Villa Ada. Roma incontra il mondo alla ventiquattresima edizione

Partecipata e affollata conferenza stampa il 6 luglio nella suggestiva venue della Cappella Orsini, a due passi da Campo de' Fiori, nel cuore di Roma. È stata presentata la ventiquattresima edizione di Villa Ada - Roma incontra il mondo, che animerà le serate della Capitale fino al 14 agosto. Il festival si è aperto con il concerto del gruppo punk metal Suicidal Tendencies il 3 luglio e con un’autentica icona femminista, Ani DiFranco, vincitrice di un Grammy Award e madre del movimento DIY (Do It Yourself, movimento che propugna il rifiuto per le grandi major della distribuzione musicale).

L'artista statunitense ha presentato a Villa Ada – una delle due date italiane, insieme al Carroponte di Milano il 5 luglio – Binary, il ventesimo album in studio uscito il 9 giugno. Un disco che si apre verso gli altri e ha a che fare con l’idea di non essere soli, realizzato con gli amici Maceo Parker, Gail Ann Dorsey e Justin Vernon (Bon Iver).

Ani DiFranco, conosciuta fin dagli esordi come la “Little Folksinger” (e di cui Rolling Stone ha detto: "The world needs more radicals like Ani DiFranco: wry, sexy, as committed to beauty and joy as revolution") è stata accompagnata dal bassista Todd Sickafoose, dal batterista Terence Higgins, dal chitarrista Luke Enyeart e dalla cantante Chastity Brown. 

Nel corso degli anni ha collaborato con moltissimi artisti, da Utah Phillips al leggendario sassofonista R&B Maceo Parker passando per l’ineguagliabile star del pop Prince. Ha condiviso il palco con Bob Dylan, Bruce Springsteen, Pete Seeger, Kris Kristofferson, Greg Brown, Billy Bragg, Michael Franti, Chuck D., e molti altri. I testi delle sue canzoni sono spesso autobiografici e molto politicizzati. Ad es. “Trickle Down” parla di razzismo e gentrificazione, mentre “To The Teeth” parla del bisogno di una regolamentazione sulle armi da fuoco e “In or Out” si interroga sull’etichette di genere della società moderna. Più recentemente, il singolo “Play God” del 2016 è diventato un grido di battaglia per i diritti sulla riproduzione.

Questa edizione di Roma incontra il Mondo, con l'aggiunta significativa "Villaggi possibili", è curata interamente dall'Arci di Roma, che si è presentata in forza alla conferenza stampa, lieta di poter annunciare la manifestazione, data anche la coincidenza con i sessant’anni dalla nascita dell'Associazione e con i quarant’anni dell’Estate Romana, strumento attraverso cui Renato Nicolini riuscì a far rinascere una città spenta e depressa dalla stagione degli anni di piombo. Per l'Arci, è possibile leggere "un’analogia tra quel momento storico e la crisi odierna che attraversa la nostra città". Ed è fermamente convinta "che la risposta a questa crisi sia quella di puntare sulla crescita culturale e la promozione sociale, riattivando quelle forme di impresa virtuosa che producano ricadute positive sulla crescita e il benessere di tutto il tessuto sociale”. Del resto, per oltre 20 anni l'Arci si è impegnata a trasformare l’isola del laghetto di Villa Ada nel simbolo della cultura e dell’intrattenimento estivo romano.

Per quarantuno giorni, sette giorni su sette, dal pomeriggio fino a tarda notte, il cuore verde di Roma batterà a ritmo di concerti, performance, dibattiti e degustazioni, con attività che spaziano dai campus estivi ai workshop. Senza dimenticare D’ADA Park, l’area ad accesso libero e gratuito con musica live, mostre e reading. Novità assoluta di quest’anno la proposta di numerosi spettacoli teatrali attraverso un'armonica unione tra teatro sperimentale, azioni performative, critica e impegno sociale.

Un cartellone musicale selezionato con cura e attenzione, ma soprattutto un programma variegato e multidisciplinare che vuole mettere al centro la parola cultura, accessibile a tutti e con una convinta adesione alle logiche del no profit: ecco la spinta propulsiva di questa edizione. Da cui parte la scelta del tema “Villaggi possibili”, un concetto ibrido tra la società aperta del grande filosofo austro-inglese Karl Popper e il villaggio globale del massmediologo canadese Marshall McLuhan. Il villaggio esiste in virtù della cooperazione fra le persone che lo popolano, grazie alla loro interazione e socialità. Questo vuole essere “Roma Incontra il Mondo”: un punto di incontro e riferimento tra i cittadini del mondo e le loro culture, una manifestazione la cui forza si evidenzia prima di tutto nella coralità, nelle pratiche di inclusione, sostenibilità ambientale e approfondimento.

I più apprezzati nomi della scena musicale italiana e internazionale arricchiscono la line up di quest’anno, che si comprenderà anche altri nomi in via di conferma. Il 6 luglio arriva la leggendaria band Sun Ra Arkestra. Fondata negli anni '50 da una delle figure più discusse ed eclettiche del jazz moderno - Sun Ra - arriva a Villa Ada diretta magistralmente dal suo storico braccio destro: Marshall Allen (1924) che si unì all'Arkestra nel 1958.

Il 7 luglio è la volta de La Batteria e l’8 “This is rap”, la storia del rap italiano in una sera, una data indimenticabile che vedrà sullo stesso palco: Good Old Boys, Colle Der Fomento, Kaos One & Dj Craim, Lucci Brokenspeakers, Dj Ceffo BrokenSpeakers, Egreen, DJ P-Kut, Aliendee The Humanoid Beatbox Musician, DJ Stile, Baro.

Il 10 luglio torna in Italia una delle band post rock/progressive più amate nel nostro paese: gli irlandesi God Is An Astronaut, senza ombra di dubbio una delle migliori realtà europee nel loro genere. Il 12 è la volta di One Dimensional Man e il 13 ci sono i Baustelle con il loro settimo – acclamatissimo – album in studio, L’amore e la violenza. Il 14 luglio spetta a Femi Kuti scaldare la notte romana, tra i più autorevoli ambasciatori della cultura africana. Figlio maggiore del rivoluzionario musicista, attivista e pioniere dell’afrobeat Fela Kuti, i suoi dischi raccontano una storia fatta di passione, fuoco ed energia.

Il 15 luglio è la data di Thalassa W/ Futuro antico; il 16 c’è Ky-mani Marley; il 20 Mezzosangue eil 24 Luciano Messenjah. Altra data imperdibile quella di Motta. Dopo il sold out – oltre 3.000 i paganti – del concerto di fine tour all'Alcatraz di Milano e la partecipazione al Concerto del Primo Maggio di San Giovanni, il cantautore Targa Tenco 2016 torna a Roma il 25 luglio. Il 26 sarà la volta dei Wire, la leggendaria band inglese che dal punk di stampo atipico ha saputo evolvere per prima nella new wave, festeggia 40 anni di carriera presentando al pubblico romano l’ultimo album Silver/Lead uscito il 31 marzo scorso. Il 28 luglio Radio Rock, la storica radio romana punto di riferimento per gli amanti del rock nazionale e internazionale, festeggia il suo 33esimo anno di attività.

A dare il via ad agosto ci pensano i Fast Animals And Slow Kids con la loro musica fatta di esperienze, appunti, ricordi e sensazioni, a cui seguono il 2 agosto The Heliocentrics, il collettivo britannico che sviluppa e rivitalizza il concetto di cosmic jazz, presenta l’ultimo capolavoro A World Of Masks uscito lo scorso 26 maggio.Si prosegue il 3 con Nada; il 4 con la Dark Polo Gang, il fenomeno trap del momento; il 5 con gli Otto Ohm e il 9 con i due mostri sacri della techno Von Oswald e Atkins. Non mancano gruppi oggetto di una venerazione cittadina viscerale: Orchestraccia è sul palco il 30 luglio.

L’apertura del cartellone teatrale - caratterizzata da contenuti politici ed etici uniti alla piena fruibilità per un pubblico di tutte le età - è affidata all'estro di Antonio Rezza e Flavia Mastrella. Presentano gli ultimi due successi in esclusiva romana con una doppia data:Fratto-X il 19 luglio seguito il 27 luglio dall’acclamato Anelante, l’uomo che esiste nel suo struggimento. Il 23 luglio, l’attualità a servizio del messaggio artistico con Marco Travaglio in scena con il suo ultimo successo SLURP Lecchini, cortigiani & penne alla bava al servizio dei potenti che ci hanno rovinati, il recital teatrale, tutto da ridere per non piangere, con l'aiuto dell'attrice Giorgia Salari e la regia di Valerio Binasco.

Chiude il mese, il 31 luglio, L’improvvisatore, da dove nascono i comicidi e con Paolo Rossi e con Emanuele Dell’Aquila e Alex Orciari. Ilnuovo spettacolo del mattatore milanese gioca sul confine tra un’autobiografia teatrale non autorizzata e un quasi manuale sulla professione del comico. Il 7 agosto calca le scene Sabina Guzzanti con la versione estiva del suo ultimo lavoro, COME NE VENIMMO FUORI, proiezioni dal futuro. Un monologo satirico esilarante nato da approfondite ricerche sul sistema economico post-capitalista o neoliberista su cui l’autrice sta lavorando già da qualche anno.