliste di oggi, interprete dell’integrale delle Nouvelles Suites de pièces de clavecin. Introduce il concerto Barbara Nestola, ricercatrice ed esperta di musica barocca francese e italiana.

I Turchini
diretti da Antonio Florio saranno giovedì 13 novembre al Teatro Olimpico con la rara esecuzione, rigorosamente su strumenti originali, de La Santissima Trinità (1693) oratorio – riscoperto recentemente – di Gaetano Veneziano, uno dei massimi esponenti della musica napoletana a cavallo tra Sei e Settecento. E di rara esecuzione è anche La Giuditta, oratorio in due parti per tre voci e strumenti del 1697 di Alessandro Scarlatti su libretto di Antonio Ottoboni che ci propone Concerto Romano, ensemble italiano specializzato nel repertorio antico diretto da Alessandro Quarta.

Al Teatro Argentina, giovedì 22 gennaio l’appuntamento è con il grande controtenore inglese Tim Mead, considerato uno degli interpreti più eleganti del repertorio barocco. Insieme a due illustri musicisti britannici (Laurence Cummings al clavicembalo e Jonathan Manson al violoncello), Mead propone un programma tutto barocco, dove melodie italiane di Monteverdi e Frescobaldi si alternano a quelle di Dowland, Händel e Purcell, tra brani celebri e autentiche rarità.

Pioniere nella pratica dell’interpretazione della musica barocca e classica sugli strumenti d’epoca, il clavicembalista inglese Trevor Pinnock sara giovedì 5 marzo al Teatro Argentina in trio con altri due straordinari interpreti di questo repertorio, il violinista Matthew Truscott e ancora Jonathan Manson che questa volta suonerà la viola da gamba: in programma Buxtehude, Bach, Rameau e Telemann.

Raffinato clavicembalista, fondatore di uno dei più prestigiosi gruppi dediti alla musica antica qual è Concerto Italiano, Rinaldo Alessandrini tornerà  all’Accademia Filarmonica Romana giovedì 23 aprile (Sala Casella) insieme a Furio Zanasi, fra le migliori e più applaudite voci del repertorio antico e barocco. I due interpreti, che chiudono il ciclo dei concerti barocchi, indagano il senso profondo del connubio tra parola scenica e musica del repertorio di Claudio Monteverdi.

Non si potrebbe immaginare, proprio ripensando ad Adriana Panni, una stagione della Filarmonica senza una consistente presenza della musica di oggi distribuita in vari appuntamenti. La troviamo un po’ ovunque: a partire dai concerti cameristici. Il suono della memoria è il titolo della serata di domenica 30 novembre in Sala Casella organizzata in coproduzione con Nuova Consonanza, omaggio a Roman Vlad grande protagonista della vita musicale italiana dal dopoguerra in poi, direttore artistico e presidente per molti anni della Filarmonica, . La musica di Stravinskij, Battistelli e una novità di Gregoretti si alterneranno a quella di Vlad, Meditazioni su un antico canto russo ricordando Igor Stravinsky per 11 strumenti e Un sonetto di Mallarmé in prima esecuzione assoluta, essendo l’ultima opera scritta da Vlad, rimasta incompleta delle ultime tre battute e composta sul sonetto Le vierge, le vivace et le bel aujourd’hui di Mallarmé. Ne saranno interpreti il soprano Damiana Mizzi, il baritono Carlo Riccioli e il Roman Vlad Ensemble diretto da Gabriele Bonolis. La serata sarà preceduta dalla proiezione del film Roman Vlad e il suono della memoria di Giovanni Sinopoli.

Giovedì 26 febbraio alla Sala Casella Roma in Jazz: i favolosi anni 50. Insieme a due figure carismatiche come Mario Cantini e Adriano Mazzoletti, la Filarmonica presenta un percorso sulla storia del jazz a Roma dal dopoguerra ai giorni nostri. Questo primo appuntamento è dedicato agli anni Cinquanta e al celebre gruppo costituito a Roma oltre sessant’anni fa, la Roman New Orleans Jazz Band. Sarà proiettato il cortometraggio che Valerio Zurlini realizzò nel 1951, dedicato a questo gruppo, e la New Roman Jazz Orchestra – di cui fanno parte Gianni Sanjust, Mario Cantini e Roberto Podio che suonarono in quegl’anni nella mitica orchestra – eseguirà brani del repertorio del jazz classico.

E sempre in Sala Casella, sono in programma tre incontri con tre autori di generazioni diverse: Mauela Kerer, Goerges Aperghis, Claudio Ambrosini. Giovane, dinamica, comunicativa, l’altoatesina Manuela Kerer, fra i migliori talenti d’Europa, è la protagonista della serata di giovedì 19 marzo. Allieva di Solbiati per la composizione, perfezionatasi successivamente a Darmstadt, una laurea in giurisprudenza e una in psicologia, nella sua musica la Kerer non pone confine alla sperimentazione. Per questo ritratto a lei dedicato, in collaborazione con il Forum Austriaco di Cultura, l’Haydn Chamber Ensemble alterna i brani della giovane compositrice alla musica di Bach e Ligeti.

Giovedì 26 marzo toccherà a Georges Aperghis, un percorso in collaboazione con il Festival Contretemps dell’Académie de France à Rome - Villa Medici. L’ensemble Accroche Note, diretto da Yann Robin, delinea un ritratto del compositore greco trapiantato in Francia, che da sempre lega la sua ricerca al teatro musicale. Con l’esecuzione di alcuni brani cameristici di Aperghis, potremo renderci conto di come anche la sua musica nata al di fuori di un contesto teatrale sia comunque, da vicino o da lontano, ispirata a un testo e alla sua drammaturgia.

Al ritratto di Aperghis, segue Claudio Ambrosini, “A local composer…” giovedì 9 aprile. Leone d’oro alla Biennale Musica del 2007, Ambrosini è cresciuto all’ombra della grande tradizione musicale veneziana, ma tutto proiettato verso un futuro visionario, quasi utopistico. Insieme a Sandro Cappelletto, si entrerà nel suo universo fatto di fantasie che nascono da suggestioni dell’arte, della letteratura e della scienza, ma anche dall’osservazione delle cose più comuni. Carlo Lazzari al violino e Aldo Orvieto al pianoforte affiancheranno la musica di Ambrosini a quella di Maderna e Beethoven.

Ma anche il teatro e la danza sono state contagiate dal ‘gusto’, proprio della Filarmonica, per le novità: rinnovando la preziosa collaborazione con As.Li.Co. per il progetto OperaDomani dedicato al giovane pubblico, quest’anno andrà in scena (martedì 24 marzo Teatro Olimpico) la nuova opera Milo, Maya e il giro del mondo, libretto della giovane Lisa Capaccioli, musica di Matteo Franceschini che il nostro pubblico ha imparato ad apprezzare nei due anni in cui è stato nostro compositore residente. Legato alle tematiche di EXPO 2015 “Nutrire il pianeta - energia per la vita”, attraverso quattro percorsi didattici che coinvolgeranno insegnanti, genitori e studenti, il progetto è pensato per i diversi ordini delle scuole  con la novità quest’anno di OperaBaby dedicato ai neonati dai 18 ai 36 mesi.

Oltre alla nuova opera di Matteo Franceschini,un nuovo ‘flirt’ fra musica e teatro accosterà Federico Tiezzi e Sandro Lombardi, due fra le figure più inventive e ricche di personalità del nostro panorama teatrale, con due musicisti raffinati e curiosi come la cantante Monica Bacelli e il pianista Pietro De Maria: ne è nata l’dea di una serata incentrata sul Ritorno di Casanova di Arthur Schnitzler, una serata che chiuderà, lunedì 20 aprile, la serie degli appuntamenti al Teatro Argentina. Si incroceranno musica (quella ambigua e sofferta di Schubert, Wolf, Mahler e Strauss) e parola, provando a far scoccare la scintilla del teatro. Una scommessa, una delle tante che sono nel codice genetico della Filarmonica.

Novità di questa stagione è la nascita di un nuovo ciclo di concerti, di una nuova ‘serie’ di appuntamenti, riuniti sotto il titolo comune de Il cerchio della musica, che si svolgeranno prevalentemente, ma non solo, alla Sala Casella. È in questo luogo, infatti, così raccolto e disponibile al lavoro, alla riflessione, dove molti artisti di varia estrazione hanno svolto assidue e tenaci sessioni di studio e d’insegnamento, protetti da questa oasi di verde nel centro cittadino; è qui che abbiamo pensato potesse svilupparsi, un modo diverso, da parte del pubblico, di avvicinarsi alla musica, di goderne appieno, di capirne il senso più profondo e inafferrabile. Tutto questo vuole essere il Cerchio della Musica, un luogo immaginario dove entreranno artisti di grande rilievo, che abbiamo già ricordato prima, come Blandine Rannou (che apre anche il ciclo dei concerti barocchi, giovedì 30 ottobre), Manuela Kerer (19 marzo), Georges Aperghis (giovedì 26 marzo), Rinaldo Alessandrini (giovedì 23 aprile), Claudio Ambrosini (giovedì 9 aprile). E ancora, Roma in Jazz: i favolosi anni ’50 (26 febbraio) insieme a Mario Cantini e Adriano Mazzoletti. In questi appuntamenti, su cui la Filarmonica vuol costruire una nuova consuetudine, un nuovo tipo di pubblico, rientra anche “Fortissimo nel mio cuore!” ideato da Sandro Cappelletto in scena all’Argentina giovedì 5 febbraio, dedicato agli ultimi anni di vita di Franz Schubert.

Da sempre nel cuore della Filarmonica, la danza sarà presente con ben sette appuntamenti al Teatro Olimpico a partire dagli immancabili MOMIX che tornano dopo il tutto esaurito dello scorso anno con l’ultima opera del geniale Moses Pendleton Alchemy in scena dal 18 al 30 novembre. Mediterraneo è il nuovo spettacolo di Miguel Angel Berna ballerino e coreografo spagnolo di Saragozza. In scena dal 2 al 7 dicembre, lo spettacolo – al suo debutto nella capitale – vedrà Berna e la sua Compañía Española de Danza affiancati da un ensemble strumentale e due voci, alle prese con Il ritmo della pizzica e della taranta del sud Italia, l’armonia della danza popolare greca, il fascino della jota aragonese, e ancora le danze popolari albanesi e tunisine: un viaggio appassionato tra i balli e le voci di quelle terre che abbracciano il Mare Nostrum .

Dal 10 marzo al 17 maggio è in programma la quinta edizione del Festival Internazionale della Danza realizzato in coproduzione con il Teatro Olimpico, che accoglie per questa nuova edizione cinque compagnie di diversa provenienza e formazione artistica per offrire uno spaccato dei tanti volti della danza di oggi. Si inaugura con un debutto per Roma, Fiesta Argentina della Compagnia Néstor Pastorive (10-22 marzo), spettacolo di danza argentina con musica dal vivo, con i ritmi e i colori del tango e della samba, del malambo e dello zapateado, affidati al carisma e all’impeccabile tecnica di Néstor Pastorive e dei suoi danzatori.

Data unica martedì 31 marzo per HQ PROGRAM, una prima assoluta, commissione della Filarmonica Romana, che prende vita dall’incontro tra la giovane e talentuosa pianista Gloria Campaner e il ballerino e coreografo Joost Vrouenraets, direttore artistico e fondatore del Gotra Ballet di Heerlen. Uno spettacolo, basato su musiche contemporanee (Rihm, Widmann, Illes e Montalti), in cui la pianista diventa parte integrante delle coreografie danzate dai ballerini della compagnia olandese, dove suoni e gesti si intrecciano in una partitura finissima.

Mercoledì 1 e giovedì 2 aprile fanno il loro ingresso al Festival internazionale della Danza i Marlene Kuntz, band rock di culto italiana, che si uniscono alla danza di Mvula Sungani Company nell’originale spettacolo Il vestito di Marlene. Filo conduttore è la figura femminile in tutti i molteplici aspetti che la contraddistinguono, protagonista assoluta dell’arte, che trova una delle sue migliori rappresentazioni nella danza e nella musica.

Martedì 5 e mercoledì 6 maggio torna al Festival Internazionale della Danza Aterballetto tra le compagnie italiane di danza contemporanea più apprezzate sulla scena internazionale, che presenta in una unica serata Don Q, coreografia di Eugenio Scigliano e Rossini Cards per la coreografia di Mauro Bigonzetti su musica di Rossini. Si tratta di due momenti distinti, affidati a due coreografi italiani di riferimento: la prima parte è dedicata al mondo visionario di Cervantes, con una libera interpretazione dell’immortale storia di Don Chisciotte con musica della tradizione popolare spagnola e del finlandese Kimmo Pohjonen. Rossini Cards è una creazione astratta, libera da qualsiasi gabbia drammaturgica: non una storia ma quadri di vite parallele, immagini, cartoline, icone drammatiche e situazioni buffe, il tutto trasfigurato dalla musica del grande pesarese. Altro gradito ritorno, è quello dei leggendari Mummenschanz in scena dall’8 al 17 maggio per l’ultimo appuntamento del Festival.

Preziose anche per questa stagione le collaborazioni che la Filarmonica ha tessuto con i teatri, le associazioni e le accademie culturali della nostra città e non solo: Académie de France à Rome - Villa Medici, As.Li.Co. - Associazione Lirico Concertistica Italiana, Centre de musique baroque de Versailles, Compagnia Lombardi-Tiezzi, Forum Austriaco di Cultura, Nuova Consonanza, Società Umanitaria, Teatro Olimpico, Teatro di Roma.

Abbonamenti e biglietti: otto diversi tipi di abbonamento da 460 € a 50 €. Il costo varia a seconda dei concerti e spettacoli e va da un massimo di 40 € a un minimo di 10 €. Riduzioni per studenti (con la Log-In Music card), scuole e associazioni.

Info: tel. 06-3201752, email promozione@filarmonicaromana.org