Montepulciano 42°. Variazioni in concerto a San Biagio

Articolo di: 
Daniela Puggioni
Detlev Glanert e Andrea Giorgi foto Irene Trancossi

Il secondo concerto della RNMC Symphony Orchestra al 42° Cantiere Internazionale d’Arte si è svolto il 26 luglio scorso nel Tempio di San Biagio, magnifica gemma rinascimentale di Montepulciano, sotto la direzione di Daniele Giorgi, noto violinista, direttore d’orchestra e compositore.

Il Concerto n. 1 in do maggiore per violoncello ed orchestra di Franz Joseph Haydn, unico brano non diretto da Giorgi, ma dal trascinante e provetto violoncellista, Justus Grimm, ha aperto il concerto. Haydn disse del suo lavoro  presso i principi Esterhazy:” II principe era pienamente soddisfatto del mio lavoro, ero apprezzato, avevo a disposizione un'orchestra per fare esperimenti ed osservare cosa rafforzava e cosa indeboliva un effetto e quindi potevo perfezionare, cambiare, eliminare e provare soluzioni nuove; ero isolato dal mondo, non c'era nessuno intorno a me che potesse sviare o turbare il mio lavoro e così fui costretto a diventare originale.” Il musicista scrisse circa venti concerti per strumento solista, del Concerto n. 1 in do maggiore per violoncello ed orchestra si erano si erano perse le tracce fino al 1961, quando il musicologo ceco Oldrich Pulkert ne scoprì una copia manoscritta settecentesca al Museo Nazionale di Praga, che era appartenuta Joseph Weigl, violoncellista dell'orchestra degli Esterhazy dal 1761 al 1769, l’ipotesi più probabile è che Haydn l’avesse composto proprio per Weigl.

Il concerto si presenta come un dialogo equilibrato tra orchestra e solista a cui sono affidati passaggi di scintillante virtuosismo. Il Moderato con cui si apre il concerto è una forma ibrida tra concerto barocco, un ritornello orchestrale intervalla i diversi episodi solistici, e la forma classica, il ritornello ad ogni ritorno è un po’ elaborato. Il ritornello dell’orchestra ha un ritmo quasi martellante mentre il violoncello è melodico, ma nel ”a solo”s’impone con brillante virtuosismo. Nell'Adagio, in forma di romanza, il solista è accompagnato dai soli archi mentre gli oboi e i corni tacciono, infine lo scintillante Allegro molto ricorda il movimento iniziale, il tema però viene sviluppato e poi ripreso in una forma più simile a quella della forma sonata classica, che il musicista stava elaborando. Justus Grimm possiede la capacità di far cantare il violoncello come pochi altri, la sua interpretazione ha entusiasmato il pubblico presente che lo ha lungamente acclamato.

La Sinfonia Concertante per violino e viola in mi bemolle maggiore K. 364/320d è del 1779 fu composta pochi mesi dopo il grande viaggio a Parigi e Mannheim, la cui influenza è evidente nell’articolata scrittura orchestrale della sinfonia. ll rapporto fra i due solisti è serrato e insieme di grande cantabilità, per la viola Mozart ha prescritto che lo strumento sia accordato un semitono più alto affinché il suono sia più penetrante . Nell'Allegro maestoso, che apre la sinfonia, l’orchestra afferma la sua corposa presenza, ma subito due solisti si impongono all'attenzione alternandosi nell’intonare melodie cantabili, che assumono un colore differente suonate dai due diversi strumenti. Il serrato dialogo solistico dell'Andante ne mette in rilievo il carattere patetico, conclude uno scintillante Rondò che fa brillare la bravura e l’armonioso affiatamento dei solisti, Jörg Winkler alla viola e Andrea Giorgi nella duplice veste di solista e direttore, entrambi applauditi calorosamente dal folto pubblico presente.

Le Variazioni su un tema di Haydn op. 56a, composte nell'estate 1873, sono il prologo alla produzione sinfonica di Johannes Brahms, la propensione verso questo genere era stata precocemente intuita da Robert Schumann, che, nel 1853, aveva scritto, nel celebre articolo "Neue Wege" ("Nuove strade"), del giovane pianista:” un modo di suonare quanto mai geniale, che fa del pianoforte un'orchestra dalle voci ora lamentose ora esultanti di gioia. Erano Sonate o piuttosto delle Sinfonie velate...”. Nelle Variazioni su un tema di Haydn appaiono due elementi fondamentali nelle composizioni Brahms:  la tecnica della variazione, la "variazione-sviluppo" - cioè la continua trasformazione di incisi tematici - è peculiare del linguaggio del compositore, sia nelle composizioni cameristiche che orchestrali. L’altro elemento è lo studio della musica del passato, non solo classica e barocca ma anche la polifonia rinascimentale di Palestrina, Orlando di Lasso, Heinrich Schütz, non per ripeterne le forme ma ricrearle, trasformarle in un altro contesto in un altro modo.

Lo spunto delle “Variazioni” venne dal secondo tema del Divertimento in si bemolle maggiore, tratto da un manoscritto, datato 1784, di sei Feldparthien per complesso di fiati, destinate probabilmente alla banda militare degli Esterhàzy e per questo attribuito ad Haydn, mentre ora si propende ad attribuirlo a Ignace Pleyel, che di Haydn fu allievo. Il tema era una la citazione da un antico canto processionale processionale austriaco, il "Chorale in honorem St. Antonii", forse fu il carattere "antico" e popolare di questo tema ad affascinare il compositore, che si ci cimentò in un tipo di composizione ormai desueta, l'ultimo autore era stato Antonio Salieri nel 1806. Il metodo seguito è descritto dallo stesso Brahms:” è indispensabile scegliere un tema il cui basso abbia un solido peso: per me il basso è più importante della stessa melodia. È infatti la sua vera guida, e anche il controllo della fantasia.” Sul basso Brahms costruirà otto variazioni diverse tra loro, echi barocchi sono percepibili nella strumentazione e nella polifonia che pervade la composizione, come è evidente nella quarta variazione. La conclusione è nella forma barocca della passacaglia, basata su un breve basso che si ripete sempre uguale, e sul quale vengono costruite le variazioni.

Questo era il brano finale, ma è stato preceduto Weites Land- Musik mit Brahms (Terra sconfinata - Musica con Brahms)  per orchestra (2013) di Detlev Glanert, abbiamo deciso di posporne la trattazione perché questa composizione è una dichiarazione appassionata di amore per Brahms e per la “terra sconfinata” della grande tradizione musicale tedesca. Come Brahms, Glanert è nato ad Amburgo, la grande città stato della lega anseatica all’estuario dell’Elba, e sente questo legame  profondamente, nella composizione scorre come una corrente sotterranea che innerva la partitura. Lo stesso Glanert ci ha detto che tutto parte delle prime otto note della Sinfonia n°4 di Brahms, che si trasformano e si intrecciano. Le diverse sezioni dell’orchestra dialogano, si contrappongono, dalla tensione delle dissonanze emerge potente, travolgente l’anima romantica nella struggente melodia Emergono echi del primo Strauss la Salome, soprattutto, Glanert come Anteo, trae forza ispiratrice dalla musica della sua "terra", questo brano è coinvolgente e di grande seduzione, al termine dell’esecuzione l’ovazione da parte del pubblico presente, con ripetute chiamate in scena, ne è la prova più convincente. Andrea Giorgi ha diretto e autorevolmente guidato i ragazzi della RNMC Symphony Orchestra, che hanno fornito una buona prova di sé, applausi finali per tutti gli esecutori.

Pubblicato in: 
GN40 Anno IX 4 agosto 2017
Scheda
Titolo completo: 

42° CANTIERE INTERNAZIONALE D'ARTE
Contemplazione ed Estasi
Direttore artistico e musicale Roland Böer | Coordinatore artistico Giovanni Oliva
dal 14 al 30 luglio 2017

Tempio di San Biagio
26 luglio 2017 ore 21,30

RNMC SYMPHONY ORCHESTRA     
Daniele Giorgi direttore e violinista
Jörg Winkler viola
Justus Grimm violoncello

Franz Joseph Haydn Concerto n. 1 in do maggiore per violoncello ed orchestra, Hob:VIIb:1
Moderato
Adagio
Allegro molto

Wolfgang Amadeus Mozart, Sinfonia concertante [n. 52] in mi bemolle maggiore
per violino e viola, K1 364 (K6 320d)

Allegro maestoso
Andante
Presto

Detlev Glanert, Weites Land- Musik mit Brahms per orchestra (2013)
Terra sconfinata - Musica con Brahms

Johannes Brahms Variazioni in si bemolle maggiore per orchestra, op. 56a su un tema dal Chorale S. Antonii della Feldparthie n. 6,
Tema. Andante
Variazione I. Poco piu animato
Variazione II. Piu vivace
Variazione III. Con moto
Variazione IV. Andante con moto
Variazione V. Poco presto
Variazione VI. Vivace
Variazione VII. Grazioso
Variazione VIII. Presto non troppo
Finale. Andante