39°Cantiere Internazionale d'Arte di Montepulciano. Si avvera il sogno di Henze

Articolo di: 
Daniela Puggioni
Orfeo e Euridice. Sikle Marchfeld. PTOHOCLUB POLIZIANO

Il 39°Cantiere Internazionale d'Arte di Montepulciano è stato inaugurato il 18 luglio dall'Orfeo ed Euridice di Christoph Willibald Gluck (1714-1787), di cui ricorre il trecentesimo anniversario della nascita. Roland Böer ha diretto nell'esecuzione dell'opera, l'Orchestra Poliziana e la Corale Poliziana, formate da esecutori locali: allievi e professori e dell'Istituto di Musica “Henze”e dilettanti, solo i solisti erano “esterni”.

Il sogno di Henze si è così avverato: produrre gli spettacoli con l'apporto delle forze locali in collaborazione con professionisti esterni, in un dialogo che arricchisca entrambi. Ricordiamo che tutti i professionisti, fin dalla fondazione del Cantiere non sono pagati, ma solo ospitati, non si tratta di sfruttamento, in un'epoca  in cui questo, disgraziatamente, accade sovente, ma della filosofia del fondatore, concepita in un'epoca profondamente diversa.  Su questa base è stato edificato il percorso di questo esempio unico nel panorama musicale, che è prossimo a raggiungere i quarantenni .

L'idea di Henze nasce da una visione dell'arte come bene comune da condividere tra tutti, unico metodo affinché sia vitale e di impulso per la creazione artistica. Una concezione totalmente opposta a quella dell'arte elitaria, ristretta a un gruppo scelto di eletti o, peggio, quella museale che allontana la maggior parte delle persone, che la percepiscono come estranea alla loro sensibilità. Per arrivare a concretizzare, nel lavoro di decenni, questo sogno è stata necessaria l'intelligenza politica e la sensibilità degli amministratori di Montepulciano e l'apertura della popolazione per accoglierlo.

Roland Böer, direttore musicale del  Cantiere, è stato l'anima del progetto le cui prove sono iniziate a gennaio, seguite assiduamente dal maestro, che è venuto  più volte nel corso dei mesi trascorsi per dirigerle. Entusiasta del lavoro e ancora di più dei risultati ottenuti, ha affermato: "Finalmente abbiamo coronato il sogno di Henze che che voleva la realizzazione di un'opera lirica con le forze locali." 

La casualità delle ricorrenze ha fatto sì che il testo musicale prescelto, su cui si sono cimentati con successo, fosse l'Orfeo ed Euridice di Gluck: il mito del cantore ineguagliabile e l'arte come unica via per superare la morte. La versione di Gluck, riportò nel melodramma l'attenzione al testo, al suo rapporto con la musica e alla coerenza della drammaturgia, eliminando tutte le distorsioni imposte dai capricci delle star dell'epoca: i castrati e le prime donne.

Il prologo significativo è stato affidato a ai giovanissimi dell'Orchestra junior dell''Istituto di Musica “Henze”, che utilzzando gli strumenti del metodo didattico Orff hanno eseguito una suite tratta proprio da Orfeo ed Euridice, che hanno battezzato Orf(f)eo. La direzione di Orfeo ed Euridice di Gluck di Roland Böer è stata avvincente, il suo entusiasmo e la vitalità gioiosa nel fare musica hanno contagiato l'orchestra e il coro, ben preparato da Judy Deodato.

Il maestro ha sottolineato come ogni membro dell'orchestra non solo sia riuscito superare le innumerevoli difficoltà del testo e a suonare correttamente, ma anche a partecipare all'azione drammatica nell'interpretazione musicale particolarmente ardua nei recitativi che sono tutti accompagnati, l'altra fondamentale innovazione del compositore.

La regia è stata affidata a Stefano Simone Pintor, giovane ma con un sostanzioso curriculum alle sue spalle, compresa la significativa esperienza con l'As.Li.Co, che offre con i suoi spettacoli un'innovativa proposta didattica per coinvolgere i giovanissimi e i giovani alla comprensione e all'ascolto dell'opera. La lettura del mito proposta dal regista pone l'accento sulla tradizione orale da cui è nato, per affermare una legittimazione del ruolo dell'aedo nella cultura dell'epoca.

Dalla versione  modernizzata di Gluck, in un'epoca in cui tradizione della scrittura era ormai consolidata da secoli, ne ha tratto l'idea che il finale cambiato nel  libretto di Ranieri de' Calzabigi e in Gluck, in cui Euridice muore una seconda volta, ma Amore, la farà rivivere nuovamente, sia dovuto a questo fondamentale cambiamento e alla sensibilità dell'epoca. Volendolo interpretare secondo quella attuale, Orfeo si è trasformato in una star del rock idolatrata dai fans, facilmente assimilabili alle Baccanti: l'uccisione di John Lennon ne è un esempio tragico e significativo.

Orfeo, come molte star del rock, conduce "una vita spericolata" il video, ben riuscito, proiettato durante l'esecuzione della sinfonia introduttiva lo rappresenta in modo eloquente. In un incidente automobilistico, causato dalla sua guida a folle velocità, Euridice muore e l'opera è un flashback in cui Orfeo rivive l'amore per la donna, una sospensione per ritornare poi alla situazione iniziale. Nella scena
finale il canto del coro accompagna Orfeo, che imbracciata la chitarra, con la sua musica rende eterno il suo amore.

L'idea originale è stata condotta con coerenza e ha convinto, il lavoro del regista con i cantanti è stato accurato e ha concorso al successo dello spettacolo. La scena, ideata da Gregorio Zurla, è di grande effetto visivo ed è dominata dall'automobile sportiva rovesciata e il tronco abbattuto,  bene le luci di Gianni Trabalzini, appropriati i costumi di Noémie Grottini, tutti fattori che hanno contribuito alla riuscita dello spettacolo.

Il ruolo di Orfeo è stato sostenuto da Sikle Marchfeld, scenicamente appropriata per la sua altezza e il suo muoversi mascolino, mentre ci ha destato non poche perplessità la parte vocale, il registro ci è parso più vicino a quello del controtenore che a quello del contralto.

La giovane Roma Loukes, in possesso di una voce calda e morbida e di una tecnica adeguata, che fa ben sperare per la sua carriera, è stata una convincente e appassionata Euridice, una conferma Georgina Louise Stalbow, vocalmente sicura e convincente nel ruolo di Amore. Quando gli interpreti si sono presentati alla ribalta sono stati accolti dalla entusiasta e meritata ovazione del pubblico presente.

Pubblicato in: 
GN35 Anno VI Numero doppio 17 - 24 luglio 2014
Scheda
Titolo completo: 

39° CANTIERE INTERNAZIONALE D’ARTE DI MONTEPULCIANO
18 luglio – 2 agosto 2014
Montepulciano (Siena)

Orfeo ed Euridice
di C. W. Gluck (1714-1787
azione teatrale per musica in tre atti
su libretto di Ranieri de' Calzabigi

Roland Böer, direttore
Gabriele Centorbi assistente e direttore (20 luglio)

Sikle Marchfeld, Orfeo
Roma Loukes, Euridice
Georgina Louise Stalbow, Amore

Orchestra Poliziana
Corale Poliziana
Judi Deodato, direttore del coro

Stefano Simone Pintor, regia
Gregorio Zurla, scene
Noémie Grottini, costumi
Gianni Trabalzini, luci
Virginio Levrio, Gregorio Zurla, Stefano Simone Pintor, interventi video
Maria Stella Poggioni e Stefano Simone Pintor, coreografie
in collaborazione con École de ballet
Mauro Montanari, progetto grafico
Lisa Frigo, maestro sostituto
Gabriele Centorbi, assistente
Emilio Zanetti, assistente alla regia
Elena Colombo, assistente alle scene
Stefania Coretti, assistente ai costumi

 Produzione Cantiere Internazionale d'Arte di Montepulciano