musica

  • Pianohooligan
    Articolo di: 
    Livia Bidoli

    Il Roma Europa Festival il primo novembre, il giorno di Ognissanti, ha presentato un particolare progetto chiamato Missa sine verbis (Messa senza verbo, ovvero senza parole) al Teatro 1 del Mattatoio: il progetto prende il nome dal pianista polacco Piotr Orzechowski, che si è ribattezzato Pianohooligan. Il concerto è per quintetto d’archi, quartetto jazz ed elettronica ed è basato sul ri-arrangiamento delle musiche sacre dei più importanti compositori polacchi tra cui Henryk Górecki e  Krzysztof Penderecki.

  • Elektra
    Articolo di: 
    Livia Bidoli

    L'Accademia Nazionale di Santa Cecilia ha deciso di inaugurare la nuova stagione 2022-23 con l'Elektra di Richard Strauss in forma concertistica ed un cast internazionale: nel title role il soprano lituano in ascesa Ausrine Stundyte; Elisabet Strid in quello di Crisotemide, Petra Lang, (Clitennestra), Neal Cooper (Egisto), Kostas Smoriginas (Oreste) al suo debutto nel ruolo. Alla direzione dell'Orchestra di Santa Cecilia Sir Antonio Pappano mentre il Coro è diretto da Maestro Piero Monti.

  • Le astuzie femminili
    Articolo di: 
    Daniela Puggioni

    Il Reate Festival quest’anno ha proposto Le astuzie femminili di Domenico Cimarosa (1749-1801), è stata una prima ripresa in tempi moderni fedele al manoscritto originale, l’esecuzione storicamente informata è stata affidata alla direzione di Alessandro De Marchi che ha guidato la Theresia Orchestra. L’opera dopo le recite al Teatro Flavio Vespasiano di Rieti è approdato a Roma al Teatro di Villa Torlonia il 14 ottobre scorso ottenendo il caloroso consenso del pubblico.

  • Alceste
    Articolo di: 
    Livia Bidoli

    L’Alceste di Christoph Willibald Gluck, su libretto di Ranieri de’ Calzabigi, manca dal Teatro Costanzi dal 1967 e la presente, che è in scena dal 4 al 13 ottobre al Teatro dell'Opera di Roma, è la versione francese del 1776, che è stata presentata alla Bayerische Staatsoper di Monaco di Baviera nel 2019 con la regia e le coreografie di Sidi Larbi Cherkaoui. Prominente nel cast è Marina Viotti con la voce di Alceste; accanto a lei, nel ruolo del marito e re Admète,  Juan Francisco Gatell: entrambi diretti dal Maestro Gianluca Capuano.

  • La forza del destino
    Articolo di: 
    Daniela Puggioni

    Infuocata, per il successo riscosso, lo scorso 22 settembre al Teatro Regio di Parma, da La forza del destino di Giuseppe Verdi, spettacolo inaugurale del Festival Verdi 2022, che ha visto trionfare su tutti la magnifica interpretazione del tenore Gregory Kunde nel ruolo di Alvaro, e per le contestazioni rivolte al maestro Roberto Abbado, prima ancora che iniziasse a dirigere e protrattesi sino alla fine con lancio di volantini in sala. Roberto Abbado è stato, infatti, ritenuto da una, minoritaria ma agguerrita, parte degli spettatori arroccati in Galleria il principale responsabile della scelta di impiegare l’Orchestra e il Coro del Teatro Comunale di Bologna, invece della Filarmonica Arturo Toscanini e del Coro Teatro Regio di Parma. Lo spettacolo è stato dedicato a Renata Tebaldi, memorabile e splendida Leonora, nel centenario della nascita.

  • Nuit Romaine
    Articolo di: 
    Livia Bidoli

    All'Opera di Roma riapre il balletto:  dal 13 settembre fino al 18 settembre, l’appuntamento è stato con la grande danza. Serata Preljocaj ha celebrato uno dei coreografi più innovativi della scena internazionale con due sue creazioni: Annonciation e, in prima assoluta, Nuit romaine. I protagonisti sul palcoscenico sono stati l'étoile Eleonora Abbagnato e l’ospite Friedemann Vogel con étoiles, primi ballerini, solisti e Corpo di Ballo dell’Opera di Roma. Una serata speciale che ha unito la danza alla grande moda attraverso la collaborazione con l’haute couture di Maria Grazia Chiuri per la Maison Dior.

  • Paradise Lost
    Articolo di: 
    Livia Bidoli

    Due artisti che meritano una presentazione a parte, ovvero il soprano austro-inglese Anna Prohaska ed il pianista inglese Julius Drake, sono gli ospiti eccellenti di una serata dedicata ad uno dei miti dell'uomo moderno: Il Paradiso Perduto (Paradise Lost) di John Milton, la massima epica inglese datata 1667 e seguita da un Paradise Regained pubblicato quattro anni dopo. Intorno al tema della creazione e seguente perdizione del primo uomo della Bibbia, una serie di lieder che vanno da Henry Purcell a George Crumb, passando per la musica di Mahler, Rachmaninoff e Bernstein solo per citare alcuni dei circa venti autori scelti. La serata, organizzata dall'Accademia Filarmonica Romana in Sala Casella si è svolta in una data massimamente infausta, quella dell'11 settembre, che riporta indietro ad un evento tragicamente ancora irrisolto.

  • Fiorenzo Carpi e Giorgio Strehler. foto dall'ArchivioStorico del Piccolo Teatro di Milano
    Articolo di: 
    Daniela Puggioni

    La prima assoluta de La porta divisoria ha aperto la 76° Stagione Lirica Sperimentale di Spoleto e dell’Umbria, una scelta di grande rilievo e pregnanza del Direttore Artistico Michelangelo Zurletti e del Condirettore Artistico Enrico Girardi per il valore di questa partitura ingiustamente dimenticata e accolta calorosamente dal pubblico che affollava la sala.

  • Incanto a San Gemini
    Articolo di: 
    Daniela Puggioni

    L’Associazione Incanto, dopo l’edizione dello scorso anno incentrata su Kurt Weil ha voluto dedicare la seconda edizione del suo festival estivo, “un festival non da tre soldi”, a Erik Satie, tra le personalità più originali e intriganti di un periodo irripetibile, fu un’epoca, in cui Parigi fu il centro della cultura occidentale, un’epoca di brillante ed effervescente creatività, in cui si svilupparono straordinarie avanguardie artistiche. I due spettacoli recensiti sono stati messi in scena il 23 e 25 agosto scorsi.

  • Silla
    Articolo di: 
    Livia Bidoli

    Le Innsbrucker Festwochen der Alte Musik hanno presentato un titolo operistico eccezionale in tre date: il 5, il 7 ed il 9 agosto il Tiroler Landestheater ha accolto Silla di Carl Heinrich Graun, con ben quattro controtenori la cui statura è indiscussa, a cominciare dalla star Bejun Mehta. Grazie al grande lavorio del Direttore artistico del Festival, Alessandro De Marchi, l'opera sul dittatore romano ha inaugurato la stagione operistica delle Festwochen con grande calore e successo di pubblico nella sua prima esecuzione moderna.