Tactus. Duo Francini - Deljavan: il fascino di Martucci

Articolo di: 
Piero Barbareschi
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L'opera omnia per violoncello e pianoforte di Giuseppe Martucci. Un doveroso omaggio ad un grande compositore nel CD Tactus nell'interpretazione di Jacopo Francini al violoncello e Alessandro Deljavan al pianoforte.  Doveroso omaggio, si diceva. In effetti nel panorama musicale tardo romantico il contributo dato da autori italiani al repertorio cameristico non si può definire proporzionato a quanto realizzato, soprattutto per quantità, nel resto dell'Europa, vivendo l'Italia una sorta di prigionia estetica nel repertorio operistico che di fatto ha messo in disparte altre forme di espressione musicale.

Ascoltando CD come questo, grazie anche all'ottima interpretazione di Francini e Deljavan, si possono scoprire autori conosciuti agli addetti ai lavori, anche se non frequentemente presenti nei programmi concertistici, ma spesso nuovi per molti appassionati. Giuseppe Martucci rientra in questo elenco e, come si diceva, l'ascolto di questo CD provoca stupore ed ammirazione per la bellezza e personalità del suo linguaggio musicale.

Fanciullo prodigio, eccellente pianista e concertista lodato anche da Liszt, didatta, divulgatore di composizioni importanti ( diresse e propose primo in Italia il Tristano e Isotta di Wagner a Bologna nel 1888), musicista e uomo di cultura di grande spessore, Martucci appare, ascoltando questo CD magistralmente interpretato, un valido erede della più nobile tradizione europea tardo ottocentesca.

L'ascolto della sonata di fa diesis minore op.52, prima traccia del CD, attira immediatamente l'attenzione per la bellezza, la proporzione, il sapiente dialogo fra i due strumenti i quali, nel solco della più nobile tradizione, sono considerati attori paritetici senza declassare mai la tastiera al ruolo di semplice accompagnamento. Composizione ampia ed articolata nella quale emerge immediatamente la perizia tecnica del Martucci pianista e, in questo caso, la capacità del pianista Alessandro Deljavan di evidenziare la complessa scrittura affrontando senza problemi anche i passi tecnicamente più impegnativi, così come in ugual misura Jacopo Francini offre un'interpretazione appassionata e trascinante.

Oltre alla sonata, due brani scritti in una forma particolarmente cara al romanticismo: la romanza. Nelle due romanze per violoncello op.72, brevi brani scritti nel 1890, la fantasia tematica e la raffinatezza delle idee melodiche di Martucci si svelano all'ascoltatore lasciando quasi una sorta di delusione al loro termine per la malinconica piacevolezza che li pervade.

I Tre Pezzi per violoncello e pianoforte op.69 chiudono questo bel CD che lascia il desiderio di essere subito riascoltato appena terminato. Merito senza dubbio di Martucci, che con registrazioni del genere viene doverosamente valorizzato, ma anche per l'ottima intepretazione di Jacopo Francini e Alessandro Deljavan, che confermano con questa importante registrazione le conosciute ed apprezzate doti artistiche, auspicando sia possibile ascoltarli ancora in altre importanti pagine del repertorio per questo duo.

Pubblicato in: 
GN15 Anno VIII 18 febbraio 2016
Scheda
Titolo completo: 

TACTUS

Giuseppe Martucci (1856/1909)
Opera Omnia per violoncello e pianoforte

Jacopo Francini, violoncello
Alessandro Deljavan, pianoforte

Sonata in fa diesis minore op.52
Allegro giusto
Scherzo
Intermezzo
Finale

Due romanze per violoncello con accompagnamento di pianoforte op.72
Andantino con moto
Moderato

Tre pezzi per violoncello e pianoforte op.69
Moderato
Andante
Allegro

CD Tactus TC851303