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  • Il Comitato Promotore Roma Expo 2030 ha partecipato questa mattina alla sua terza Assemblea del BIE (Bureau International des Expositions). La riunione era dedicata all’illustrazione del tema scelto dalle diverse candidature. L’occasione ha visto la presenza del Vice Presidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri, Antonio Tajani, che ha espresso il forte impegno del Governo per sostenere la candidatura italiana.

  • Mercoledì 14 dicembre 2022 alle ore 18.30 presso la Galleria “La Nuova Pesa di Roma sarà presentato il romanzo “Gregory. Tre storie in una” di Fabrizio Ludovico Porcaroli, Rudis edizioni. Interverranno Arnaldo Colasanti, critico letterario, e Massimo Rossi, saggista e critico d’arte. Letture di Benedetta Porcaroli. Saranno presenti l’Autore e l’Editore.

  • Prosegue il progetto speciale di Nuova Consonanza in omaggio ai 100 anni della nascita di Pier Paolo Pasolini I luoghi di Pasolini. Memorie, visioni, passioni”, un viaggio nei luoghi dello spazio e dell’anima dell’artista friulano, sottolineando la capacità profondamente visionaria dei suoi testi anticipatori delle difficoltà sociali e umane dell’oggi.

  • A distanza di un mese dai successi raccolti in occasione dei concerti diretti a Roma e poi in tournée a Madrid, Rimini, Siena e alla Scala di Milano, giovedì 8 dicembre alle ore 19.30 (repliche venerdì 9 dicembre alle ore 20.30 e sabato 10 dicembre alle 18, Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone-Sala Santa Cecilia) Antonio Pappano tornerà sul podio dell’Orchestra e del Coro di Santa Cecilia.

  • Attesissimo debutto all’Accademia di Santa Cecilia quello del giovane pianista goriziano Alexander Gadjiev (mercoledì 7 dicembre alle ore 20.30 - Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone, Sala Sinopoli), classe 1994, e salito recentemente alla ribalta per essersi aggiudicato a Varsavia il secondo premio del concorso pianistico Fryderyk Chopin.

  • Si potranno ascoltare su Rai Radio3, a partire dal 5 dicembre, le quattro Lezioni di musica che si sono tenute fra ottobre e novembre alla Sala Casella dell’Accademia Filarmonica Romana, condotte da Giovanni Bietti con la partecipazione di quattro rinomate formazioni italiane, dedicate ai Trii con pianoforte.

  • Un capitolo a parte nella programmazione dell’Istituzione Universitaria dei Concerti meritano i superduo, ovvero alcuni concerti che segnano l’incontro tra prestigiosissimi solisti. È il caso della violinista moldava Patricia Kopatchinskaja e del pianista turco Fazil Say, straordinari artisti, entrambi fuori dagli schemi consueti, che si esibiranno, in Aula Magna martedì 6 dicembre alle 20.30, in un  programma che prevede la Sonata per violino e pianoforte di Leoš Janáček, la Sonata per pianoforte e violino n. 3 di Johannes Brahms e la Sonata per pianoforte e violino n. 1 di Béla Bartók.

  • Lo Schiaccianoci, musica di Pëtr Il'ič Čajkovskij con la regia e coreografia di Luciano Cannito è una grande produzione basata sulla versione originale di Marius Petipa del celebre balletto di repertorio classico. La nuova produzione di Fabrizio di Fiore Entertainment per Roma City Ballet Company, al Teatro Olimpico per la stagione dell’Accademia Filarmonica Romana dall’8 all’11 dicembre, può vantare fino ad oggi quasi tutti sold out  nei teatri dove è stato rappresentato (Teatro Massimo di Palermo, Teatro San Carlo di Napoli, Auditorium della Conciliazione di Roma, Teatro Atlantico di Roma).

  • Due solisti d’eccellenza, il violinista Vincenzo Bolognese e l’arpista Augusta Giraldi, insieme all’Ensemble Roma Sinfonietta sono i protagonisti del concerto di mercoledì 7 dicembre alle 18 all’Auditorium “E. Morricone” dell’Università di Roma “Tor Vergata” (Macroarea di Lettere e Filosofia, via Columbia 1).

  • Nell’immaginario comune è difficile trovare qualcosa di più distante dal nostro quotidiano di quello che è il mondo dell’opera barocca, con i suoi cantanti en travesti, i suoi miti e le sue sonorità così diverse da quelle che ci circondano. Ma lo stuolo di Nutrici recuperate da pagine rare e talvolta rarissime dell’opera italiana del ‘600 da Luca Cervoni e da Alessandro Quarta, riesce benissimo nell’intento abbattendo ogni muro culturale, divertendo ed intrigando senza per questo discostarsi di un millimetro dalla più rigorosa filologia musicale.