musica

  • Harmonia Mundi Freiburger Barockorkester
    Articolo di: 
    Piero Barbareschi

    Un altro interessante CD mozartiano della Freiburger Barockorchester per Harmonia Mundi distribuito da Ducale: due concerti per pianoforte (K453 e K482) ed il Rondeau K386 con Kristian Bezuidenhout al fortepiano e Petra Mullejans, konzertmeister. Abbiamo già incontrato in queste pagine altre registrazioni della Freiburger Barockorchester, una barocca con le Ouvertures bachiane ed un'altra mozartiana con le sinfonie “Praga” e “Jupiter”, entrambe di altissimo livello ed estremo interesse. Anche in quest'occasione l'ensemble propone una lettura affascinante e gradevolissima.

  • Medusa's Spite
    Articolo di: 
    Alessandro Nardis

    I Medusa’s Spite sono quanto di più raro si possa trovare oggi all’interno del panorama (becero) della discografia musicale non solo italiana (qualcuno potrebbe ricordarci che qui si vince facile), ma addirittura mondiale. Non credo di esagerare. Come definire altrimenti una band in attività da quasi 20 anni che ha sempre perseguito l’ideale della Musica come Arte? Tale parola, Arte, credetemi, con i Medusa’s Spite non viene mai usata a sproposito. Tra continui cambiamenti e trasformazioni, rimangono coerenti solo all’idea che la musica sia qualcosa di pregevole, una compagna da nutrire e rispettare. Qui la seconda parte dell'intervista.

  • Medusa's Spite
    Articolo di: 
    Alessandro Nardis

    I Medusa’s Spite sono quanto di più raro si possa trovare oggi all’interno del panorama (becero) della discografia musicale non solo italiana (qualcuno potrebbe ricordarci che qui si vince facile), ma addirittura mondiale. Non credo di esagerare. Come definire altrimenti una band in attività da quasi 20 anni che ha sempre perseguito l’ideale della Musica come Arte? Tale parola, Arte, credetemi, con i Medusa’s Spite non viene mai usata a sproposito. Tra continui cambiamenti e trasformazioni, rimangono coerenti solo all’idea che la musica sia qualcosa di pregevole, una compagna da nutrire e rispettare.

  • Trio
    Articolo di: 
    Emanuele Amoroso

    Appuntamento accattivante, quello di lunedì 25 febbraio 2013 all'Auditorium di piazza della Libertà a Bergamo, per il programma sfaccettato che permette di conoscere una pagina poco eseguita di Mozart accanto ad una giovanile, ma ben delineata, composizione cameristica di Claude Debussy, per concludersi in un crescendo emotivo con il trio in mi minore di Dmitrij Šostakovič.

  • Kirill Petrenko
    Articolo di: 
    Livia Bidoli

    L'Accademia Nazionale di Santa Cecilia offre al suo pubblico un'anteprima di Bayreuth: Kirill Petrenko infatti ha diretto, dal 23 al 27 febbraio 2013, Das Rheingold (L'Oro del Reno) in forma di concerto, il prologo alla tetralogia wagneriana di Der Ring des Nibelungen, ovvero il primo degli espisodi che daranno vita all'intreccio dei Musikdramen per antonomasia. La dedica, che ritroviamo riprodotta in originale nel programma, è a Ludwig II di Baviera, il re “incantato” da Wagner (il libro a cura di Nicola Montenz, Parsifal e l'Incantatore, pubblicato da Archinto nel 2010, racconta passo passo questa relazione di seduzione tra i due, il colto musicista ed il sensibile amante delle Arti), e suo primo ed ultimo mecenate.

  • Concerto Romano
    Articolo di: 
    Daniela Puggioni

    Un vero evento è stata la riproposizione, in prima esecuzione moderna a Roma dell'oratorio La sete di Christo di Bernardo Pasquini, che proprio a Roma fu eseguito per la prima volta nel 1683, da parte dei musicisti di Concerto Romano diretti da Alessandro Quarta. Il concerto si è svolto il 16 febbraio 2013 nella suggestiva chiesa Evangelica Luterana, di via Sicilia.

  • Bruno Canino e Antonio Ballista
    Articolo di: 
    Livia Bidoli

    Um duo eccezionale per i concerti della IUC: Antonio Ballista e Bruno Canino per una serata dedicata a Diaghilev ed ai Ballets Russes che infiammarono Parigi nei primi venti anni del Novecento. Il 19 febbraio in concerto con un pianoforte per due, un'intera kermesse russa con touches francesi e spagnoli, im un vagabondare coloristico ricco di impressioni fugaci e percussive (Le sacre di Strawinskij) per un'affascinante serata assieme a Debussy, Ravel, Satie, De Falla e la  straripante Sagra della primavera strawinskiana.

  • Naxos Haydn Tafelmusik
    Articolo di: 
    Piero Barbareschi

    Apriamo il 2013 con un bel doppio CD distribuito da Ducale per l'etichetta Naxos nel tentativo di rimediare ad una nostra limitata considerazione, fino ad ora, di un autore che certamente non merita tale trattamento: Joseph Haydn, “papà Haydn”, come era affettuosamente chiamato dai musicisti contemporanei. Un faro, un punto di riferimento insostituibile, un modello. Mozart non sarebbe diventato quello che conosciamo senza la presenza di Haydn nella sua vita.

  • Brillant Shostakovich
    Articolo di: 
    Emanuele Amoroso

    L’etichetta Brilliant prosegue nel riproporre ottime incisioni di alcuni anni fa, a prezzi economici e soprattutto a vasto raggio, andando a coprire man mano tutto il repertorio sinfonico, cameristico e corale. Tra le recenti uscite si segnalano i due concerti per pianoforte di Shostakovich nell’esecuzione di Cristina Ortiz, il concerto per due e per tre pianoforti di Mozart, nonché il doppio cd dedicato alle sinfonie di Borodin, eseguite da Mark Ermler a capo dell’Orchestra Sinfonica del Bolshoi.

  • Trio di Parma
    Articolo di: 
    Emanuele Amoroso

    Lo scorso 4 febbraio si è inaugurata la stagione della Società del Quartetto di Bergamo con un programma allettante, sia per i brani proposti che per gli interpreti, il Trio di Parma. Il beethoveniano Trio in si b maggiore, soprannominato Arciduca, e il Trio in si maggiore di Brahms figurano a buon diritto tra le pagine cameristiche di maggior impegno per gli esecutori nonché di straordinario fascino per l’ascoltatore.