Evelyn Glennie al Teatro Olimpico chiude la stagione della Filarmonica

La stagione della Filarmonica Romana si conclude con il concerto Il suono della terra di dame Evelyn Glennie giovedì 12 maggio 2011 alle ore 21 al Teatro Olimpico, unica tappa italiana nel 2011 della straordinaria percussionista e compositrice scozzese che manca a Roma da sei anni.

Minata nella sua possibilità di ascolto da un danno all’udito, Evelyn Glennie ha saputo superare questo handicap e diventare una grandissima musicista. In concerto sale sul palco a piedi nudi e percepisce con il corpo le vibrazioni generate dagli strumenti; le percussioni, con lei, diventano un’orchestra e il concerto si propone anche come un percorso alla ricerca della nostra musicalità.

Le eccellenti qualità tecniche, l’incredibile musicalità e la grande capacità comunicativa sono le caratteristiche che hanno segnato la straordinaria carriera di Evelyn, che nella vita è anche affermata “motivational speaker” e creatrice di gioielli. A lei sono stati dedicati oltre cento brani per percussioni dai più importanti compositori viventi; le sue collaborazioni spaziano dalla musica classica al pop e rock, e l’hanno vista a fianco di artisti quali Georg Solti, Seiji Ozawa, Antonio Pappano, Mstislav Rostropovich, Luciano Berio, Björk, Sting, Elton John, etc.

 «Tutti noi – dice l’artista – abbiamo una musica interna che vibra nella nostra testa, ed ogni vita in sé è una composizione musicale unica e irripetibile. Cerco di insegnare ad ascoltare, mettendoci in ascolto di tutto quanto ci circonda. L’arte di ascoltare sta nel concentrarsi ed aprire il nostro corpo in modo che divenga esso stesso un “grande orecchio”, rilassandolo anziché sovraccaricarlo, come siamo ormai soliti fare».

Per il concerto del 12 maggio che chiude la stagione della Filarmonica Romana, dame Glennie ha scelto tutti autori del Novecento, da Astor Piazzolla, con un arrangiamento per marimba del famoso Libertango a cura della stessa Glennie, a Clapping Music di Steve Reich nella originale trascrizione della musicista scozzese scritta per piatti e giocattoli. In programma anche la musica di Frederic Rzewski, Nebojsa Zivkovic, Evelyn Glennie/Philip Sheppard, Áskell Másson, Jacob Ter Velduhis, Javier Alvarez, Vincent Ho e Leigh Howard Stevens.

Teatro Olimpico, giovedì 12 maggio ore 21
Evelyn Glennie. Il suono della terra

Frederic Rzewski (1938): To the Earth (1985) per voce recitante e percussioni
Nebojsa Zivkovic (1962): Ilijas per marimba (1996)
Evelyn Glennie (1965)/Philip Sheppard: Halo Song (2011) per halo
Áskell Másson (1953): Prim per tamburo rullante (1984)
Jacob Ter Veldhuis (1951): Barracuda Solo per marimba (2006)

Astor Piazzolla (1921 – 1992): Libertango arrangiamento per marimba (2008) di E. Glennie
Javier Álvarez (1956): Temazcal per maracas amplificate e suoni elettroacustici (1984)
Vincent Ho (1975): Nostalgia per vibrafono (2010)
Steve Reich (1936): Clapping Music (1972) trascrizione per piatti e giocattoli di E. Glennie
Leigh Howard Stevens (1953): Rhythmic Caprice per marimba (1989)

Evelyn Glennie percussioni

Biglietti concerto: da 15 a 25 euro. Info: 06-3201752, www.filarmonicaromana.org