52° Ciclo del Teatro Greco di Siracusa. La tragedia greca riletta al contemporaneo

Articolo di: 
Roberto Begnini
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Si è da poco concluso il ciclo delle Rappresentazioni Classiche più famoso e importante al mondo e anche quest’anno, il 2016, il bilancio è più che positivo. L’Inda, nonostante le traversìe del suo Consiglio d'amministrazione e i tempi non proprio floridi per la cultura, si conferma una realtà solida e vincente, il fiore all’occhiello della Regione Siciliana e del nostro Bel Paese. Quest’anno sul palcoscenico del Teatro Greco di Siracusa tre tragedie in programma e tre altrettanti registi impegnati in questa sfida.è

Seppur ben riusciti i tre spettacoli si differenziano e non ci si può esimere dal giudizio e confronto, sicché, se tanto “leggero” appare il dramma della generosa Alcesti, immolatasi per l’immortalità del marito, sensazione che nasce non solo dalla debole recitazione della protagonista, ma anche dall’inutilmente eccentrica struttura scenografica, che troppo distrae l’attenzione e di dubbia estetica; altrettanto non si può dire della Elettra del maestro Gabriele Lavia, dove la giovane eroina, ben interpretata da Federica Di Martino, riesce a commuovere i nostri cuori e a farci comprendere le sue pene nate dalla cupidigia della madre, una Maddalena Crippa forse troppo sopra le righe tanto da sfiorare a volte il disneyano più che l’autorevole.

Lavia lascia qui la sua firma che difficilmente delude e ben si conforma a questa tragedia, maneggiando con abile destrezza le intromissioni dei cori i quali compiono perfettamente il loro ruolo.

Fedra, un lavoro che ha coinvolto, grazie alla regia del napoletano Carlo Cerciello (vincitore nel 2015 del premio dell'Associazione nazionale dei critici di teatro), artisti partenopei del calibro dell’attrice Imma Villa, splendida nel suo ruolo, e del compositore Paolo Coletta, che negli ultimi anni riesce brillantemente ad affrontare le più varie e difficili sfide, ormai sempre di più in campo internazionale. Fedra andrà in scena il 31 luglio a Segesta e il 3 e 4 settembre a Taormina, per la tournée prevista dal Festival dei Teatri di pietra.

Le tragedie I sette contro Tebe di Eschilo, Le Fenicie di Euripide, e la commedia Le Rane di Aristofane sono le tre opere inserite nel programma del prossimo, cinquantatreesimo ciclo di spettacoli classici al Teatro Greco di Siracusa.

Ad annunciare i titoli della stagione 2017, scelti dall'Inda insieme alla commissione di esperti formata da Massimo Bray, Roberto Andò e Luciano Canfora, è stato il commissario straordinario Pier Francesco Pinelli assieme alle maestranze dell’Inda, pochi minuti prima del debutto di Fedra di Seneca, l’opera latina affidata alla regia di Carlo Cerciello.

«Saranno Le Rane, a distanza di 15 anni dall’allestimento del 2002 affidato a Luca Ronconi – ha dichiarato il commissario Pier Francesco Pinelli il fulcro del ciclo di spettacoli del prossimo anno. Nel celebre confronto tra Eschilo ed Euripide, Aristofane sottopone a una incisiva disamina critico-letteraria gli esiti morali e ideologici della poetica tragica nelle sue espressioni più divaricate ed estreme. Il confronto tra i due grandi tragici sarà proposto con la rappresentazione di due drammi nei quali i due tragediografi protagonisti delle Rane si confrontano sulla stessa saga mitica del ciclo tebano». L’opera di Aristofane sarà messa in scena al Teatro Greco per la terza volta dopo le rappresentazioni del 1976 e del 2002.

Pubblicato in: 
GN35 Anno VIII 21 luglio 2016
Scheda
Titolo completo: 

Istituto Nazionale per il Dramma Antico

52° Ciclo di Rappresentazioni Classiche
Teatro Greco di Siracusa

Elettra di Sofocle, Alcesti di Euripide
(dal 13 maggio al 19 giugno 2016)

Fedra di Seneca
(dal 23 al 26 giugno 2016)

3 e 4 settembre a Taormina per il Festival dei Teatri di pietra