Roma. Teatro Argentina.Concerto Napòlide

“Chi nato a Napoli si stacca e perde la cittadinanza è Napòlide”. È a questa frase, tratta dal libro Napòlide di Erri De Luca, che si ispira il Concerto Napòlide dell’ensemble Ànema, anteprima di stagione della Accademia Filarmonica Romana giovedì 20 dicembre al Teatro Argentina (ore 21).

Sul palco lo stesso Erri De Luca, in veste di voce narrante di alcuni estratti del suo libro del 2006, mentre i quattro musicisti dell’ensemble ripercorreranno il grande patrimonio musicale napoletano, fra passato e presente: sono Marcello Corvino (violino), Biagio Labanca (chitarra), Massimo De Stephanis (contrabbasso) e Fabio Tricomi  (oud, tamorre, percussioni e mandolino), tutti figli del Sud accomunati dall’aver lasciato Napoli e il Mezzogiorno per trasferirsi al Nord, come anche lo stesso Erri De Luca. Un omaggio alla città partenopea, ai suoi colori, ai suoi odori, le sue contraddizioni, le sue povertà e le sue ricchezze che ogni napoletano, pur ormai distante da essa, porta per sempre con sé. Lo scrittore chiama napòlide, colui che “si è raschiato dal corpo l’origine, per consegnarsi al mondo”. Un destino che accumuna e rivive in tutti coloro che si sono dovuti allontanare dalla propria terra d’origine. Così prosegue De Luca nel suo libro: “Quando i Greci fondarono Napoli avevano esaurito tutto la loro fantasia geografica. Decisero, allora, di chiamarla provvisoriamente Neapolis ‘città nuova’. Ma il mondo era pieno di città nuove che si chiamavano così. Allora i napoletani decisero di specializzarsi per rendere inconfondibile il loro luogo. E hanno fatto di Napoli una città leggendaria”.

Alla lettura di De Luca, si alternerà la ricca tradizione musicale napoletana: del passato viene proposta una rilettura puramente strumentale, il canto è affidato agli strumenti canonici quali il violino, il mandolino, la chitarra, ma anche all’oud, uno strumento arabo che ci racconta che Napoli è nel Mediterraneo e che i suoi suoni, i suoi strumenti, le sue melodie hanno radici diffuse, antiche e profonde, che vengono da altrove e da lontano, in una stratificazione che delle molteplicità culturali ha saputo fare la somma, in cui la diversità diventa generatrice di originalità e bellezza. Da questa idea di paesaggio musicale multietnico nasce l’utilizzo di strumenti percussivi arabi e persiani come la darabuka e il tombaq. Accanto all’esecuzione dei grandi classici quali Era de maggio, Reginella, O sole mio e l’omaggio al grande Renato Carosone con Tu vuò fa’ l’americano e O sarracino, viene proposta la musica originale composta dagli Ànema, nata dalla vena creativa di quattro musicisti il cui passato, la tradizione, si “innesta nel sistema nervoso” per generare nuova musica.

Giovedì 20 dicembre 2018 ore 21
FILARMONICA ALL’ARGENTINA
anteprima di stagione 2018.19
Concerto Napòlide

Erri De Luca voce narrante
ÀNEMA
Marcello Corvino violino
Biagio Labanca chitarra
Massimo De Stephanis contrabbasso
Fabio Tricomi  oud, tamorre, percussioni e mandolino

Programma musicale

Era de maggio (Mario Pasquale Costa/Salvatore Di Giacomo) arrangiamento Ànema
Habanera (Massimo De Stephanis)
Reginella (Gaetano Lama/Libero Bovio) arrangiamento Ànema
L’idiota (Biagio Labanca)
Tu vuò fa’ l’americano (Renato Carosone/Nisa) arrangiamento Ànema
Grandfather (Biagio Labanca)
O sarracino (Renato Carosone/Nisa) arrangiamento Ànema
Nairis (Fabio Tricomi)
O sole mio (Eduardo Di Capua/Giovanni Capurro) arrangiamento Ànema
Longe (Massimo De Stephanis)
Munasterio ‘e Santa Chiara (Alberto Barberis/Michele Galdieri) arrangiamento Ànema
Tammuriddara (Fabio Tricomi)
Tammurriata nera (E.A. Mario/Edoardo Nicolardi) arrangiamento Ànema
My woods (Biagio Labanca)
Il signore dei grilli (Massimo De Stephanis)
‘O surdato ‘nnammurato (Enrico Cannio/Aniello Califano)  arrangiamento Ànema

Info: 06 32 01 752, promozione@filarmonicaromana.org .
Biglietti da 12 a 23 euro (più diritto di prevendita), ragazzi fino a 14 anni 7 eu