Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Dindo, Inkinen fino a Mahler

La settimana che si apre sui nuovi appuntamenti all'Accademia Nazionale di Santa Cecilia è sicuramente interessante per le proposte musicali e per gli interpreti che si avvicenderanno.Si comincerà nella Stagione di Musica da Camera con la prima esecuzione  nei programmi dell'istituzione dei Concerti per violoncello e orchestra.di Carl Philipp Emanuel Bach, eseguiti dall'ottimo ensemble dei Solisti di Pavia diretti da Enrico Dindo. Si proseguirà con la Musica Sinfonica, per importanti motivi di salute il Maestro Myung-Whun Chung non potrà dirigere – come annunciato, ma verrà sostituito da Pietari Inkinen che debutterà a Santa Cecilia insieme al pianista Hüseyin Sermet.Il programma non subirà cambiamenti

Hanno festeggiato il quattordicesimo anno di sodalizio Enrico Dindo, violoncellista di caratura internazionale e i Solisti di Pavia, complesso da camera tra i più raffinati, un affiatamento frutto di un lavoro assiduo e di una esplorazione anche eclettica del repertorio che spazia dall'epoca Barocca ai tanghi di Piazzolla.
Nel concerto della Stagione da Camera di Santa Cecilia (Sala Sinopoli, Venerdì 4 marzo ore 20,30) tutta l'attenzione sarà concentrata sulla musica di uno dei più dotati, forse il migliore, dei figli di Bach: Carl Philipp Emanuel e i suoi tre Concerti per violoncello e orchestra.

Scritti tra il 1750 e il 1753, durante l'attività di Carl Philipp Emanuel Bach presso le varie residenze di Federico II, re di Prussia, questi concerti rappresentano un punto fermo nel repertorio per il violoncello. I concerti mostrano la completa padronanza delle possibilità sonore e tecniche dello strumento e in certi passaggi richiamano figurazioni e procedimenti delle Suites per violoncello solo di Johann Sebastian Bach.

Seppure ancorati ad un modello rigorosamente classico, i Concerti per violoncello - eseguiti per la prima volta nelle stagioni di Santa Cecilia - si distinguono per verve, brillantezza, immediatezza degli spunti melodici che restituiscono pienamente il gusto musicale di un'epoca in cui la musica veniva scritta, suonata e ascoltata per puro piacere, compendio essenziale di uno stile di vita e di una estetica artistica ancora aliena dagli scardinamenti testuali e concettuali che l'Ottocento porterà con sé.

Enrico Dindo è figlio d’arte, inizia a sei anni lo studio del violoncello. Si perfeziona con Antonio Janigro e nel 1997 conquista il Primo Premio al Concorso "ROSTROPOVICH" di Parigi. Da quel momento inizia un’attività da solista che lo porta ad esibirsi con orchestre prestigiose come la BBC Philharmonic, la Rotterdam Philharmonic, l’Orchestre Nationale de France, l’Orchestre du Capitole de Toulouse, la Filarmonica della Scala, la Filarmonica di San Pietroburgo, l’Orchestra Sinfonica di Stato di São Paulo, la NHK Symphony Orchestra di Tokyo, la Tokyo Symphony, la Toronto Symphony, la Gewandhausorchester e la Chicago Symphony, al fianco di importanti direttori tra i quali Riccardo Chailly, Aldo Ceccato, Gianandrea Noseda, Myung-Whun Chung, Daniele Gatti, Yutaka Sado, Paavo Jarvj, Valery Gergev, Yuri Temirkanov, Riccardo Muti e lo stesso Mstislav Rostropovich che scrisse di lui: "... è un violoncellista di straordinarie qualità, artista compiuto e musicista formato, possiede un suono eccezionale che fluisce come una splendida voce italiana".Nell’autunno 2013 Enrico Dindo si è esibito in una trionfale tournée con la Leipziger Gewandhaus Orchester, diretta da Riccardo Chailly con concerti a Lipsia, Parigi, Londra e Vienna.

Tra gli autori che hanno creato musiche a lui dedicate, Giulio Castagnoli (Concerto per violoncello e doppia orchestra), Carlo Boccadoro (L’Astrolabio del mare, per violoncello e pianoforte e Asa Nisi Masa, per violoncello, 2 corni e archi), Carlo Galante (Luna in Acquario, per violoncello e 10 strumenti) e Roberto Molinelli (Twin Legends, per violoncello e archi, Crystalligence, per cello solo e Iconogramma, per cello e orchestra). Direttore stabile dell’Orchestra da camera I Solisti di Pavia, ensemble da lui creato nel 2001, è docente della classe di violoncello presso il Conservatorio della Svizzera Italiana di Lugano, presso la Pavia Cello Academy e ai corsi estivi dell’Accademia Tibor Varga di Sion. 

Incide per Chandos con cui, nel 2012, ha pubblicato i concerti di Šostakovic con la Danish National Orchestra & Gianandrea Noseda, e per Decca con cui ha registrato l’integrale delle opere per violoncello e pianoforte di Beethoven, le 6 Suites di J. S. Bach oltre che, insieme ai Solisti di Pavia, i Concerti per violoncello e archi di C.P.E. Bach, 6 Concerti di A. Vivaldi e, ultimo, ENRICO DINDO & I SOLISTI DI PAVIA recording KAPUSTIN & PIAZZOLLA.
Enrico Dindo è Accademico di Santa Cecilia e suona un violoncello Pietro Giacomo Rogeri (ex Piatti) del 1717 affidatogli dalla Fondazione Pro Canale.

Era il 9 dicembre 2001 quando Mstislav Rostropovich accettava la Presidenza Onoraria della nascente Orchestra da Camera I Solisti di Pavia, nata dalla passione di Enrico Dindo e dall’impegno della Fondazione Banca del Monte di Lombardia.In più di 10 anni di attività I Solisti hanno raggiunto livelli di eccellenza grazie al talento e all’entusiasmo del direttore Enrico Dindo, costituendo così una presenza importante per Pavia e una realtà consolidata nel panorama musicale sia italiano che estero. Nel giugno 2002 I Solisti hanno realizzato la loro prima tournée internazionale esibendosi in concerti a Mosca, San Pietroburgo, Vilnius, ai quali sono poi seguiti nel 2004 due importanti appuntamenti a Beirut e ad Algeri, dove hanno suonato in occasione della chiusura del Semestre di Presidenza Italiana dell’Unione Europea, e nel 2006 una lunga tournée che ha toccato i principali teatri del Sud America.Nel 2008 e 2009 hanno inaugurato il “Malta Festival” nella prestigiosa cornice di Palace Cluyard. Nel novembre del 2011, I Solisti di Pavia hanno debuttato al Teatro alla Scala di Milano e al Teatro dell’Ermitage di San Pietroburgo.

La città di Pavia li ha visti spesso esprimersi in cicli monografici autunnali di tre concerti, che sinora hanno visto le esecuzioni dei 6 Concerti Brandeburghesi di Bach accostati alle 6 Suites per violoncello solo, delle 13 Sinfonie per Archi del giovane Mendelssohn, dei 12 Concerti Grossi di Händel e dei 12 Concerti Grossi op. 6 di Corelli, della musica da camera di Beethoven e Brahms e nel consueto appuntamento con il Concerto di Pasqua. Parallelamente all’attività concertistica I Solisti di Pavia hanno dedicato  il proprio impegno anche a favore della solidarietà, dell’arte e della ricerca come confermano i concerti tenuti negli scorsi anni a favore dell’Istituto Missioni Estere, del CeLIM, del FAI, e dell’Associazione Amici di Edoardo Onlus. I Solisti di Pavia hanno intrapreso l'attività discografica con l'etichetta Velut Luna. A questo cd, che include pagine di Caikovsky e Bartók, sono seguiti altri tre cd rispettivamente contenenti musiche di Rota, Respighi, Martucci e Puccini, musiche di Šostakovic, Stravinskij e Françaix e opere di alcuni tra i più importanti compositori italiani del momento – Carlo Boccadoro, Carlo Galante e Roberto Molinelli – che hanno dedicato le loro opere espressamente al gruppo.

La rivista Amadeus ha dedicato loro il numero di gennaio 2006 con un cd contenente l’Haus Holberg Zeit di Greig, la Simple Symphony di Benjamin Britten e la Little Suite di Nielsen. Insieme ad Enrico Dindo hanno inciso, per DECCA, 6 Concerti per violoncello e archi di Vivaldi nel 2011 e  i 3 Concerti per violoncello e archi di C. P. E. Bach nel 2012. Sempre per Decca, alla fine del 2013, è stato pubblicato ENRICO DINDO & I SOLISTI DI PAVIA recording KAPUSTIN & PIAZZOLLA.
Nel 2012 e 2013 si sono esibiti in varie città italiane quali Ravello, Varese, Torino, Pistoia, Forlì, Pavia, Treviso e Ravenna oltre che a Losanna (CH) presso la Salle Paderewski, alla Basilica di Sant’ Eustorgio a Milano e al Teatro Fraschini di Pavia.

Nel 2014 e 2015, I Solisti di Pavia con Enrico Dindo si sono impegnati in una serie di concerti in Italia, Europa, Cina e Sud America confermandosi come uno dei più prestigiosi ensemble europei.Dinamico e attento alle esigenze del pubblico, l’ensemble sta ideando iniziative di comunicazione mediatica dal carattere fortemente innovativo oltre che promuovendo il progetto speciale “HaydnDay | HD” dedicato a Franz Joseph Haydn, con l’esecuzione, in un’unica giornata, dei due Concerti per violoncello, le Sinfonie “Le Matin”, “Le Midi” e “Le Soir” e la Sinfonia “Degli Addii” con Enrico Dindo nella doppia veste di direttore e solista.
Nel Dicembre 2011 l’Orchestra I Solisti di Pavia si è costituita in “Fondazione I Solisti di Pavia" - grazie all’impegno e al supporto della Fondazione Banca del Monte di Lombardia, che da 10 anni sostiene le attività musicali dell’ensemble – con l’obiettivo di valorizzare la cultura musicale, sul territorio nazionale ed internazionale, come strumento formativo e occasione di crescita, e di favorire, in Italia e all’estero, la conoscenza della città di Pavia e delle sue iniziative artistiche e culturali.

La “Fondazione I Solisti di Pavia” si propone anche come finalità quella di programmare, organizzare e gestire la produzione musicale e la stagione concertistica dell’ensemble I Solisti di Pavia, nonché le attività della “Pavia Cello Academy” - la prima Accademia del Violoncello sorta in Italia, il cui Direttore Artistico è Enrico Dindo - organismo di promozione e formazione musicale di artisti e cultori del violoncello, che promuove, tra le altre cose, interventi di didattica musicale nelle scuole e varie attività formative per gli studenti.Con le loro proposte eclettiche, I Solisti di Pavia diretti da Enrico Dindo riescono a creare con il loro pubblico una sorta di rapporto “dialettico” proponendo, in alcuni casi, brani di autori giovani e contemporanei talvolta sconosciuti o quasi, ai quali I Solisti danno voce, facendo e promuovendo, di fatto, educazione musicale destinata in particolare modo ai più giovani.

Pianoforte protagonista nella Stagione Sinfonica dell’Accademia (Sabato 5 marzo ore 18 - Lunedì 7 ore 20,30 - Martedì 8 ore 19,30) con i debutti del finlandese  Pietari Inkinen alla guida dell’Orchestra di Santa Cecilia e del pianista turco Hüseyin Sermet per il Concerto n. 23 K 488 di Mozart, di tutti forse il più celebre ed eseguito. Nella seconda parte, il concerto impagina la Nona Sinfonia di Anton Bruckner. Dedicata "al buon Dio" la Sinfonia è una profonda indagine spirituale dove il compositore trasfonde la sua personale esperienza di credente e la sua ricerca di avvicinamento al divino. Di qui il tono grandioso e drammatico della sua musica, il senso atemporale del suo dipanarsi, elementi espressivi che traducono il senso di un'attesa, di una risposta. Essa rimase incompiuta, mancante cioè del quarto movimento: per una circostanza accidentale, ossia la sopravvenuta morte dell'autore. Questa assenza fa sì che la Sinfonia si concluda con un ampio, celestiale Adagio che sembra il punto di approdo finale dell’anima dopo i drammatici rivolgimenti del primo movimento e i diabolici sconquassi dello Scherzo.

Nel 2015 Pietari Inkinen ha iniziato il suo incarico di Direttore Principale dell’Orchestra Sinfonica di Praga e della Ludwigsburg Schlossfestspiele. Il 2015 segna la sua ottava ed ultima stagione come Direttore Musicale dell’Orchestra Sinfonica della Nuova Zelanda, per cui resterà Direttore Ospite Onorario per il 2016. Durante la sua esperienza a capo dell’orchestra neozelandese, ha ricevuto elogi unanimi di critica e pubblico per le sue esibizioni in tournée in Nuova Zelanda e per le registrazioni per le etichette discografiche Naxos ed EMI. La stagione 2016/2017 lo vedrà Direttore Principale dell’Orchestra Filarmonica del Giappone, per cui è stato Direttore Ospite Principale. Come direttore ospite, Pietari Inkinen collabora con numerose orchestre e  con solisti del calibro di Vadim Repin, Hilary Hahn, Pinchas Zukerman, Nikolaj Znaider, Jean Yves Thibaudet, Alexander Toradze ed Elisabeth Leonskaja.

Gli impegni principali della stagione 2015/2016 includono esibizioni con la Sinfonica di Praga, l’Orchestra Filarmonica del Giappone, la Tonkünstler Orchester, l’Orchestra Filarmonica Nazionale Russa con Vadim Repin come solista, la Vancouver Symphony Orchestra, i Bamberg Symphoniker, la RTÉ National Symphony Orchestra, la Ludwigsburg Schlossfestspiele e una nuova produzione di Eugene Onegin per la Semperoer di Dresda. Nel settembre del 2013, Pietari Inkinen è stato chiamato per dirigere la prima produzione di sempre dell’Anello del Nibelungo di Wagner all’Opera Australiana, con la regia di Neil Armfield.  Questo ciclo dell’Anello, terzo nella storia di tutta l’Australia, è stato accolto con grandi consensi dalla stampa internazionale che l’ha definito “…teatralmente intrigante, concettualmente provocatorio e visivamente spettacolare…” (Sydney Morning Herald). Nell’agosto del 2014, agli Helpmann Awards, Pietari Inkinen è stato votato come il ‘Miglior Direttore Musicale’ per la sua direzione del ciclo dell’Anello presso l’Opera Australiana, in riconoscimento delle sue doti artistiche espresse nel campo delle arti figurative australiane. Tornerà a Melbourne nell’autunno del 2016 per dirigere una riproposizione della stessa produzione.

Come direttore d’orchestra, Pietari Inkinen ha diretto l’Opera Nazionale Finlandese ed è stato protagonista di un eccellente debutto al La Monnaie di Bruxelles dirigendo la Sagra della Primavera della Pina Bausch Dance Company. Nella primavera del 2012 ha debuttato alla Staatsoper di Berlino ed alla Bayerische Staatsoper di Monaco con Eugene Onegin, e nel 2013 ha diretto la Walkure e Das Rheingold di Wagner al Teatro Massimo di Palermo. In seguito, Pietari Inkinen è stato insignito del Premio Franco Abbiati per il ‘Miglior Spettacolo’ dall’Associazione Nazionale Critici Musicali italiana proprio per Das Rheingold. La stagione 2014/2015 ha previsto anche la Sagra della Primavera di Stravinsky in un debutto all’Opera di Colonia con coreografie di Sasha Waltz.

Le sue registrazioni per l’etichetta Naxos con l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Nuova Zelanda del ciclo completo delle Sinfonie di Sibelius, la prima esecuzione della Manhattan Trilogy di Rautavaara, altre musiche di Sibelius ed il Concerto per violino di Brahms con la Bournemouth Symphony Orchestra hanno tutte ricevuto grandi consensi di critica. La rivista Gramophone ha commentato: “Ecco un’ulteriore dimostrazione del fatto che Pietari Inkinen sia un giovane direttore con sicurezza e talento da vendere… anche l’Orchestra Sinfonica della Nuova Zelanda risponde con notevole padronanza ed applicazione al direttore finlandese (sembra davvero un’orchestra ad una seconda giovinezza). Le letture di Pietari infine dimostrano un grande interesse per la lingua: le frasi sono ben formate – e le sfumature modulate – con pignoleria ed immaginazione, e lui apporta notevole predisposizione al divertimento ed un valido attaccamento al compito assegnatogli…”

Nel gennaio del 2014 è stata pubblicata una nuova registrazione della Seconda Sinfonia di Sibelius realizzata con l’Orchestra Filarmonica del Giappone.
Le incisioni delle Arie ed opere orchestrali di Wagner realizzate per EMI con Simon O’Neill e l’Orchestra Sinfonica della Nuova Zelanda si sono guadagnate una strabiliante recensione da parte del BBC Music Magazine. La sua registrazione con la Filarmonica da Camera Bavarese hanno ricevuto eccellenti critiche ed è stata nominata ‘Registrazione del Mese’ dal BBC Music Magazine.  Pietari Inkinen infine è anche un apprezzato violinista ed ha studiato all’Accademia Musicale di Colonia con Zakhar Bron. Si è esibito come solista con molte delle più prestigiose orchestre finlandesi, fra cui la Sinfonica della Radio Finlandese e la Filarmonica di Helsinki, con cui ha eseguito il Concerto di Sibelius in una esibizione per il centesimo anniversario della prima esecuzione dell’opera.
Si è esibito come direttore/solista presso il Teatro Carlo Felice Genova, l’Orchestra Sinfonica della RAI di Torino, la Sinfonica di Norkrkopings e l’Orchestre National de Lyon. Vanta infine numerose collaborazioni in esibizioni di musica da camera e si è esibito con l’Inkinen Trio alla Wigmore Hall ed alla St. John’s Smith Square.

Nato a Istanbul nel 1955, Hüseyin Sermet ha studiato ad Ankara, Londra e Parigi, dove si è perfezionato con Olivier Messiaen, Thierry de Brunhoff e Nadia Boulanger. Ha collaborato con alcuni dei direttori più apprezzati al mondo, fra cui Lorin Maazel, Semyon Bychkov, Jonathan Nott, Pablo Heras-Casado e strumentisti come Maria João Pires, Gautier Capuçon e Renaud. Ha lavorato con orchestre tra cui la London Philharmonic e le orchestre Royal Philharmonic, Orchestre de Paris, Symphonieorchester des Bayerischen Rundfunks, Luzerner Sinfonieorchester, Bamberger Symphoniker, e le Orchestre Sinfoniche di Tokyo, Shanghai e Detroit. Si è esibito anche con l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai.

È anche attivo come compositore. Il suo brano intitolato Réminiscence è stato premiato all’Emperi Festival nel 1997 ed eseguito dal vivo dall’emittente France Musique. Risale al 2004 la prima esecuzione del suo primo brano orchestrale, Dream and Nightmare, commissione dell’Orchestra Sinfonica di Tokyo, e al 2006 quella di Sculptures, commissionata da Iş Bank. Ha inciso per Naïve, Harmonia Mundi ed Erato. Il suo disco dedicato alla musica pianistica di Ravel e quello dedicato ad Alkan, pianista e compositore francese dell’Ottocento, hanno ricevuto il “Diapason d’Or”, mentre la sua incisione della Sonata in si minore di Liszt e la selezione di opere a quattro mani di Schubert si sono aggiudicate lo “Choc” della rivista «Le monde de la musique». Ha realizzato, inoltre, la registrazione della Symphonie Concertante di Florent Schmitt con l’Orchestra di Monte-Carlo diretta da David Robertson. Sia come pianista sia come compositore, ha ricevuto numerosi riconoscimenti in competizioni internazionali, e ha vinto i concorsi di musica da camera di Monaco e Parigi; nel 1998, inoltre, gli è stato riconosciuto un dottorato honoris causa dall’Università di Marmara.

Accademia Nazionale di Santa Cecilia
Stagione di Musica da Camera
Auditorium Parco della Musica - Sala Sinopoli
Venerdì 4 marzo ore 20,30

I Solisti di Pavia
Enrico Dindo
violoncello

C.P.E. Bach     Concerto per violoncello e archi, Wq. 170
                        Concerto per violoncello e archi, Wq. 167
                        Concerto per violoncello e archi, Wq. 172

Biglietti da 18 a 38 Euro - www.santacecilia.it

Accademia Nazionale di Santa Cecilia
Stagione Sinfonica
Auditorium Parco della Musica - Sala Santa Cecilia
Sabato 5 marzo ore 18 - Lunedì 7 ore 20,30 - Martedì 8 ore 19,30

Orchestra dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia
Pietari Inkinen
direttore
Hüseyin Sermet pianoforte

Mozart     Concerto per pianoforte n. 23 K 488
Bruckner     Sinfonia n. 9

Biglietti da 19 a 52 Euro - www.santacecilia.it

Spirito Classico - Aperitivo Musicale
Museo degli Strumenti Musicali lunedì 7 marzo ore 19
Una serie di appuntamenti con il musicologo e divulgatore Giovanni Bietti per conoscere le musiche dei più importanti compositori presenti nella Stagione Sinfonica e da Camera 2015-2016 dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia.
Una piacevole introduzione musicale accompagnata da un aperitivo.
I Concerti di Mozart – III parte
Biglietti
Intero    .................................     10 Euro
Under 30    .................................     8 Euro
Abbonati    .................................     8 Euro

Conferenza - Amici di Santa Cecilia
Sala Coro - domenica 6 marzo - ore 11
"La Terza Sinfonia di Mahler"
Conferenza a cura di Michele dall'Ongaro

Ingresso libero.