Accademia Filarmonica Romana. Tra Erbario e Kreutzer in Primavera

Articolo di: 
Livia Bidoli
Sonig Thackerian e Roberto Prosseda

Lo scorso 19 gennaio, per il ciclo dedicato alle Sonate di Beethoven dall'Accademia Filarmonica Romana al Teatro Argentina, la violinista  Sonig Tchakerian – che suona un pregiato  Gennaro Gagliano, costruito a Napoli nel 1760 – insieme a Roberto Prosseda al piano, hanno scelto la luminosa Sonata in fa maggiore op. 24 “La primavera” e la virtuosisticamente inquieta Sonata “a Kreutzer” in la maggiore op.47, entrambe di Beethoven. Tra le due la nuova commissione in prima assoluta della Filarmonica, l'Erbario spontaneo veneziano di Claudio Ambrosini. Il concerto è stato registrato da Rai-Radio3.

La Sonata in fa maggiore op.24 intitolata “La primavera” da autore sconosciuto per il suo avvio terso e lirico nell'Allegro iniziale, è inoltre la prima ad esser composta in quattro movimenti (Allegro, Adagio molto espressivo, Scherzo: Allegro molto, Rondo: Allegro ma non troppo), con l'aggiunta dello Scherzo come terzo tempo. Pubblicata a Vienna nel 1801 insieme alla Sonata in la minore op.23, fu dedicata allo stesso mecenate viennese, il Conte Moritz von Fries. Entrambe  le  sonate sono state scritte originariamente sotto il titolo di op. 23, numero 1 e 2, rispettivamente, ma il tipografo si confuse e la Sonata La primavera divenne l'op. 24.

Sia Sonig Tchakerian – che ricordiamo ha suonato il Guarnieri del Gesù detto "Il Cannone", il violino di Paganini e l'Amati di Giuseppe Tartini – ha splendidamente rievocato le eleganti melodie insieme ai momenti anche ironici, in afflato col piano di Roberto Prosseda. L'indimenticabile melodia che suona il violino in fa maggiore è seguita da un secondo tema ritmico ed energico, il movimento si sviluppa poi attorno a due temi contrastanti. Il lento movimento in si bemolle maggiore presenta il tema con il piano ed il violino che si alternano fluendo in sottili variazioni. Il terzo movimento è uno Scherzo, in cui violino e piano si danno il cambio l'un l'altro. Il Rondò finale, spontaneamente lieve, distingue un tema lirico seguito da tre episodi: il ritmo, ricco di slanci, sottolinea la particolare inventiva creativa del compositore che lascia trasparire attraverso “giochi” giubilanti e freschi

La prima assoluta della nuova commissione della Filarmonica Romana ha presentato l'Erbario Spontaneo Veneziano per violino e pianoforte (2011) di Claudio Ambrosini (1948): una raccolta atonale ispirata da undici piantine incontrate dal flâneur e compositore per le calli di Venezia. Un Erbario che ha riservato sorprese sia per gli interpreti – ardua la riproduzione con preparazione del piano – sia per il pubblico, che in in moduli spezzati doveva ricercare di identificare ogni piantina, composta di lievi passaggi di breve durata (un totale di 16 minuti).

Tolstoj parlava della musica nel racconto Sonata a Kreutzer (in russo Крейцерова соната) del 1889 asserendo che “la musica è immorale perché ispira le passioni”: ecco, la genesi del nome della Sonata in la maggiore per Violino e pianoforte op. 47 di Ludwig Van Beethoven sembra averne una simile, visto che Beethoven la dedicò ad un violinista che mai la suonò, Rodolphe Kreutzer, perché un altro violinista, Bridgetower, al quale era stata dedicata poco prima, offese una donna cui Beethoven era molto affezionato. Prosseda e Tchackerian hanno connotato la Sonata in la maggiore op. 47 di Beethoven di un equilibrio negli eccessi da cui è caratterizzata, essendo un brano estremamente virtuosistico sia per il piano sia per il violino.

Il bis del Capriccio di Paganini per Sonig Tchakerian è accompagnato al piano da Prosseda che  suona la Ciaccona dalla Partita n. 2 per violino solo di Bach per cui Schumann scrisse l’accompagnamento pianistico.

Pubblicato in: 
GN11 Anno IV 23 gennaio 2012
Scheda
Titolo completo: 

Accademia Filarmonica Romana

Teatro Argentina
giovedì 19 gennaio 2012, ore 21.15

Sonata a Kreutzer

Sonig Tchakerian violino
Roberto Prosseda pianoforte

Ludwig van Beethoven
Sonata per violino e pianoforte in fa maggiore op. 24 «La primavera» 

Claudio Ambrosini
Erbario spontaneo veneziano
per violino e pianoforte
prima esecuzione assoluta - commissione dell’Accademia Filarmonica Romana

Ludwig van Beethoven
Sonata per violino e pianoforte in la maggiore op. 47 «a Kreutzer»