Teatro Greco di Siracusa. Elena alla sbarra

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Roberto Begnini

Elena: artefice o vittima della guerra di Troia? La regina di Sparta, Elena, è stata l’imputata di Agon, il processo simulato venerdì 21 giugno, alle 21, al Teatro Greco di Siracusa. L’evento si è sempre tenuto al Teatro Greco di Siracusa dal 2019 e a organizzarlo sono la Fondazione Inda, The Siracusa International Institute for Criminale Justice and Human Rights, l’Associazione Amici dell’Inda e l’Ordine degli Avvocati di Siracusa.

Madama Butterfly al Teatro Verdi di Trieste

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Roberto Begnini

La più popolare opera di Giacomo Puccini, Madama Butterfly, torna con un nuovo allestimento al Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste. La storia di amore incondizionato della giovane geisha, Cio-Cio San, verso un tenente della marina degli Stati Uniti, Benjamin Franklin Pinkerton, che la ripudia e la umilia senza pietà, è l’epicentro del dramma pucciniano. E, davanti ad una scelta commerciale del Teatro, dobbiamo ammettere che se un’opera funziona bene e una produzione ha successo, non deve cessare di essere messa in programma... E Madama Butterfly è chiaramente una di quelle opere.

Teatro Colón di Buenos Aires. Verdi in chiave argentina

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Roberto Begnini

In generale, la presentazione dell'opera Rigoletto di Giuseppe Verdi, tenutasi a marzo del 2019 presso il prestigiosissimo Teatro Colón di Buenos Aires, è sembrata buona. A livello interpretativo si può affermare quasi eccellente, ma forse non pari alla mise-en-scène. Eccezionale l’esibizione del tenore bielorusso Pavel Valuzhin, molto attivo in Germania e che quest’anno si è unito all’ensemble dell’Opera di Stuttgart: indubbiamente si è superato come Duca di Mantova, principalmente nell'aria maestra per cui è più nota l'opera: "La donna è mobile", pezzo ricordato soprattutto per la magistrale interpretazione dell'irraggiungibile Luciano Pavarotti. Ma Valuzhin si è difeso in modo impressionante, considerando la sua consistenza rispetto a quella del noto tenore italiano.

Opera di Roma. Emma Dante, il demoniaco e la breakdance

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Livia Bidoli

L’angelo di fuoco (Ognennyj angel), è un'opera in cinque atti e sette quadri con musica e libretto di Sergej Prokof’ev dall’omonimo romanzo di Valerij Brjusov: dal 23 maggio al 1° giugno sarà all’Opera di Roma in un nuovo allestimento con la regia di Emma Dante e sul podio Alejo Pérez. La “prima” di giovedì 23 maggio, ore 20.00, sarà trasmessa in diretta da Rai Radio3 e in differita da Rai5 in data da definire. Direttore e regista si incontrano nuovamente su questo palcoscenico per un nuovo allestimento, come era già successo nel 2016 per La Cenerentola di Rossini (che sarà di nuovo in scena dall’8 al 13 giugno, questa volta con la direzione di Stefano Montanari).

Opera di Roma. Lo Specchio oscuro di Blanche Neige

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Livia Bidoli

All'Opera di Roma un balletto d'avanguardia, la Blanche Neige del coreografo franco-albanese Angelin Preljocaj: per la prima volta è in scena al Teatro Costanzi da venerdì 3 a giovedì 9 maggio 2019, e nell’anteprima giovani di giovedì 2 maggio, con le étoiles, i primi  ballerini, i solisti e il Corpo di ballo del Teatro dell’Opera di Roma diretto da Eleonora Abbagnato. Nelle tre parti principali di Biancaneve, del Principe e della Strega-matrigna (la Regina) vi sono Rebecca Bianchi, Claudio Cocino e Virginia Giovanetti per il primo cast e Giorgia Calenda, Giacomo Castellana e Annalisa Cianci per il secondo: entrambi eccellenti.

Staatsoper Hannover. I Borgia nell'era berlusconiana

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Livia Bidoli

La Staatsoper di Hannover rinnova il successo cominciato nel 2013 riproponendo uno spettacolo dal retrogusto amarognolo per la storia del papato e dell'Italia tutta, nonostante sia in salsa popolare. Il balletto Inferno a firma Jörg Mannes dimostra un successo inarrestabile nel tempo con dei ballerini preparatissimi ed una coreografia vivace e vincente. Il balletto titola Inferno e coniuga la storia dei Borgia, il papato di Rodrigo in particolare, con il periodo di Berlusconi al potere: un bunga bunga di stato con affinità col Vaticano di piu' di mezzo secolo fa.

Opera di Roma. La vedova allegra tra lustrini e banche venete

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Livia Bidoli

Al Teatro dell'Opera di Roma una Vedova allegra per la prima volta in tedesco: La vedova allegra ovvero Die lustige Wittwe di Franz Lehàr è stata presentata dal 14 al 20 aprile in stile “anni Cinquanta” firmata dal regista veneto Damiano Michieletto e sul podio il tedesco Constantin Trinks al debutto sul podio romano. La “prima” dell'operetta domenica 14 aprile è stata trasmessa in diretta da Rai Radio3.

Opéra de Lyon. Didon et Énée, remembered

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Daniela Puggioni

Il secondo titolo del Festival Vies et Destins è stato Didon et Énée, remembered, l'argomento tratto dal IV libro dell’Eneide di Virgilio, aderisce al tema del Festival, la vicenda tragica delle vite dei due personaggi, infatti, è esemplare perché è dominata da Ἀνάγκη (la necessità), il Fato. Rembered evoca, forse, l'aria conclusiva di Didone in cui ricorre pateticamente l'invocazione  ”Remember me”.

Teatro Eliseo. La necessità del parricidio

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Livia Bidoli

Dalla sera del 5 febbraio scorso fino al 17 febbraio I fratelli Karamazov sono stati in scena al Teatro Eliseo di Roma nella corroborata versione di Glauco Mauri e Roberto Sturno con la regia di Matteo Tarasco. La sera della prima è stata interrotta da un malore di Mauri che il pubblico ha "abbracciato" calorosamente con due lunghi applausi affettuosi, dimostrando di essere affezionato ad una compagnia formata da due capisaldi del teatro nostrano con una lunga tradizione alle spalle, per preparazione e per quell'approfondimento introiettivo rivelato dai loro spettacoli.

Opera di Firenze. Il misterioso cobalto dell'Olandese wagneriano

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Livia Bidoli

All'Opera di Firenze accanto alla Leopolda, una nuova stagione è appena cominciata il 10 gennaio 2019 e si è inaugurata con Richard Wagner e Der fliegende Holländer, L'Olandese volante o il Vascello fantasma, opera scritta intorno ai 27 anni d'età ma già clamorosamente nuova per la struttura e la resa musicali. A dirigere è stato il Maestro Fabio Luisi per quattro sere fino al 17 gennaio, attuale direttore del Maggio, è stato sette anni al Metropolitan di New York; la regia è curata da Paul Curran per un nuovo allestimento con le scene di Saverio Santoliquido.