Vittoriano. La RAI festeggia il compleanno in mostra

Articolo di: 
Nica Fiori
Mostra RAI

Quest’anno la RAI (Radio Audizioni Italiane) celebra i 90 anni di trasmissioni radiofoniche e i sessanta di quelle televisive, iniziate il 3 gennaio del 1954, con la mostra “1924-2014. La Rai racconta l’Italia”, realizzata da Comunicare Organizzando, che si tiene nella Gipsoteca del Vittoriano dal 31 gennaio al 30 marzo 2014, per proseguire in seconda tappa alla Triennale di Milano, dal 29 aprile al 15 giugno 2014.

Da quando, il 27 agosto del 1924, la radio nazionale (inizialmente URI, poi EIAR e poi RAI) è entrata nelle case degli italiani, essa ha cementato la loro unione linguistica e culturale, costituendo non solo un servizio pubblico, ma un vero e proprio patrimonio della memoria del Paese.

La Rai illustra i momenti più significativi della sua storia
, e quindi della nostra storia, attraverso un’esposizione di documenti audiovisivi, fotografie d’epoca, documenti d’archivio, costumi e opere d’arte della ricca collezione Rai (Guttuso, De Chirico, Casorati, Campigli, Nespolo e molti altri), che ci consentono di confrontarci con il passato e scoprire così chi siamo e da dove veniamo, e forse anche dove andiamo, visto che la televisione contribuisce in modo decisivo al diffondersi di nuove tecnologie e nuovi modelli di vita.
 
I 60 anni della Televisione sono divisi in otto sezioni articolate secondo un criterio tematico. A raccontare la storia dell’informazione c’è Sergio Zavoli, per lo spettacolo troviamo Emilio Ravel, per la cultura Andrea Camilleri, per la scienza Piero Angela. A Bruno Vespa è affidata la politica, a Piero Badaloni la società, ad Arnaldo Plateroti l’economia e a Bruno Pizzul lo sport.

Una sezione a parte è dedicata alla storia della Radio, ovvero “la mamma, la sorella e la figlia della TV”, attraverso la voce dei protagonisti e molti materiali inediti. Tra le curiosità in mostra spicca il cosiddetto “Uccellino dei programmi radiofonici” (un congegno il cui suono costituiva il segnale di intervallo) e il libretto, scritto da Carlo Emilio Gadda nel 1973, contenente le “Norme per la redazione di un testo radiofonico”.

I costumi creati da grandi sarti per alcune celebrità della canzone (Mina, Gigliola Cinquetti, Renato Zero e altri), che introducono alla mostra, e soprattutto gli spezzoni televisivi, che abbondano nelle diverse sezioni, ci parlano subito dei protagonisti del piccolo schermo e ci fanno rivivere, come un album di famiglia, i ricordi più emozionanti, gli attimi irripetibili di spettacoli mitici e di altri quasi dimenticati.

Per molti di noi il rapporto con la Rai è stato un rapporto quotidiano, quasi familiare, per altri è stato addirittura un vero rapporto d’amore, per altri ancora d’odio, forse perché col passare del tempo c’è stata una sorta d’invasione di personaggi venuti dal nulla e privi di talento (pensiamo soprattutto ad alcuni reality show di ultima generazione).

Dai romanzi sceneggiati degli anni Sessanta e Settanta, che hanno avuto un ruolo educativo, ai varietà che hanno lanciato grandi professionisti, dal teatro agli spettacoli a quiz fino ai vari festival di Sanremo, dai telegiornali alle tribune elettorali, alla pubblicità, tutto scorre davanti ai nostri occhi, mettendo a confronto i personaggi di ieri e quelli di oggi.

Le gemelle Kessler, Mina, Raffaella Carrà, Mike Bongiorno, Pippo Baudo, Enzo Tortora, Corrado rievocano la prima Tv in bianco e nero, mentre Roberto Benigni, Carlo Conti, Antonella Clerici, Luca Zingaretti, sono sicuramente più attuali. Insieme ai ricordi, ci sono emozioni che si accendono, rievocazioni che potrebbero funzionare per rendere migliore il futuro.

Pubblicato in: 
GN13 Anno VI 6 febbraio 2014
Scheda
Titolo completo: 

Complesso del Vittoriano, ingresso Ara Coeli - Roma
1924-2014 La Rai racconta l’Italia
Orari: dal lunedì al giovedì 9.30-18.30;
venerdì, sabato e domenica 9.30-19.30
Ingresso gratuito
Catalogo Skira - Nuova Eri