musica

  • Arpista.jpg
    Articolo di: 
    Teo Orlando

    Venerdì 7 luglio 2023 la Cattedrale Santa Maria Assunta a Sutri ha visto una peculiare esibizione: nell'ambito del Beethoven Festival la carismatica arpista Floraleda Sacchi ha tenuto un concerto con l'emblematico titolo "Consonanze". Il repertorio spaziava dal barocco al contemporaneo e, pur senza prevedere nessuna composizione di Beethoven, costruiva un percorso ad intarsio in cui la presenza sottotraccia del genio di Bonn emergeva in molte delle sequenze melodiche e delle tessiture armoniche.
    La giovane Floraleda Sacchi, che è stata definita “la miglior arpista che abbiate mai sentito” dall'autorevole American Record Guide, si è esibita in numerose venues nazionali e internazionali. Ha al suo attivo anche diverse composizioni, che la collocano tra i musicisti d'avanguardia che si situano al di là delle convenzioni tramandate e degli stili più consueti.

  • Le nozze di Figaro
    Articolo di: 
    Livia Bidoli

    La commedia per musica in quattro atti di Wolfgang Amadeus Mozart: Le nozze di Figaro, uno dei massimi capolavori del compositore austriaco su libretto di Lorenzo Da Ponte, ricavato dalla celebre commedia di Beaumarchais, è andato in scena con enorme successo il 1° maggio 1786 a Vienna, e così ha replicato nelle due date sold out del 30 giugno e del 2 luglio scorsi al Teatro “Claudio Abbado” di Ferrara. La Fondazione Teatro Comunale di Ferrara guidata da dicembre 2001 dall'istrionico e profondo conoscitore di musica Moni Ovadia, ha presentato questo nuovo titolo della trilogia Mozart-Da Ponte con la regia di Adrian Schwarzstein ed il debutto alla direzione d’opera proprio in questa produzione di Massimo Raccanelli.

  • Madama Butterfly. Eleonora Buratto. foto Fabrizio Sansoni Opera Roma 2023
    Articolo di: 
    Daniela Puggioni

    Segna il debutto in Europa come Cio-cio-san del soprano Eleonora Buratto, dopo lo straordinario successo ottenuto al Metropolitan di New York: è la Madama Butterfly di Giacomo Puccini che l’Opera di Roma propone dal 16 al 25 giugno per otto serate, precedute dall’anteprima giovani di giovedì 15 giugno. La messa in scena è quella di Àlex Ollé de La Fura dels Baus, realizzata in collaborazione con Opera Australia / Sidney Opera House, nata per la stagione estiva di Caracalla del 2015, ripresa e riadattata per lo spazio del Circo Massimo nel 2021 e ora per quello del Teatro Costanzi. Sul podio un direttore di grande esperienza come Roberto Abbado, che affronta per la prima volta il capolavoro di Puccini.

  • Dagadana
    Articolo di: 
    Livia Bidoli

    Il debutto italiano dei Dagadana, ambasciatori della cultura musicale polacca e ucraina ai Giardini della Filarmonica per la giornata inaugurale del festival “rEstate in Ascolto” venerdì 16 giugno, è stato anticipato dall’omaggio all'ungherese György Ligeti, fra i più grandi compositori del XX secolo, in occasione del centenario della nascita. Prima dei "misteri" della Musica Ricercata di Ligeti, i Lieder di Richard Strauss, con il soprano Rosaria Angotti e il pianista Jacopo Petrucci.

  • Opera di Roma 2023-24
    Articolo di: 
    Teo Orlando

    Il 9 giugno 2023 si è svolta la conferenza stampa di presentazione della prossima stagione 2023-24 del Teatro dell’Opera di Roma. Ha preso per primo la parola il nuovo Sovrintendente, Francesco Giambrone, che ha parlato, con toni giustamente entusiastici, di una nuova e luminosa stagione per l'Opera al Teatro Costanzi (che inaugura regolarmente ogni anno il 27 novembre 2023), un teatro che ha alle spalle anni importanti di crescita e sviluppo, ponendo le basi per nuove sfide, tra cui Expo 2030: avremo undici opere, sette balletti e cinque concerti.

  • Sokhiev.jpeg
    Articolo di: 
    Teo Orlando

    Il 12 maggio 2023 i Münchner Philharmoniker, diretti da Tugan Sokhiev, nella nuova sede della Isarphilharmonie, hanno dato vita a un concerto incentrato su due capolavori "tonali" della prima metà del Novecento, ossia la Sinfonia n. 9 op. 70 di Dmitrij Dmitrievič Šostakovič e Das Lied von der Erde di Gustav Mahler, composizione a metà tra il sinfonico e il cameristico-corale.

  • La fille mal gardée
    Articolo di: 
    Davide Vespier

    La fille mal gerdée dal 2 al 9 maggio all’Opera di Roma è un’occasione preziosa, per più di una ragione. Innanzitutto è uno fra i titoli più antichi del repertorio classico, il cui libretto parrebbe risalire alla seconda metà del settecento. Più precisamente al rivoluzionario 1789. In secondo luogo perché è un’opera buffa, un balletto farsesco di cui si sente tanto il bisogno: in mezzo al folto di principi, silfidi ed eroine tragiche che costellano il belletto nobile, si scopre che il più puro accademismo può sposarsi bene anche con ironia e comicità.

  • San Paolo fuori le Mura
    Articolo di: 
    Livia Bidoli - Teo Orlando

    Il 29 aprile scorso, nella monumentale Basilica di San Paolo fuori le Mura a Roma, si è svolto un concerto la cui prima esecuzione assoluta data al 1900. The Dream of Gerontius, capolavoro “cattolico” di Edward Elgar, è stato composto sulle liriche del Cardinale John Henry Newman. Per la prima volta a Roma, la Fondazione Pro Musica e Arte Sacra ha invitato la Southbank Sinfonia e il Coro del Parlamento britannico diretti da Simon Over, insieme alle voci soliste del tenore Robert Murray (Gerontius), del mezzosoprano Beth Taylor (The Angel) e del baritono Arthur Bruce (The Priest e The Angel of the Agony).

  • Pappano Grigiorian
    Articolo di: 
    Livia Bidoli

    Sabato 15 aprile ha visto l'Accademia Nazionale di Santa Cecilia salutare Sir Antonio Pappano come suo Direttore Musicale: per ben 18 anni, "Tony" per la "famiglia", come usava chiamare la Sua Orchestra, lui che ha accompagnato la compagine nazionale sinfonica in centinaia di concerti in Italia ed all'estero, registrando 34 cd. Il pubblico, accorso a salutare in massa, ha fatto registrare il pienone, anche in termini istituzionali, con in testa il Presidente-Sovrintendente Michele Dall'Ongaro.

  • Clariloqui
    Articolo di: 
    Livia Bidoli

    Per augurare la buona Pasqua abbiamo scelto questa volta un cd tutto dedicato a clarinetto, o ai "clarinetti", visto che ne esistono vari ed antichissimi, di questi strumenti a fiato ad ancia semplice battente, il cui antenato è il memet egizio ed anche il launeddas sardo. José Daniel Cirigliano quindi giustamente appone la scritta "clarinets" come strumenti del suo cd intitolato Clariloqui, un titolo che comprende brani di compositori soprattuto dell’ultima parte del Novecento, in particolare le prime due sezioni, sottotitolate Amicizia e ed Epitaphs.