La trama del matrimonio di Jeffrey Eugenides. Un plot postmoderno

Articolo di: 
Giuseppe Talarico
Trama

Per uno scrittore contemporaneo, che crede nel potere conoscitivo dell'invenzione letteraria, il confronto con il grande romanzo ottocentesco, specialmente quello che discende dalla  tradizione inglese, è fondamentale. Questa riflessione sorgerà spontanea nell’animo del lettore, non appena avrà concluso la lettura dell’ultimo libro di Jeffrey Eugenides, intitolato La trama del matrimonio, edito dalla Mondadori.

Eugenides, che ha ricevuto il premio Pulitzer in passato, è considerato uno dei maggiori scrittori del nostro tempo. Nella prima parte del romanzo compare una giovane studentessa americana di letteratura inglese, Madeleine Hanna, che ha una spiccata predilezione ed una smaccata preferenza per gli scrittori dell’epoca Vittoriana e il periodo della Reggenza, quali Jane Austen, George Eliot, Henry James.

Questa studentessa comprende che il romanzo inglese, legato alla tradizione ottocentesca del matrimonio, grazie alla genialità di questi autori capaci di scrutare le profondità dell’animo umano  e descrivere le intermittenze del cuore, ha raggiunto il culmine della perfezione letteraria. Nel mondo moderno e nell'epoca della postmodernità, sia perché è mutato il costume, sia perché la donna ha conquistato un grado di autonomia mai avuto nella storia, il romanzo non può più rappresentare i sentimenti secondo la sensibilità e l’atteggiamento letterario che risale all’ottocento.

Per queste ragioni, mentre nella sua università americana agli inizi degli anni Ottanta è prevalente l’attenzione del mondo accademico verso lo strutturalismo e la semiotica ed i libri di Jacques Derrida, Umberto Eco, Roland Barthes, Claude Lévi-Strauss, Madeleine preferisce frequentare i grandi scrittori per coglierne l’essenza poetica e definirne la importanza.

Proprio durante un corso dedicato alla semiotica ed al rapporto tra autore e lettore ed al metodo per interpretare un testo letterario, in maniera da raggiungere un grado  di conoscenza dell’opera letteraria basato sui criteri di precisione concettuale e critica, Madeleine conosce un giovane studente, Leonrad Bankhead, da cui viene colpita grazie alla sua personalità affascinante e stravagante. Leonard è un giovane che si occupa di scienza e di biologia, che però ama accrescere le proprie conoscenze culturali, e per tale ragione frequenta i corsi universitari dedicati alla semiotica ed allo strutturalismo.

Madeleine, diversamente, mostra di non gradire le attenzioni che riceve da un altro studente, Mitchell Grammaticus, un giovane che, per trovare un senso nella sua vita tormentata, ha deciso di studiare la storia delle religioni. In questa parte del libro è notevole la capacità dello scrittore di descrivere sia la vita dei giovani, che si accingono a concludere gli studi universitari, sia il clima intellettuale esistente in America nel mondo universitario, all’inizio degli anni ottanta del secolo scorso. In realtà, Leonard appare nel Romanzo incarnare simbolicamente la razionalità scientifica, mentre la figura di Mitchell è delineata  come  quella di un giovane intellettuale che vede i limiti della conoscenza umana, se confrontata con la profondità inafferrabile del mistero della vita. Leonard, di cui Madeleine è innamorata, è una persona che si trova spesso in uno stato d’animo dominato dalla angoscia e dalla disperazione, poiché soffre di crisi maniaco-depressive.

Nel libro Leonard appare come una persona che deve combattere con un misterioso nemico, annidatosi  nella parte più profonda del suo animo e dinanzi al quale si considera indifeso e impotente.  Proprio il giorno della cerimonia della sua laurea, Madeleine non può  partecipare alla festa accademica, perché avverte il bisogno di recarsi nell’ospedale psichiatrico, nel quale Leonard è stato ricoverato, dopo avere avuto una crisi psicotica devastante e terribile. Per alcuni critici il profilo di Leonard, delineato da Eugenides in questo libro in modo magistrale, evoca la figura ed il destino tragico del grande scrittore David Foster  Wallace, morto suicida.

Madeleine, malgrado sia consapevole delle difficoltà a cui va incontro, decide di convivere con Leonard, seguendolo in un centro di ricerca biologica, dove lui lavora come ricercatore. La loro appare subito una convivenza difficile ed è straordinario il modo in cui viene rappresentata la condizione di vita dei due giovani, la cui vita di coppia è segnata da conflitti ed incomprensioni provocati dallo stato di salute di Leonard. Malgrado le difficoltà di cui è consapevole e la contrarietà della sua famiglia, Madeleine decide di sposare Leonard. Nel libro la rappresentazione letteraria  consente allo scrittore di seguire in parallelo ed in modo simmetrico il destino di Leonard e Madeleine e quello di Mitchell Grammaticus.

Mitchell Grammaticus, dopo avere concluso i  suoi studi di storia delle religioni, intraprende un viaggio verso l’Europa per raggiungere l’India, che considera un paese altamente spirituale. Proprio a Calcutta, sopraffatto dal bisogno di raggiungere la perfezione spirituale ed avere una vita buona consacrata ai sofferenti, prova, senza riuscirci, a lavorare in un ospedale a contatto con i malati. Ritornato in America, casualmente, ad una festa in casa di un amico comune, si trova di fronte Leonard, il marito di Madeleine ed il suo rivale. Con Leonard, che appare sempre più sofferente ed angosciato, ha un dialogo bellissimo e profondo. Leonard gli confessa che una sera, durante il suo viaggio di nozze in Europa, sulla spiaggia ha avuto la sensazione, contemplando il cielo, che il suo corpo si librasse  in alto, fino a raggiungere lo spazio infinito ed il pianeta Saturno.

Mitchell Grammaticus osserva, dialogando con Leonard che appare essere in preda alla disperazione,  che le esperienze mistiche sono capaci di mutare la visione della vita di una persona e dare un senso alla nostra condizione umana. Nel libro è bello il confronto tra il mondo occidentale, saturo di un materialismo che conduce l’uomo alla disperazione, e l’India moderna, dominata da una cultura spirituale profonda e sublime, nella quale la sofferenza umana è provocata dalla miseria dilagante. Il libro si conclude con la notizia che il saggio letterario di Madeleine, dedicato al tema del matrimonio nel romanzo inglese ottocentesco, è stato pubblicato su di una autorevole rivista. Un libro notevole e colto.

Pubblicato in: 
GN8 Anno IV 2 gennaio 2012
Scheda
Autore: 
Jeffrey Eugenides
Titolo completo: 

La trama del matrimonio, traduzione di Katia Bagnoli, Milano, Mondadori, 2011, pp. 478, € 20.

Titolo originale:

Jeffrey Eugenides: The Marriage Plot, New York: Farrar, Straus and Giroux, 2011.