Brilliant presenta Bassoon Trios. Il fascino dell'eleganza melodica

Articolo di: 
Livia Bidoli
Bassoon Trios

Si potrebbe iniziare dalla copertina, ad ammirare questo CD edito da Brilliant: la graziosa Giovane fanciulla dipinta da Friedrich von Amerling nel 1834, delinea infatti con melodiosi tratti ciò che ascolteremo quasi in stato ipnagogico, grazie all'unione nel numero perfetto di Massimo Data al  fagotto; Mario Carbotta al flauto e Piero Barbareschi al piano, i Bassoon Trios di Devienne, Donizetti, Beethoven e Morlacchi-Torriani spiccano per la loro eleganza melodica in questa incisione.

Il Mozart francese, così fu soprannominato François Devienne (1759-1803), è il primo che colpisce l'orecchio dell'ascoltatore con inusitata melodiosità attraverso le note della sua Sonata con flauto e fagotto obbligato: esaltata dal pastellato suono veicolato dalla tastiera di Piero Barbareschi, come se si librasse in volo, è di una soavità dello stesso tenore di una grande e serena levità.
Il piano, protagonista assoluto, è come “levigato” e nei passaggi tra il fagotto di Massimo Data ed il flauto di Mario Carbotta, si è come allietati vieppiù la melodia risulta armoniosa: è evidente che la scrittura di Devienne per flauto e fagotto sia ben conosciuta, essendo stato egli stesso flasutista e fagottista, ed avendo composto otto libri di sonate per i due strumenti a fiato, molte delle quali riportate alla vita dalla maestria di Jean-Pierre Rampal.

Il seguente Trio in fa maggiore di Gaetano Donizetti (1797-1848), lui, allievo di Simon Mayr a Bergamo – autore che affronteremo in un altro cd a quest'ultimo dedicato – testimonia come l'autore fosse esperto non solo nella composizione operistica, e nei più celebri quartetti, ma infonda nel Larghetto e nell'Allegro, unici due movimenti, quella cantabilità che tanto si stima nella giocosità del dialogo tra fagotto e flauto.

Ludwig van Beethoven (1770-1827), nel suo Trio per pianoforte, flauto e fagotto WoO37 (Werke ohne Opuszahl, ossia senza numero), introduce all'adolescente prodigio, essendo stato composto tra  1786 e 1790 che ha come destinatario la famiglia Graf von Westerholt-Gysemberg e che, a differenza del trio classico, diciamo alla Haydn, conferisce uguale protagonismo a tutti e tre gli strumenti coinvolti, per una massima cantabilità unita ad un sommo virtuosismo del pianoforte. I tre movimenti, Allegro, Adagio e Andante con variazioni presentano un'eleganza nelle proporzioni timbriche e ritmiche che accalora l'uditore, special modo nell'Andante, così sublime che ci sembra un randonné tra i boschi fioriti e dipinti da Monet a Giverny.

Il Duetto concertato per flauto, fagotto e pianoforte sopra motivi del M° Verdi a firma Pietro Morlacchi e Antonio Torriani, chiaro omaggio e sfruttamento virtuosistico di brani celebri del Maestro della lirica italiana dell'Ottocento, con effetti timbrici, fluttuazioni ritmiche dense di fascino, quasi che sembra di ascoltare un'intera orchestra d'archi su motivi così consoni alle arie che hanno di fatto impresso nella memoria degli italiani il Maestro di Busseto.

Il Trio appena presentato, il cui afflato indiscutibile risuona caldo in ogni nota in cui tutto è misurato, e svelato da ogni brano, merita una lode per la scelta di continuità in cui ogni movimento si lega all'altro come in una serata agreste di primavera, in cui gli aranciati delle prime ore del tramonto si legano ai viola delle ultime, in un tripudio di cantabilità.

Pubblicato in: 
GN23 Anno VIII 21 aprile 2016
Scheda
Titolo completo: 

Brilliant
Bassoon Trios

François Devienne  Sonata con flauto e fagotto obbligato
Gaetano Donizetti  Trio in fa maggiore
Ludwig van Beethoven  Trio per pianoforte, flauto e fagotto WoO37
Morlacchi-Torriani Duetto concertato per flauto, fagotto e pianoforte sopra motivi del M° Verdi

Massimo Data fagotto
Mario Carbotta flauto
Piero Barbareschi pianoforte

Format     1 CD
Cat. number     95251
EAN code     5028421952512
Release     Marzo 2016