Teatro dell'Opera di Roma. Aida tra i lacerti di un sogno

Articolo di: 
Livia Bidoli
Aida Boross - Sartori

L'Aida, al Teatro dell'Opera di Roma fino al 3 maggio, si tinge dei lacerti onirici con la regia e le coreografie di Micha van Hoecke: un connubio di profondo blu avanza sulle onde del Nilo presentandoci le scene di Carlo Savi perfettamente modulate su una regia minimalista e dalla profonda caratura interiore. Il libretto di Ghislanzoni, sulla musica di Giuseppe Verdi diretta da Jader Bignamini, dà voce ad un dramma dalle note indimenticabili con un cast d'eccezione: Csilla Boross nel ruolo della schiava Aida; Fabio Sartori è il condottiero egizio Radamès e Anita Rachvelishvili, Amneris, la figlia del Faraone.

Rappresentata per la prima volta a Il Cairo il 24 dicembre del 1871 nel nuovo Teatro khediviale dell'Opera inaugurato nel 1869 con il Rigoletto, l'Aida venne alla luce su richiesta del Kedivé d'Egitto appunto, e dopo che Verdi fu invitato a scriverne tramite Camille du Locle su un soggetto originale di Auguste Mariette. La prima italiana avvenne alla Scala l'8 febbraio 1872 con Franco Faccio come direttore d'orchestra.

Aida, figlia del re etiope Amonasro, è catturata dagli Egizi che non ne conoscono l'identità ed è schiava di Amneris, figlia del Faraone: entrambe innamorate del guerriero Radamès, vivono dei tormenti d'amore per lui, eroe egizio, che però ricambia solo Aida, che a sua volta è tormentata dal conflitto tra la passione per Radames e l'amore per il padre e la patria. La contrapposizione tra le due donne è subito resa visibile dai costumi di Carlo Savi: Aida in un arancio frammisto a oro; Amneris in un azzurro turchino che ricorda il fiume sacro agli Egizi. La celebre romanza Celeste Aida di Radamès per Aida presenta un Fabio Sartori in forma eccezionale: come del resto Aida che ha la voce calda e commovente di Csilla Boross; anche Anita Rachvelishvili dispiega un'ottima voce ben calibrata, durante tutta l'opera, in special modo dal secondo atto.

Le scene di gruppo sono bellissime e lussureggianti, con le danze delle Sacerdotesse – Marianna Suriano in primis – e la magnetica e di carattere danza della Dea della Vittoria di Alessandra Amato, prima ballerina del Teatro dell'Opera. Alessio Rezza è in guizzante forma nella parte dello schiavo moro nel secondo atto. Le coreografie di Micha Van Hoecke come tutto il movimento scenico è curatissima e di pregnante sostanza espressiva. Il Coro di Gabbiani si comporta in modo come di consueto eccellente e dà verve alle scene di insieme, che vengono ben sottolineate dalla direzione accurata di Jader Bignamini, giusto discepolo scelto da Riccardo Chailly, ed ora direttore internazionale del repertorio verdiano, donizettiano e pucciniano, in particolare, ma non solo.

Una lode particolare, suggerita dagli applausi ben spesi dal pubblico, alla voce chiara di Giovanni Meoni come Amonasro, padre di Aida in Rivedrai le foreste imbalsamate, duetto di Amonasro e Aida. Prima della struggente chiusura, un altro merito alla scena tra Radamès ed Aida, Pur ti riveggo, mia dolce Aida, il duetto prima della scoperta della vera identità di lei. La scena della tomba, dove sarà sepolto vivo Radamès, colpevole di tradimento verso l'Egitto per aver rivelato ad Aida "i segreti dell'armi", viene presentata da una tragica Amneris che si pente di aver consegnato alla crudele giustizia il suo amato. Nella tomba Radamès troverà la coraggiosa Aida che si è rinchiusa senza essere vista per morir con lui: il canto a due di La fatal pietra sovra me si chiuse... O terra, addio suggella una messincena di composita eccellenza in tutte le sue parti, con grande favore del pubblico intero.

Pubblicato in: 
GN24 Anno VII 7 maggio 2015
Scheda
Titolo completo: 

Teatro dell'Opera di Roma
AIDA
Teatro Costanzi
Musica di Giuseppe Verdi
Opera in quattro atti
Libretto di Antonio Ghislanzoni

durata 3 ore e 30 minuti circa
(compresi due intervalli)
 
Direttore
Jader Bignamini
Regia e Coreografia                    
Micha van Hoecke
Maestro del Coro Roberto Gabbiani
Scene e costumi Carlo Savi
Luci Vinicio Cheli
 
ORCHESTRA, CORO E CORPO DI BALLO DEL TEATRO DELL’OPERA
con sovratitoli in italiano e inglese
 
Nuovo allestimento
Prima rappresentazione
giovedì 23 aprile, ore 19.00
Repliche fino a
domenica 3 maggio
 
Interpreti
Il Re Luca Dall'Amico
Amneris
Anita Rachvelishvili /Raffaella Angeletti 24, 28, 30, 3
Aida
Csilla Boross /Oksana Dyka 24 /Hui He 28, 30, 3
Radamès
Fabio Sartori / Yusif Eyvazov 24, 28, 3 /Dario Di Vietri 30
Amonasro
Giovanni Meoni /Kiril Manolov 24, 28, 30, 3
Ramfis Roberto Tagliavini
Un Messaggero Antonello Ceron
Una Sacerdotessa Simge Büyükedes
      
Danzatori
Dea della Vittoria
Alessandra Amato /Annalisa Cianci 24, 29, 2
Schiavo moro Alessio Rezza