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Si apre la stagione del balletto al Teatro dell'Opera di Roma con Serata Roland Petit dal 22 al 30 dicembre 2010 che proporrà due celebri coreografie - riprese da Luigi Bonino - sulla musica Georges Bizet: L’Arlésienne e Carmen, sul podio Nir Kabaretti.
L’ultimo concerto dell’anno dell’Accademia Filarmonica Romana, dedicato al Natale, è in programma giovedì 23 dicembre 2010 al Teatro Olimpico con l’Orchestra del Conservatorio di Roma “S. Cecilia”, il Coro della Scuola popolare di musica di Testaccio, il Coro Diapason dei Castelli Romani e il Coro di voci bianche dell’Istituto “Don Milani” di Monteporzio Catone diretti da Francesco Lanzillotta.
Il Teatro Ambra Jovinelli riapre grazie a Officine Culturali - Fabrizia Pompilio e Gianmario Longoni, con la collaborazione di Marco Balsamo, Alfio Scuderi, Danila Confalonieri e Leda Liberti - quindi è un teatro privato, che inizia senza alcun finanziamento esterno utilizzando l'esperienza culturale e il necessario investimento economico dei suoi nuovi impresari.
Dopo il successo della scorsa stagione, va in scena al Teatro Lo Spazio dal 14 al 26 dicembre (ore 21.00, domenica ore 17.00, 24 dicembre riposo) SCENDONO LE PAROLE, SUONANO LE CAMPANE , un monologo scritto da Gianni Guardigli per Elisabetta De Palo. Le musiche sono di Riccardo Ballerini. I costumi di Stefano Cioncolini, le scene di Maurizio Perissinotto e il disegno luci di Roberto Tamburoni.
Si avvicina Natale e l’Accademia Filarmonica Romana non fa mancare la sua presenza in questo particolare periodo festivo. Giunto alla sua 50ª edizione, domenica 19 dicembre 2010 alle ore 11 al Teatro Argentina ritorna il consueto e sempre seguitissimo Concerto del Coro dell’Accademia Filarmonica Romana diretto da Mons. Pablo Colino, Maestro di cappella emerito della Basilica di San Pietro (al pianoforte Anna Pia Sciolari Meluzzi).
In un clima disteso, comico e surreale, questa metaforica “prova d’orchestra” volutamente inscenata per i 150 anni dell’Unità d’Italia, reagisce prepotentemente all’atmosfera buonista di Cuore, tentando, con ironica provocazione, di immaginare i destini dei protagonisti dell'opera deamicisiana, che da più di un secolo e mezzo aleggiano in mezzo a noi.
Dramma musicale per voce e live electronics "Un arabesco sonoro che commenta l'ossessione/desiderio dell'auto distruzione, "L'umana sete di auto-tortura" (E. A. Poe). "Thus Quoth the Raven" fu quello che oggi verrebbe chiamato un "instant classic": dal 1845, anno della sua pubblicazione, ad oggi, ha continuato a stupire il lettore per la musicalità della prosa, per la disperazione di cui è permeato, per la magica atmosfera di incombente oppressione che il protagonista vive nei confronti del suo fato. Al Teatro Sala Uno il 20 dicembre 2010.
Oggi si svolge il processo per direttissima ai 23 giovani fermati per gli incidenti svoltisi soprattutto a Piazza del Popolo. Durante tutta la giornata del 14 dicembre 2010 ci sono stati 100.000 manifestanti pacifici: studenti, lavoratori, sotto varie sigle, la CGIL, la scuola, l’università, tutti uniti contro un governo che dal 2008 ha prodotto 1 milione di posti di lavoro in meno ed all’oggi ci sono 16,7 milioni di giovani senza lavoro e senza nessuna assistenza sociale in Italia.
Cristiano, 15 anni, studente, è in fin di vita: aggredito a colpi di casco da un delinquente mentre partecipava alla manifestazione del 14 dicembre a Roma. Chi lo ha colpito faceva parte di un gruppo di tre ragazzi stranamente a difesa di un blindato dei carabinieri. Uno di loro, dopo il colpo a Cristiano, si esibisce in un saluto fascista. Nei giorni precedenti, alcune informative delle Digos parlavano di gruppi di infiltrati dell’estrema destra legati alle curve. Da quattro giorni, Cristiano è ricoverato all’ospedale San Giovanni della Capitale con un grave bollettino medico: frattura del setto nasale, della mandibola oltre a un grave trauma cranico con ematoma all’interno del cervello.
InCanto è la trasposizione nel linguaggio della danza di quell’intreccio di sentimenti e passioni che anima «le donne, i cavallier, l’arme e gli amori». L’Orlando furioso per Bigonzetti è una cava da cui estrarre passioni, immagini, personaggi: «quei sentimenti che arrivano a coincidere con le passioni e quelle passioni che esercitano il loro potere sulla ragione».In collaborazione con Teatro di Roma. Realizzato dalla Fondazione Adriana Panni - Accademia Filarmonica Romana con il sostegno del Comune di Roma, Assessorato alle Politiche culturali e della comunicazione per il «Festival 2010» al Teatro Argentina dal 17 al 19 dicembre 2010.